valdismo Movimento religioso originato in Francia nel 12° sec. e confluito successivamente nella Riforma protestante.
Le origini
Il movimento valdese trae origine dall’attività di un mercante lionese, [...] Valdo (o Valdesio), nato verso il 1140. Nel 1176 un avvertimento celeste avrebbe indotto Valdo alla conversione: avendo chiesto a un teologo quale fosse la via perfetta alla salvezza, si sentì ripetere ...
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Teologo tedesco (Fürth, Baviera, 1808 - Neuendettelsau, Media Franconia, 1872); organizzatore delle "missioni interne" nel campo protestante, fondò un istituto missionario a Neuendettelsau (1846) e uno [...] per le diaconesse (1854). Autore di scritti ascetici ed educativi, si avvicinò nelle forme liturgiche al cattolicesimo ...
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Mistico pietista (Bourg-en-Guyenne, Bordeaux, 1610 - Altona 1674). Scolaro dei gesuiti, sacerdote (1635), poi protestante (dal 1650), predicò in varie città d'Europa raccogliendo intorno a sé gruppi di [...] fedeli ("comunità separata dal mondo") che continuarono a riunirsi anche dopo la sua morte, sino al 1732 ("labadisti"). Ad Altona formò una comunità evangelica. Tra le sue opere ricordiamo: Traité sur ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] pp. 1405-1488, in partic. 1425-1427, e in M. Firpo, Il problema della tolleranza religiosa nell’età moderna: dalla riforma protestante a Locke, Torino 1978, pp. 105-106.
27 Di Costantino a Nicea si parla per esempio in Sebastian Franck, Chronica, cit ...
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Cesaropapismo
Gilbert Dagron
Il termine caesaro-papia comparve per la prima volta nel manuale di teologia protestante di Justus Henning Böhmer (1674-1749), per caratterizzare l'atteggiamento di un sovrano [...] laico come Giustiniano il Grande, il quale, "non avendo più fiducia nel clero", intervenne direttamente negli affari religiosi "sotto il pretesto di assicurare la salvezza della Chiesa" (Böhmer, 17565, ...
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Pubblicista e pedagogista (Salies-de-Béarn, Basses-Pyrénées, 1828 - Ségalas, Orthez, 1898); dopo aver studiato nella facoltà protestante di Montauban ed essersi perfezionato in Germania, fu nominato pastore [...] suffraganeo nella sua città natale nel 1849, ma dovette rinunciare al suo ufficio sotto l'accusa di eresia (cfr. il suo vol. giustificativo Le Christ et la conscience, 1859). Nel 1870 pubblicò Qu'estce ...
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Nella storia del cristianesimo, disciplina dell’a. è un’espressione (lat. disciplina arcani) che fu usata la prima volta dal protestante Jean Daillé (1666) per designare la regola in base alla quale i [...] loro religione. Essa spiegava la mancanza o estrema scarsità di testimonianze antiche che si veniva osservando nella polemica su basi storiche tra protestanti e cattolici, come, per es., nella controversia tra il cattolico E. de Schulstrate e il ...
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Storico delle religioni (Rotterdam 1854 - Parigi 1908), figlio di Albert; prof. (dal 1894) di patristica alla facoltà di teologia protestante, nel 1907 succedette al padre nella cattedra al Collège de [...] France. Dal 1884 fu direttore della Revue de l'histoire des religions. Pubblicò: Le logos d'après Philon d'Alexandrie (1877); La doctrine du logos (1881); La religion à Rome sous les Sévères (1885); Les ...
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Fondamentalismo
Enzo Pace
Il progetto fondamentalista ha mostrato, nel respiro breve del ventennio, successivo all'apparire dei primi movimenti collettivi che lo hanno interpretato sulla scena sociale, [...] di alcuni movimenti e leader del mondo cattolico europeo si ravvisano temi comuni a quelli agitati dai movimenti neofondamentalisti protestanti e forme di azione molto simili, soprattutto in campo scolastico, in tema di aborto e per quanto riguarda ...
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L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] propriamente l’unico fra i nostri. Ma Ella non è poi, a mio debole parere, riuscita così bene nel suo impegno contro i protestanti; il che non già ad alcuno suo difetto, ma alla qualità della sua causa attribuir si deve»81.
La cattiva «qualità» della ...
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protestante
agg. e s. m. e f. [propr., part. pres. di protestare, con riferimento alla protesta presentata dai luterani il 19 apr. 1529 alla dieta di Spira]. – Che appartiene a una delle confessioni religiose cristiane che costituiscono il...
protesta
protèsta s. f. [der. di protestare]. – 1. Attestazione, dichiarazione aperta e vibrata (espressa cioè con fermezza) di un sentimento, di una convinzione, di un’idea: fare proteste di stima, di ammirazione, di fedeltà; ampie p. di...