La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. La diffusione della scienza europea
Florence C. Hsia
La diffusione della scienza europea
Verso la fine del XVI sec., il pittore fiammingo Jan van der [...] farmacopea. Nel 1570, Filippo II decise di nominare il laureato dell'Alcalá e medico del re, Francisco Hernández, protomédico di tutte le Indie spagnole, incaricandolo, in particolare, di raccogliere informazioni tra gli spagnoli e tra gli indiani ...
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COLONNA, Marcantonio
Franca Petrucci
Nacque il 26 febbraio del 1535 a Civita Lavinia da Ascanio, gran connestabile del Regno, e da Giovanna d'Aragona. Il contrasto fra i genitori, culminato poco dopo [...] 'epidemia, che non aveva mancato di causare riflessi negativi sull'economia isolana. Egli si avvalse anche della collaborazione del protomedico Filippo Ingrassia.
Tra il febbraio 1576 e l'avvento del C. al governo di Sicilia un celebre avventuriero ...
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FRISI, Paolo (al secolo Giuseppe)
Ugo Baldini
Secondogenito degli otto figli di Giovanni Mattia e di Francesca Magnetti, nacque a Melegnano, presso Milano, il 13 apr. 1728.
Il nonno paterno Antonio, [...] sua stima fu tale che nel 1776 lo impose tra i membri della Società patriottica di Milano. A corte il F. conobbe il protomedico G. van Swieten, col quale parlò dell'innesto del vaiolo, e R. Calzabigi, che l'introdusse alla vita teatrale viennese. A ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. I nuovi mondi della microscopia
Renato G. Mazzolini
I nuovi mondi della microscopia
Viaggi lunghi, estenuanti e pericolosi permisero ad alcuni [...] dell'Accademia della Crusca a partire dal 1655 e tra i fondatori dell'Accademia del Cimento, fu nominato nel 1666 protomedico del granduca di Toscana con l'incarico di sovrintendere alla spezieria e alla fonderia granducali. La sua posizione sociale ...
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Raccolta libraria, ordinata e custodita, con opportuni cataloghi, a determinati scopi di cultura; distinta perciò dal deposito, dall'emporio, dalla bottega di libri, con o senza ordine riuniti ad altro [...] A Berlino, nel Seicento, il titolare della biblioteca è il segretario particolare dell'elettore (alla corte di Savoia il protomedico) che sottostà ad un consiglio privato ed è assistito dal tesoriere; il bibliotecario gli propone l'acquisto dei libri ...
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Il Rinascimento. La medicina
Nancy Siraisi
Andrea Carlino
La medicina
La medicina come disciplina
di Nancy Siraisi
Nel XV e nel XVI sec. la medicina occupava un posto importante tra le discipline [...] a sé stesso. Dopo l'esecuzione del criminale, il corpo ‒ per il tramite della mediazione operata dal protomedico, dal rappresentante del potere politico e dalle autorità giudiziarie competenti ‒ passa dalle mani della confraternita che si occupa ...
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Il governo del territorio: l’ambiente urbano e la laguna
Salvatore Ciriacono*
L’ecosistema veneziano. Venezia e la Terraferma
Due ordini di problemi giungevano a maturazione nel corso del Settecento, [...] in quanto solo raramente — annotavano i magistrati nel 1767 — i canali apparivano ricoperti d’acqua. Il protomedico dipingeva una realtà duramente segnata sotto il profilo sanitario e direttamente riconducibile alle condizioni ambientali e dei canali ...
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FEDERICO d'Aragona, re di Napoli
Gino Benzoni
Terzo dei sei figli - quattro maschi e due femmine - dell'allora duca di Calabria Ferdinando, o Ferrante, e della sua prima moglie Isabella Chiaramonte, [...] beni in caso d'espatrio; libertà di culto; ripristino delle sinagoghe occupate; indipendenza dei medici ebrei dal protomedico; protezione nei confronti degli arbitri e delle vessazioni delle autorità; esenzione, pei commercianti, dal segno distintivo ...
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protomedico
protomèdico s. m. [comp. di proto- e medico3] (pl. -ci), ant. – Anticam., il medico principale di una corte, di una città, di un ospedale. In partic., medico che aveva la funzione, istituita negli stati italiani verso la prima...