CAGNATI, Marsilio
Giorgio Stabile
Medico, nato a Verona nel 1543. Compiuti i primi studi di umanità a Verona, si trasferì allo Studio di Padova, dove ebbe come maestri Giacomo Zabarella e Bernardino [...] di poesie (In funere L. Cagnati… flebiles amicorum Camoenae, Roma, Zanetti, 1602). Più volte il C. ricoperse la carica di protomedico. nel 1595, 1602 e 1610. Dotato di larga reputazione nell'alta società romana, fu ben presto medico di fiducia della ...
Leggi Tutto
GARELLI, Pio Nicola
Beatrice Maschietto
Figlio del medico bolognese Giovanni Battista (1649-1732), nacque a Bologna nel 1670, e ivi ricevette la sua prima educazione nel collegio Poeti (Fantuzzi, p. [...] il G. divenne consigliere di gabinetto di Carlo (ora neoeletto imperatore Carlo VI), nonché conte e, dal 1713, protomedico dell'imperatore; questi, infine, nel 1723 gli conferì l'incarico di primo bibliotecario e archivista della Biblioteca Palatina ...
Leggi Tutto
SCOPOLI, Giovanni Antonio
Luca Ciancio
– Nacque a Cavalese in Val di Fiemme da una famiglia di giuristi e funzionari vescovili e vi fu battezzato il 15 giugno 1723. Il padre Francesco Antonio era dottore [...] Comunità di Fiemme, legandosi così a una delle famiglie più influenti della valle. La protezione di Pietro Borsieri, protomedico di Trento e fratello del famoso Giambattista, gli fornì l’occasione di accompagnare il principe vescovo Leopoldo Ernesto ...
Leggi Tutto
BORSIERI DE KANILFELD, Giambattista
Paolo Casini-Ugo Baldini
Nacque a Civezzano (Trento) il 18 febbr. 1725 da Francesco, di antica nobiltà trentina, e da Maddalena Pellegrini. Ebbe infanzia travagliata: [...] Spallanzani.
Col crescere della fama del B., altre città romagnole, come Ferrara, Forlì e Cesena, gli offrirono la carica di protomedico, ma egli volle restare a Faenza. La città, d'altronde, sapeva ben ripagare l'attaccamento che il B. le dimostrava ...
Leggi Tutto
ASSI, Gaetano
Mario Migliucci
Nato il 30 luglio 1805 da Carlo e da Maria Vago a Milano, di mestiere tintore, nel periodo 1848-53 fu infaticabile organizzatore del movimento popolare milanese, su cui [...] mille cinquecento fuori Porta Comacina. Ma l'atto più importante fu l'uccisione, il 25 giugno dello stesso anno, del protomedico A. Vandoni, delatore del dottor G. Ciceri, sottoscrittore del prestito mazziniano. L'episodio mise ancora più in luce la ...
Leggi Tutto
CASTELLANI, Luigi Francesco
Ugo Baldini
Nacque a Sermide (prov. di Mantova) il 4 maggio 1727 da Giacinto, medico, e Isabella Mari, in una famiglia di condizione agiata. Il C. seguì l'intero corso di [...] dal C. ottenne all'operetta l'assenso di molti tra i più noti clinici del tempo, tra cui lo stesso G. van Swieten, protomedico della corte austriaca.
Godendo ormai di una certa notorietà, il C. all'inizio del 1763 si trasferì a Mantova, ove si impose ...
Leggi Tutto
RASORI, Giovanni
Mario MENGHINI
Patriota e medico, nato a Parma il 20 agosto 1766, morto a Milano il 13 aprile 1837. Laureatosi a Pavia, fu propugnatore ardente delle dottrine del Brown e nel 1792 ne [...] la battaglia di Marengo gli fu offerto il posto di ministro degli Interni, ma egli rifiutò e accettò quello di protomedico dello stato e provvide a costituire un regolare servizio di sanità pubblica. Nel 1806 fu chiamato a insegnare nella clinica ...
Leggi Tutto
GALVANI, Luigi
Calogero Farinella
Nacque a Bologna il 9 sett. 1737 da Domenico e da Barbara Foschi, sua quarta moglie.
Seguendo una consolidata tradizione della famiglia, originaria della Bassa ferrarese [...] soprannumerario del Collegio dei medici nel 1771, quattro anni dopo passò tra i numerari e svolse ciclicamente le funzioni di protomedico nonché quelle di consigliere di priorato e priore sia del Collegio medico sia di quello di filosofia, in cui fu ...
Leggi Tutto
LANCISI, Giovanni Maria
Cesare Preti
Secondo di due figli, nacque a Roma il 26 ott. 1654 da Bartolomeo e da Anna Maria Borgianni. La madre morì nel darlo alla luce e il neonato fu affidato dal padre [...] con Clemente XI fu molto stretto; il pontefice lo favorì con onori e incarichi, tra l'altro facendogli ricoprire l'ufficio di protomedico generale di Roma e dello Stato pontificio e concedendogli, nel dicembre del 1701, l'uso di uno stemma e forse un ...
Leggi Tutto
COMI, Vincenzo
Vincenzo Clemente
Nato a Torano Nuovo (nella, provincia di Teramo) il 3 novembre del 1765 da Alessio e da Rosaria Cascioli, la sua formazione, avvenuta a Teramo, risentì del clima culturale [...] cui il C. lasciava descrizione nella Memoria sull'acqua minerale di Salernoesuoi circondari (Napoli 1790), dedicata al protomedico Vivenzio. Già in queste prime prove l'attenzione era rivolta alle potenziali applicazioni pratiche e economiche delle ...
Leggi Tutto
protomedico
protomèdico s. m. [comp. di proto- e medico3] (pl. -ci), ant. – Anticam., il medico principale di una corte, di una città, di un ospedale. In partic., medico che aveva la funzione, istituita negli stati italiani verso la prima...