Controversista protestante (Hardenberg, Overijssel, 1510 circa - Emden 1574). Educato dai Fratelli della vita comune di Groninga, studiò a Lovanio, e fu dottore in teologia a Magonza (1537-39); passò poi [...] (1542-43) al protestantesimo di Wittenberg, e lavorò alla sua diffusione a Colonia, Spira, ecc. Predicatore nella cattedrale di Brema (1547), ne fu cacciato (1561) per la sua divergenza dalla dottrina luterana sull'eucaristia; dal 1567 fu pastore a ...
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Decimo patriarca di Mosca e di tutta la Russia (n. 1636 - m. 1700), succeduto al patriarca Gioacchino nel 1690. Tradizionalista e contrario alle riforme di Pietro il Grande, combatté le tendenze teologiche [...] favorevoli al protestantesimo e al cattolicesimo e dovette accettare, nel colmo della repressione contro gli strel´cy, l'introduzione del nuovo calendario civile. Dopo la sua morte la dignità patriarcale fu sospesa e le funzioni furono affidate al ...
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Teologo protestante (San Gallo 1852 - Tubinga 1938), prof. di teologia sistematica a Greifswald (1888), quindi a Berlino (1893), poi di critica neotestamentaria a Tubinga (1897); è stato tra i più influenti [...] maestri del moderno protestantesimo: fondamentalmente pietista nella sua educazione, influenzato da A. Ritschl nel concetto di rivelazione (il divino nella natura ci attesta Dio), affermava che l'unità della Chiesa cristiana doveva essere fondata ...
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Teologo protestante tedesco (Gera 1830 - Jena 1892). Prof. di teologia a Vienna (1861), Kiel (1865) e Jena (1871), fu uno dei fondatori dell'Evangelischer Bund; si occupò specialmente di critica neotestamentaria, [...] dal punto di vista del protestantesimo liberale, e di letteratura apocrifa. ...
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Riformatore religioso (Burg, Svevia bavarese, 1801 - Esslingen 1882). Sacerdote cattolico (1823), attraverso la lettura degli scritti di M. Goos e di J. Gössner entrò in contatto con le conventicole pietistiche [...] e vi aderì, passando (1832) al protestantesimo: presto deluso per le mancate agevolazioni promessegli per il suo movimento di risveglio religioso, tornava l'anno stesso al cattolicesimo. Nel 1844 conosceva però W. Caird, l'attivo missionario degli ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] »32. Ci provò, infatti; ma la collaborazione con tutte quelle piccole o piccolissime anime di cui era fatto il resto del protestantesimo in Italia era difficile, e alla fine impossibile. Anche lui dovette cedere, e nel 1868 le chiese che erano già ...
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. La qualifica di "ecumenico" (dal gr. οἰκουμένη "la terra abitata"), che nella storia del cristianesimo antico ha già ricevuto una sua specifica accezione religiosa per distinguere, di fronte a quelli [...] concreta della desiderata unità.
Le origini del movimento ecumenico possono essere spiritualmente ricollegate al cosiddetto "protestantesimo liberale" (fine secolo XIX) che col suo sostanziale ripudio del cristianesimo confessionale e dogmatico, con ...
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Teologo protestante (Vallon, Ardèche, 1839 - Parigi 1901); prof. di dogmatica nell'univ. di Strasburgo (1868), fu poi tra i fondatori, a Parigi, dell'École libre des sciences religieuses, che diventò poi [...] philosophie de la religion d'après la psychologie et l'histoire (1897), rappresenta una delle fondamentali posizioni del protestantesimo liberale e influì anche sulla formazione del modernismo cattolico. Altre opere: Essai d'une théologie critique de ...
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Minoranze cristiane nell'Italia unita
Paolo Ricca
Che cos’è una ‘minoranza cristiana’?
‘Minoranza cristiana’ è una categoria non facile da circoscrivere per la varietà e complessità dei fattori che [...] Mussolini e Pio XI del 1932 cui già s’è fatto cenno, si dichiarò disponibile a frenare l’avanzata del protestantesimo nella sue varie espressioni. La Chiesa che fu più direttamente oggetto della repressione fu proprio quella pentecostale. Lo fu anche ...
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Figlio (1477-1552) del conte Federico di Wied, fu eletto arcivescovo di Colonia nel 1515. Convinto della necessità di una riforma della Chiesa, cercò dapprima di conciliare cattolici e protestanti, ma [...] fu convertito al luteranesimo da Martin Butzer (1543). Tentò di diffondere nella diocesi il protestantesimo, ma, sotto la minaccia dell'interdetto imperiale e della scomunica papale, rinunciò (1547) all'arcivescovato e si ritirò nella sua contea. ...
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protestantesimo
protestantéṡimo (raro protestantismo) s. m. [der. di protestante]. – 1. L’insieme delle confessioni e dei movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla Riforma protestante (il termine fa riferimento...
protestante
agg. e s. m. e f. [propr., part. pres. di protestare, con riferimento alla protesta presentata dai luterani il 19 apr. 1529 alla dieta di Spira]. – Che appartiene a una delle confessioni religiose cristiane che costituiscono il...