Particelle elementari. Esperimenti
Riccardo Faccini
Fernando Ferroni
La fisica delle particelle elementari, detta anche delle alte energie, è nata e giunta a piena maturità nel corso del XX secolo. [...] e+e− di elettroni e positroni (fig. 2), l'altra con collisori adronici, in cui almeno uno dei due fasci è costituito da protoni. Entrambi i tipi di macchine hanno vantaggi e svantaggi. Da un lato, aumentare l'energia dei fasci nelle macchine e+e− è ...
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Fisico (Tokyo 1907 - Kyoto 1981), prof. nell'univ. di Kyoto. Studioso di meccanica quantistica, subì l'influsso di A. Sommerfeld, W. Heisenberg e P. Dirac; formulò nel 1934-35 una teoria delle forze nucleari [...] di una nuova particella di massa circa 200 volte quella dell'elettrone (detta mesone perché con massa intermedia tra quelle del protone e dell'elettrone) identificata in un primo tempo con il mesotrone (muone) scoperto nel 1936 da C. Anderson e ...
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ossidoreduttasi (o ossidoriduttasi)
Enzima che catalizza le reazioni di ossidoriduzione, ovvero di trasferimento di elettroni, in vari processi metabolici cellulari. Appartengono alle o. le deidrogenasi, [...] una molecola di NAD o una di NADP, che accettano dal substrato uno ione idruro con liberazione simultanea di un protone nel mezzo. I coenzimi ridotti (NADH e NADPH) non sono ulteriormente metabolizzati dalle deidrogenasi, ma sono riossidati mediante ...
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Con il termine f. gli antichi designavano la riflessione filosofica sui fenomeni della natura, e quindi il suo ambito era strettamente connesso al concetto di natura cui di volta in volta ci si riferiva. [...] leggi della cromodinamica quantistica (➔ forti, interazioni). Queste particelle, che non possono esistere isolate, combinandosi danno luogo al protone e al neutrone e questi, a loro volta, ai nuclei atomici. Le forze elettromagnetiche e deboli sono ...
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Atomi che hanno numero atomico uguale e occupano perciò lo stesso posto nel sistema periodico degli elementi, ma hanno massa atomica diversa. I primi i. a essere scoperti furono gli i. radioattivi, allorché [...] di reazioni nucleari provocate. La struttura elettronica è identica per tutti gli i. di uno stesso elemento; uguale è il numero di protoni che il nucleo di ciascun i. contiene e uguale quindi, come si è detto, è il numero atomico; diverso è invece il ...
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Botanica
F. biologica Insieme di piante che, anche se sistematicamente lontane, hanno in comune caratteri ecologici e di adattamento. Tra i vari sistemi di classificazione delle f. biologiche, il più noto [...] possono determinare i fattori di forma, e da questi ricavare le distribuzioni spaziali di carica e di magnetizzazione. Per es., per il protone si trova una densità di carica
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con r espresso in fermi (1 fermi=10−15 m). Si trova inoltre il raggio ...
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Nucleo atomico instabile, in cui uno o più nucleoni sono sostituiti da altrettanti iperoni. Gli i. sono prodotti in alcune reazioni nucleari e, dopo un intervallo di tempo dell’ordine della vita media [...] . Per es., un i. può formarsi nella collisione di un mesone K– con un nucleo, nella quale il K– viene catturato da un protone del nucleo che si trasforma in un iperone Λ con l’emissione di un mesone π0. Sperimentalmente sono stati ottenuti e studiati ...
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UNIVERSO OSCURO.
Claudio Censori
– Materia oscura: evidenze e proprietà. Osservare l’invisibile. Metodi diretti di rilevazione. Metodi indiretti di rilevazione. Energia oscura: origine e natura. Accelerazione [...] gases), che sarà in grado di rilevare particelle di materia oscura pesanti, con massa pari a centinaia di volte quella di un protone, grazie all’uso di 7 t di xenon liquido, sette volte più di LUX (fig. 3).
EDELWEISS (Expérience pour DEtecter Les ...
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È la moderna teoria fisica (QCD: Quantum Chromodynamics) delle interazioni cosiddette ''forti'' che si esercitano tra i protoni e i neutroni del nucleo atomico e tra alcune delle particelle subnucleari [...] la funzione, per esempio u(x, Q2) che è la densità di quark di tipo u, con una frazione x dell'impulso del protone, visti nel protone stesso da una sonda con impulso trasferito Q/c. Il modello a partoni e le relative densità furono introdotte da R. P ...
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range
range 〈rèingë〉 [s.ingl. "estensione", dal medio fr. range, der. di rang "rango"; usato in it. come s.m.] [LSF] (a) In generale, sinon. di intervallo (per es., di una grandezza), di portata (per [...] signif. specifico, il percorso che, in relazione a un determinato effetto (per es., la ionizzazione), una particella (elettrone, protone, ecc.) dotata di energia è capace di compiere, in un mezzo di assegnate caratteristiche, prima che la sua energia ...
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protone
protóne s. m. [dall’ingl. proton, voce coniata intorno al 1920 dal fisico ingl. lord E. Rutherford of Nelson dal gr. πρῶτος «primo» col suff. -on di electron «elettrone»]. – In fisica, particella elementare stabile, di massa 1,00728...