PELLAGRA
Giuseppe Antonini
(formata secondo ποδάγτα; fr. pellagre; sp. pelagra; ted. mailändische Rose; ingl. maydism, Lombard leprosy).
Storia. - La pellagra, considerata come malattia endemica ben [...] , clima, suolo, acque potabili, la miseria, le abitazioni, il lavoro, l'insolazione, ecc. Vi si aggiunga la teoria protozoaria (V. Babes, E. Lang, L. W. Sambon).
Le teorie del secondo gruppo sono quelle che designano l'alimentazione, considerandola ...
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In biologia molecolare, qualsiasi traccia di DNA proveniente da organismi estinti o estratto da resti scheletrici fossili, per il cui studio a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta l'impiego della [...] ha già prodotto numerosi risultati.
In pratica dobbiamo cercare il DNA di agenti patogeni di natura batterica, virale, protozoaria o fungina che, in relazione allo stato della malattia, siano presenti in maniera significativa nei tessuti molli, nel ...
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STELLA, Emilia (Mietta). – Nacque a Pavia il 12 aprile 1909 da Augusto (v. la voce in questo Dizionario), geologo, e da Cesarina (Rina)
Marco Seminara
Monti, professore ordinario di zoologia.
Diversamente [...] Giuturna al Foro romano, in Bollettino di pesca, piscicultura e idrobiologia, n.s., 1947, vol. 2, pp. 5-19; La fauna protozoaria del Tevere, ibid., 1948, vol. 3, pp. 151-169 (con R. Campea); Le attuali conoscenze sulla fauna del lago Trasimeno, ibid ...
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DI VESTEA, Alfonso
Marco Balducci
Nacque a Loreto Aprutino (Pescara) il 20 luglio 1854 da Donato e Raffaella Passeri. Superati il ginnasio e il liceo nel seminario di Atri, si iscrisse al corso di laurea [...] ; errata fu invece la sua interpretazione della natura del microorganismo, che ritenne essere un microparassita di natura protozoaria a duplice fase di vita: occorre tuttavia rilevare che al riconoscimento della natura virale dell'agente stesso si ...
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PARASSITOLOGIA
Adriano Mantovani
(XXVI, p. 308; App. II, II, p. 505)
Malattie parassitarie. - Con il termine ''malattie parassitarie'' si indicano quelle forme morbose che sono sostenute da agenti patogeni [...] carni crude o insufficientemente cotte. Frequente è pure l'ossiuriosi. Mancano dati sulla prevalenza della criptosporidiosi, infezione protozoaria emergente e molto diffusa. Le geoelmintosi, cioè le verminosi che si trasmettono per contatto col suolo ...
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MARCHIAFAVA, Ettore
Mario Crespi
Nacque il 3 genn. 1847 a Roma, da Francesco e da Maria Anna Vercelli. Concluso il primo ciclo di studi ("di umanità, rettorica e filosofia", che avrebbe coltivato poi [...] osservazioni, che segnarono di fatto l'inizio della scienza malariologica, fornirono documentate e preziosissime informazioni: la natura protozoaria dell'agente responsabile della malattia; la sua sede e il suo sviluppo nell'interno dei globuli rossi ...
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POLLI e POLLICOLTURA
Anita Vecchi
. Col nome di polli si sogliono designare i Gallinacei domestici appartenenti alla famiglia dei Fasianidi (Phasianidae) e derivati dalle specie selvatiche del genere [...] nominate. È dovuta a un germe microbico simile al bacillo di Koch. La diarrea bacillare e la coccidiosi o dissenteria protozoaria, dovuta all'Eimeria avium, attaccano polli adulti e pulcini, ma sono sopra tutto letali per questi ultimi. La loro ...
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(II, p. 498; App. I, p. 87; II, I, p. 136; III, I, p. 70; IV, I, p. 101).
Alimentazione umana e progresso scientifico. - Negli ultimi decenni del 20° secolo, si è conclusa una fase storica dello sviluppo [...] è stata introdotta proprio per evitare gli effetti indesiderati − tossici e tecnici − dovuti alla carica batterica e protozoaria dei cibi. L'utilizzazione dei conservanti e degli antiossidanti ha dato un contributo decisivo al controllo delle forme ...
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vaccino2
vaccino2 s. m. [uso sostantivato di vaccino1]. – Termine che in origine designava sia il vaiolo dei bovini (o vaiolo vaccino), sia il pus ricavato dalle pustole del vaiolo bovino (pus vaccinico o vaccino), impiegato per praticare...