LIPPOMANO, Luigi (Aloisio, Alvise)
Alexander Koller
Nacque a Venezia nel 1496, figlio illegittimo del banchiere veneziano Bartolomeo, unitosi in matrimonio nel 1488 con Orsa Giustinian. La madre probabilmente [...] ancora rimasto in sede abbandonò la Dieta, che si concluse, tre settimane più tardi, con il riconoscimento ufficiale del protestantesimo nell'Impero (pace di Augusta), suggellando così la rottura dell'unità cristiana in Europa.
Nell'istruzione per la ...
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Riformatore polacco (Łask, Łódź, 1499 - Pińczów 1568). Ricordato soprattutto per l'elaborazione di alcuni ordinamenti ecclesiastici, si allontanò progressivamente dal cattolicesimo giungendo a riorganizzare [...] delle Chiese polacche protestanti e riuscì a gettare le basi per l'atto più importante nella storia del protestantesimo polacco: il cosiddetto accordo di Sandomierz (1572) fra calvinisti, luterani e Fratelli boemi.
Opere
La più importante delle ...
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GENOCCHI (Ginocchi), Bonaventura
Guido Dall'Olio
(Ginocchi), Nacque, probabilmente a Chiavari, intorno al 1586. Il suo nome di battesimo fu probabilmente Giovanni Maria; in seguito, entrato nell'Ordine [...] , e che temevano di venire condannati al rogo. Soprattutto dichiararono di voler abbandonare la Chiesa cattolica, convertirsi al protestantesimo ed emigrare in Inghilterra, dove avrebbero messo al servizio della Riforma le loro doti di teologi e di ...
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MAINARDO, Agostino (Mainardi)
Simonetta Adorni Braccesi
Simona Feci
Nacque nel 1482 a Caraglio, presso Saluzzo (da cui l'appellativo "di Piemonte"), da Giovanni; non si conosce l'identità della madre, [...] . Vergerio il Giovane, un polemista attraverso l'Europa del Cinquecento, a cura di U. Rozzo, Udine 2000, p. 280; Il protestantesimo di lingua italiana nella Svizzera: figure e movimenti tra Cinque e Ottocento, a cura di E. Campi - G. La Torre, Torino ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Luigi Taparelli d’Azeglio
Giovanni Vian
Il gesuita Taparelli fu un protagonista di parte cattolica del periodo del Risorgimento. Egli ha svolto un ruolo decisivo sul piano della riflessione filosofico-giuridica [...] di Taparelli al padre Roothaan del 26 marzo 1850 è ferma la convinzione, già presente nel Saggio teoretico, che il protestantesimo fosse la causa del «gran male d’Europa, anche in politica» (Carteggi, cit., p. 289), in particolare dalla pace di ...
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FELICE da Cantalice, santo
Sergio Rivabene
Nacque a Cantalice, in provincia di Rieti, il 18 maggio del 1513, terzo dei cinque figli di Sante Porro e Santa Nobili.
Essendo la sua famiglia di umili condizioni, [...] precedente l'ingresso nell'Ordine di F. la defezione del vicario generale dei cappuccini, Bernardino Ochino, passato al protestantesimo, per poco non provocava la soppressione dell'Ordine (che aveva già dovuto subire l'abbandono di Matteo da Bascio ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] dalla coscienza dell’«assoluta differenza qualitativa» tra Dio e l’uomo.
La t. costituitasi nel 19° sec., nel protestantesimo, è essenzialmente ‘liberale’, dominata dall’alta statura di F. Schleiermacher, il quale concepisce il suo compito di teologo ...
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GRIMALDI, Girolamo
Alexander Koller
Nacque a Genova il 15 nov. 1674, secondogenito del patrizio genovese Ranieri e della moglie Gironima Cuniquez. Padrino di battesimo fu il cardinale Girolamo Grimaldi, [...] terreno difficile per la diplomazia papale: i rappresentanti del papa dovevano adoperarsi per difendere la fede dal protestantesimo e dal giansenismo e contestualmente dovevano tutelare la loro immunità e i loro poteri giurisdizionali nei confronti ...
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DELLA TORRE, Giacinto Vincenzo
Giulietta Pejrone
Nacque a Saluzzo il 15 marzo 1747 da Filippo dei conti di Lucerna e Valle e da Vittoria Melano di Portula. Morto il padre e risposatasi la madre a Vercelli [...] agostiniano vicario generale della Congregazione di Lombardia (ibid. 1783). L'elogio a uno dei più forti oppositori del protestantesimo in Piemonte coinvolgeva, secondo il D., tutto il clero subalpino che aveva saputo porre un valido argine, con ...
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Gesuita (Mantova 1533 o 1534 - Ferrara 1611). P. fu una importante personalità della Controriforma, di cui fu ardente campione in anni di dure lotte. Anche se i suoi grandi progetti fallirono, la sua azione [...] vanno ricordati: l'interessante diario della sua missione in Russia (Moscovia, 1586), la forte polemica contro il protestantesimo (Atheismi Lutheri, Melanchtonis, Calvini, Bezae, ecc., 1586) e contro Machiavelli, Bodin, de La Noue e Duplessis-Mornay ...
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protestantesimo
protestantéṡimo (raro protestantismo) s. m. [der. di protestante]. – 1. L’insieme delle confessioni e dei movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla Riforma protestante (il termine fa riferimento...
protestante
agg. e s. m. e f. [propr., part. pres. di protestare, con riferimento alla protesta presentata dai luterani il 19 apr. 1529 alla dieta di Spira]. – Che appartiene a una delle confessioni religiose cristiane che costituiscono il...