Famiglia di calvinisti francesi, nota dal sec. 19º con Charles-Augustin (Parigi 1797 - ivi 1851). Athanase-Laurent (Parigi 1795 - ivi 1868), suo fratello, fu predicatore famoso e polemista (Christologie, [...] 1858). Il figlio Athanase-Josué (Amsterdam 1820 - Fismes, Marne, 1875) fu il capo dell'Union protestante libérale; scrisse anche opere di storia del protestantesimo francese. ...
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Uomo politico inglese (n. 1672 - m. Goodwood 1723), figlio naturale di Carlo II e di Luisa di Querouaille, fu grande scudiero (1681-85); si convertì al cattolicesimo per influenza di Giacomo II. Visse [...] in Francia al servizio di Luigi XVI (1685-91); rimpatriato (1692), si riconciliò con Guglielmo III, e abbracciò nuovamente il protestantesimo. ...
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RUBENS, Pierre Paul
Paul Lambotte
Pittore, figlio di Jean R. e di Marie Pypelinckx, tutti e due appartenenti ad antiche famiglie di Anversa, nacque il 28 giugno 1577 a Siegen (Vestfalia), morì il 30 [...] maggio 1640 ad Anversa.
Il padre, giurista distinto, scabino d'Anversa, sospettato di protestantesimo aveva dovuto emigrare a Colonia con la famiglia, per sottrarsi alle persecuzioni iniziate dal duca d'Alba, nel 1568. Durante questo soggiorno in ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] dalla coscienza dell’«assoluta differenza qualitativa» tra Dio e l’uomo.
La t. costituitasi nel 19° sec., nel protestantesimo, è essenzialmente ‘liberale’, dominata dall’alta statura di F. Schleiermacher, il quale concepisce il suo compito di teologo ...
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WINZET, Ninian (William Windegait)
Controversista cattolico, nato a Renfrew (Scozia) nel 1518, morto a Ratisbona il 21 settembre 1592. Studiò probabilmente a Glasgow e fu ordinato prete nel 1540. Fu, [...] e fuori, un deciso avversario della predicazione protestante svolta in Scozia da John Knox, e scrisse contro il protestantesimo alcune opere di controversia: Certaine Tractates (1562; edizioni moderne, a cura di J. King Hewison, voll. 2, Edimburgo ...
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orangista
Sostenitore della dinastia degli Orange-Nassau. Il termine designò inizialmente i seguaci di Guglielmo III, statolder delle Province unite e re d’Inghilterra (1689), in lotta contro gli stuardisti [...] in Inghilterra e i cattolici in Irlanda. In seguito, nel 20° sec., passò a definire, in Irlanda del Nord, i sostenitori del protestantesimo e dell’unione con la Gran Bretagna. ...
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Uno dei più antichi e fervidi seguaci italiani della Riforma, di idee antitrinitarie. Nacque, verso il 1515, da nobile famiglia di Saluzzo, della quale alcuni membri già nel Medioevo erano stati fautori [...] di eretici, ed altri nel sec. XVI avevano emigrato a Ginevra per seguire liberamente il protestantesimo. Giorgio emigrò in Polonia, ove, essendo medico, fu addetto al servizio della moglie di Sigismondo I. Di là passò in Transilvania, quindi in ...
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Figlio (Amberg 1574 - Heidelberg 1610) dell'elettore Ludovico VI, che gli impartì un'educazione rigidamente luterana. Morto il padre (1583), fu posto sotto la tutela dello zio Giovanni Casimiro, calvinista, [...] 1587) alla confessione riformata. Morto poi lo zio (1592), F. seguì una politica tendente a un'attiva valorizzazione del protestantesimo in Germania e riuscì a realizzare (1608) un'unione parziale dei principi protestanti tedeschi sotto la sua guida. ...
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(o presbiterianismo) Sistema di organizzazione ecclesiastica, proprio, in origine, del calvinismo. In opposizione a ogni forma di episcopalismo monarchico o di congregazionalismo democratico, è caratterizzato [...] di vista dottrinale i presbiteriani vanno, a seconda dei gruppi, da un calvinismo di stretta osservanza a un protestantesimo liberale, mentre nel rito sono caratterizzati da una severa nudità dei luoghi di culto, da un’austera pratica devozionale ...
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Figlio del duca Ulrico e della duchessa Sabina di Baviera; nato il 12 maggio 1515, morto il 28 dicembre 1568, regnò dal 6 novembre 1550: introdusse la dottrina luterana nel suo stato, cercò di diffondere [...] la confessione di Augusta e fu, nella Germania meridionale, forte sostenitore del protestantesimo. Saggio legislatore, fu uno dei più notevoli principi del suo tempo.
Bibl.: B. Kugler, Herzog Chr., voll. 2, Stoccarda 1868-72; E. von Kausler e Th. ...
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protestantesimo
protestantéṡimo (raro protestantismo) s. m. [der. di protestante]. – 1. L’insieme delle confessioni e dei movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla Riforma protestante (il termine fa riferimento...
protestante
agg. e s. m. e f. [propr., part. pres. di protestare, con riferimento alla protesta presentata dai luterani il 19 apr. 1529 alla dieta di Spira]. – Che appartiene a una delle confessioni religiose cristiane che costituiscono il...