Enzima che catalizza la scissione reversibile del fruttosio-1,6-difosfato in fosfodiossiacetone e 3-fosfogliceraldeide della glicolisi. La stessa reazione avviene al contrario nella gluconeogenesi. Le [...] a. si dividono in: a. I e a. II, le prime presenti in animali, piante, protozoi e alghe verdi, le seconde nei batteri, funghi e lieviti. Le a. I non richiedono ioni metallici per la loro attività catalitica; negli animali se ne trovano 3 forme ...
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Biologo italiano (Livorno 1878 - Roma 1932), fratello di Federigo, prof. nell'univ. di Sassari (1917) e in quella di Padova (1921); autore di apprezzate ricerche di fisiologia comparata (digestione e funzione [...] in Sipunculus e negli Echinodermi); dimostrò per primo la possibilità di un numero illimitato di generazioni agamiche nei Protozoi; illustrò il ciclo di alcuni Radiolarî; recò contributi alla genetica. Tra le sue opere più notevoli: La teoria ...
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Associazioni biologiche
Valerio Giacomini
di Valerio Giacomini
Associazioni biologiche
sommario: 1. Generalità e definizioni: a) il concetto di individuo; b) l'individualità cellulare; c) l'individualità [...] e diede loro il nome di Diciemidi il tedesco A. Krohn nel 1839. P. van Beneden li considerava organismi intermedi fra i Protozoi e i Metazoi e per questo diede loro il nome di Mesozoi. Caduta l'opinione che si trattasse di organismi semplificati, a ...
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RAGGIATI (lat. scient. Radiata; fr. Rayonnés; sp. Radiados; ted. Strahltiere; ingl. Radiata)
Mario Tirelli
Con questo termine il Cuvier designò l'ultimo dei quattro grandi gruppi in cui suddivise il [...] regno animale. I Raggiati comprendevano organismi di tipi assai differenti: Echinodermi, Celenterati, Ctenofori, inoltre Protozoi, ecc. Il gruppo quindi era artificiale, e va anche rilevato che non era esatta nemmeno la denominazione, in quanto gran ...
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GRASSI, Giovanni Battista
Giuseppe Montalenti
Zoologo, nato a Rovellasca, presso Como, il 27 maggio 1854, morto a Roma il 4 maggio 1925. Si laureò in medicina a Pavia nel 1878, e in seguito si recò [...] costituzione e sviluppo della società dei termitidi, nella quale, ponendo numerosi problemi nuovi (differenziamento delle caste, simbiosi con i protozoi, ecc.), aprì la via a tutta una numerosa serie di ricerche successive. Il G. si diede poi allo ...
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LEISHMANIOSI (XX, p. 819)
Enrico Emilio Franco
Alcuni autori credono all'identità delle diverse specie di Leishmania e parecchi sono stati i tentativi diretti a dimostrarla; tuttavia; considerando quanto [...] ) senza nocumento per lo sviluppo del parassita. Ch. Anderson per il primo e L. Laurinsch in seguito hanno coltivato il protozoo nel latte di capra.
Le diverse forme di leishmaniosi. - Oltre alla leishmaniosi interna, o viscerale, o kala-azar, alla ...
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malattie, diffusione e distribuzione
Stefania Salmaso
Malattie di tutti o solo di alcuni
La diffusione delle malattie nel mondo è determinata da molti fattori: climatici, alimentari, genetici, igienici, [...] sociali, economici. A provocare la trasmissione delle malattie sono gli agenti infettanti – batteri, virus, protozoi, parassiti – che passano dal malato al sano facendolo ammalare, oppure da un animale all’uomo. Le malattie però non colpiscono ‘a ...
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letargia
Stato di sonno patologico profondo, spesso invincibile, a diversa eziologia; può evolvere verso il coma. La l. è dovuta solitamente a lesioni dell’area ipotalamo-mesencefalica, sia per tumori [...] o ictus sia per encefalite (➔), in partic. encefalite letargica, encefaliti infettive da virus o da protozoi (come la tripanosomiasi africana, o malattia del sonno). Un altro gruppo eziologico è costituito da alterazioni metaboliche: ipoglicemia, ...
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GUANZATI, Luigi
Pasquale Pasquini
Filosofo, matematico e biologo, nato a Romano (Bergamo) il 15 novembre 1757, morto a Lodi (Collegio di S. Francesco) il 9 settembre 1835. Allievo del P. Gregorio Fontana [...] e amico e ammiratore di L. Spallanzani, si dedicò per suo consiglio allo studio dei Protozoi, riuscendo a chiarire in gran parte alcuni problemi relativi alla riproduzione degl'Infusorî. Fin dal 1796 distinse le coniugazioni dalla scissione, scoprì ...
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Lotta biologica
Matteo Lorito
Felice Cervone
La l. b. in agricoltura impiega entità biologiche o molecole derivate da organismi viventi per controllare la crescita di organismi patogeni o parassiti [...] e Lepidotteri, specialmente in ambienti ad alta umidità relativa. Efficaci agenti di l. b. sono anche alcune specie di protozoi del genere Nosema, capaci di controllare cavallette e altri fitofagi di graminacee. Tra i nematodi ne sono stati trovati ...
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protozoi
protożòi s. m. pl. [lat. scient. Protozoa, comp. di proto- e -zoon «-zoo»]. – In zoologia, gruppo di organismi unicellulari che possono essere interpretati come costituiti da una cellula eucariotica dotata di nucleo e organelli (contrattili,...