ZSCHARNACK, Leopold
Nato a Berlino il 22 agosto 1877, conseguì la libera docenza in storia della Chiesa a Berlino nel 1906. Nominato professore titolare nel 1910, passò nel 1922 all'università di Breslavia [...] e nel 1925 a quella di Königsberg.
Nei suoi lavori si è occupato prevalentemente di storia della Riforma e del protestantesimo nell'epoca moderna (v. fra l'altro: Das Werk M. Luthers in der Mark Brandenburg, Berlino 1917; Der deutsche Protestantismus ...
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Granvelle, Antoine Perrenot signore di
Cardinale e statista francese (Ornans, Franca Contea, 1517-Madrid 1586). Figlio di Nicolas, portavoce di Carlo V al Concilio di Trento, nel 1555 passò al servizio [...] nominò suo rappresentante (1559) nei Paesi Bassi. Sostenitore inflessibile dell’assolutismo regio, si impegnò nella lotta al protestantesimo e tentò una restaurazione cattolica. L’opposizione del popolo e dell’aristocrazia alla sua politica finì per ...
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Nato il febbraio 1515 dal duca Giovanni II di Simmern, succedette a suo padre nel 1557 ed ereditò dall'elettore Ottone Enrico, morto senza figli nel 1559, anche il Palatinato. Contro la volontà del padre [...] ma per profonda convinzione, passò nel 1546 al protestantesimo e si adoperò, iniziato il suo governo, per un accordo fra le varie correnti che violentemente si combattevano fra loro nel seno della chiesa evangelica. Attraverso lo studio di varî ...
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Figlio minore del duca Alberto appartenente alla linea albertina della casa Wettin, nacque il 17 marzo 1473. Nel 1505 divise l'eredità paterna col fratello maggiore, il duca Giorgio, in modo che a lui [...] toccarono i territorî di Freiberg e di Wolkenstein. Guadagnato al protestantesimo dalla sua energica moglie Caterina di Meclemburgo, venne per questo in contrasto sempre crescente col fratello Giorgio, rigidamente cattolico, il quale volle perciò far ...
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L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] italiano? Siamo di fronte a un filoprotestante? La pericolosa equazione con cui a Roma si associa a un presunto cripto-protestantesimo il dissenso anticuriale non deve trarci in inganno. In realtà, se si colloca Pilati nel contesto politico coevo, se ...
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Storico e teologo, nato a Langenscheid in Nassau nel 1866, ora professore di teologia a Berlino. La sua attività di storico e di esegeta del Nuovo Testamento prende le mosse da una posizione protestante-liberale [...] relativamente conservatrice, specialmente nei riguardi del Nuovo Testamento, e si svolge, divergendo in ciò dal protestantesimo liberale, nell'accentuazione del momento iniziale mistico-cultuale del cristianesimo, contro la concezione teorico- ...
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Filologo tedesco (Butzbach, Assia-Darmstadt, 1745 - Jena 1812). Studente a Tubinga, passò poi a Halle, che in quegli anni, con J. S. Semler, era il centro di un nuovo indirizzo teologico tendente a mettere [...] il carattere storicamente relativo delle varie esperienze religiose e culturali e a riproporre in termini nuovi, in contrasto con il protestantesimo, la distinzione tra Bibbia e tradizione. L'opera maggiore di G. è un'ed. del Nuovo Testamento, in ...
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WEISSE, Christian Hermann
Filosofo spiritualista, nato a Lipsia il 10 agosto 1801, morto a Stotteritz presso Lipsia nel 1866; professore di filosofia in quell'università. Appartenne alla cosiddetta "destra" [...] della personalità di Dio.
La teologia di W. - che nonostante queste preoccupazioni è fuori degli steccati del protestantesimo ortodosso - concepisce Dio non soltanto come ragione assoluta, ma anche come sentimento e volontà: triplice elemento divino ...
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In Polonia, sia i discepoli di Lutero, sia i cosiddetti Fratelli Moravi, discendenti dagli Ussiti di Boemia rifugiati in quel regno, spiegarono grande attività per trapiantarvi le loro dottrine. Danzica, [...] ebbero comunità protestanti, nonostante l'opposizione di Sigismondo I e dei vescovi cattolici. Ma sotto Sigismondo II (1548-72) il protestantesimo si diffuse con maggior successo, e le sue varie sette, che già nel 1570 s'erano adunate nel "consensus ...
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MILTON, John
Edward Dent
Compositore inglese, nato circa il 1563, morto a Londra nel marzo 1647, figlio di Richard Milton, yeoman di Stanton St John presso Oxford, e padre del grande poeta Milton. Sembra [...] gli studî nel collegio di Christ Church a Oxford. Scacciato e diseredato dal padre, cattolico fanatico, per essere passato al protestantesimo, si recò a Londra, dove si fece un patrimonio considerevole. Si ritirò quindi in campagna, ma dopo il 1643 ...
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protestantesimo
protestantéṡimo (raro protestantismo) s. m. [der. di protestante]. – 1. L’insieme delle confessioni e dei movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla Riforma protestante (il termine fa riferimento...
protestante
agg. e s. m. e f. [propr., part. pres. di protestare, con riferimento alla protesta presentata dai luterani il 19 apr. 1529 alla dieta di Spira]. – Che appartiene a una delle confessioni religiose cristiane che costituiscono il...