DE NOTARIS, Giuseppe
Fabio Garbari
Nacque a Milano il 18 apr. 1805, da Antonio e Teresa Tarello, in una nobile famiglia oriunda della Valle Intrasca.
Compiuti i primi studi a Milano, frequentò l'università [...] breve periodo il D. si dedicò alla professione medica nell'ospedale di Milano e prese l'alunnato presso l'Ufficio protomedico provinciale; non mostrò tuttavia mai un grande interesse per questa attività, preferendo associarsi ad un gruppo di giovani ...
Leggi Tutto
BIANCHINI, Giovanni Fortunato
Paolo Casini
Nacque a Chieti il 27 dic. 1719. A Chieti e a Ortona a Mare fece i suoi primi studi; passò poi a Napoli, discepolo di Nicolò Cirillo; qui, "dopo aver passato [...] filosofi e dei letterati"; la Lettera fuinserita nell'Histoirede l'Académie des Sciences. Nel 1750 il B. fu eletto protomedico di Udine, dove trascorse venticinque anni ed ebbe parte notevole nella fondazione della locale Accademia e della Società di ...
Leggi Tutto
BOTTONE (Bottoni), Domenico
Ugo Baldini
Nacque a Lentini il 6 ott. 1641 dal medico Niccolò e da Camilla Catanzaro e Caruso. Nella famiglia paterna vi erano stati alcuni consiglieri del vicariato di [...] alcuni personaggi della nobiltà locale gli procurarono la nomina a medico dell'arcivescovo di Messina, Simone Carafa, e poi a protomedico del viceré marchese di Villafranca. Il B. mantenne tale carica anche sotto i due successori del Villafranca, col ...
Leggi Tutto
BUCCI, Antonio
Ugo Baldini
Nato a Faenza il 18 ag. 1727 da Filippo e da Lucrezia Gori, in una famiglia agiata, compì i primi studi nel seminario locale, ove discusse anche alcune tesi teologiche. Frequentò [...] e approfondire le proprie opinioni mediante amichevoli discussioni di argomento filosofico e scientifico con G. B. Borsieri, dal 1745 protomedico a Faenza, e con gli altri due valenti medici, Benedetti e P. P. Dall'Arme, nell'ambito della faentina ...
Leggi Tutto
CAPRA (de Capra), Giuseppe
Angela Dillon Bussi
Nacque tra il 1530 e il 1542, probabilmente in Piemonte. Secondo la genealogia tracciata da A. Manno fu il sesto dei sette figli di Oliviero priore del [...] aggiunse l'arma sabauda, cioè la croce bianca di Savoia, per premiare "la lunga et fidelissima servitù del suo protomedico Marcantonio Capra" e quella dei suoi fratelli "Gio. Batta, Girolamo, Gio. Paulo gentiluomini di nostra bocca, e di Giuseppe ...
Leggi Tutto
ADRIA, Gian Giacomo
Roberto Zapperi
Di famiglia originaria dell'Abruzzo, nacque a Mazara negli anni intorno al 1485. Dopo aver compiuto i primi studi a Mazara, con l'umanista T. Schifaldo, e a Palermo, [...] risulta che prestò le sue cure anche al pontefice Clemente VII, e a Bologna. Pare che egli sia stato anche protomedico di Sicilia.
Morì a Palermo nel 1560.
Di vasta e varia cultura, svolse una notevole attività pubblicistica. Seguace della scuola ...
Leggi Tutto
CERVI, Giuseppe
Ugo Baldini
Nacque a Parma il 14 ott. 1663 da Carlo e Orsola Grassi, in una famiglia agiata, che fu in grado di fargli compiere gli studi nel locale collegio dei gesuiti, dove ebbe come [...] 1713 fu ammesso nel Collegio medico di Parma e infine, morto il Sacco, lo sostituì come professore primario di medicina e protomedico di casa ducale, ottenendo anche lo stato nobiliare per sé e per i discendenti: sembrò così destinato a seguire la ...
Leggi Tutto
CALAFATI, Angelo
Sergio Cella
Nacque il 12 aprile del 1765a Lesina (odierna Hvar) sull'isola omonima, dall'avvocato Antonio e da Antonia De Lupi. Compiuti nella città di Padova gli studi giuridici, [...] a Capodistria, il C. divenne il capo riconosciuto del locale partito francofilo, cosicché nel 1799, insieme con il protomedico Leone Urbani, del quale aveva sposato la figlia Marianna, incorse nei sospetti della polizia austriaca. Dopo il bando del ...
Leggi Tutto
FOSSATI, Giovanni Antonio Lorenzo
Laura Fiasconaro
Nacque a Novara il 30 apr. 1786 da Gioacchino Antonio, sovrintendente di un ospedale di quella città, e da Antonia Baliana. Compiuti i primi studi [...] venne abilitato alla professione della medicina a Pavia. Trasferitosi a Milano, divenne, nel 1811, aiuto del Rasori, protomedico presso l'ospedale civile.
Nonostante l'impegno profuso durante l'epidemia di tifo petecchiale che colpì la Lombardia nel ...
Leggi Tutto
ALDROVANDI, Ulisse
Giuseppe Montalenti
Nacque a Bologna l'11 sett. 1522 da Teseo, notaro e segretario del Senato bolognese, e da Veronica d'Antonio Marescalchi. Manifestò precocemente spirito avventuroso [...] alcune cariche pubbliche. Nel settembre e ottobre 1569 occupò, per diritto di famiglia, un posto nel Magistrato degli Anziani. Fu protomedico del Collegio dei medici (sebbene non avesse mai praticato la medicina) e, nel 1574, ebbe a discutere, in tal ...
Leggi Tutto
protomedico
protomèdico s. m. [comp. di proto- e medico3] (pl. -ci), ant. – Anticam., il medico principale di una corte, di una città, di un ospedale. In partic., medico che aveva la funzione, istituita negli stati italiani verso la prima...