Nato a Carla, presso Pamier (Ariège) il 18 novembre 1647, fu dal padre educato al calvinismo, che abbandonò nel 1669 perché gli parve troppo proclive a razionalizzare la religione: per altro neppure il [...] lo costrinsero a vita agitata ed errabonda. Esule a Ginevra, poi istitutore privato a Parigi, quindi professore all'università protestante di Sedan; e finalmente, chiusa questa per ordine di Luigi XIV, esule a Rotterdam, dove per oltre un decennio ...
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JAVORSKIJ, Stefan
Antonij Vasiljevic Florovskij
Metropolita russo, nato nel 1658 nell'Ucraina, morto il 27 novembre 1722. Studiò nell'Accademia Ecclesiastica di Kiev e nei collegi dei gesuiti in Polonia; [...] di scetticismo e di critica. La tensione dei rapporti fra J. e Pietro si espresse nell'affare riguardante il propagandista protestante Tveritinov, che fu risolto dallo zar in senso contrario alle idee di J., un po' anche nell'affare dello zarevič ...
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MAGNUS, Iohannes (latinizzato da Månsson Jöns)
Sture Bolin
Arcivescovo e storico svedese, nato a Linköping il 19 marzo 1488, morto a Roma il 22 marzo 1544. Studiò in Germania, in Francia e in Italia; [...] M., andato in Polonia per un'importante missione politica, non ottemperò all'ordine del re di ritornare, fu nominato un nuovo arcivescovo protestante a Upsala. M. passò i suoi ultimi anni a Roma, ed è sepolto in S. Pietro.
Ultimo e debole capo della ...
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Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] è infatti frequente l'espressione 'spirito borghese', specie sulla scia dell'opera di Max Weber che associò l'etica protestante alla formazione del Geist des Kapitalismus, o l'altra espressione 'mentalità borghese', che ha però, nel suo uso più ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Uomo dall’esistenza tumultuosa, dalla personalità versatile, profondamente legato allo [...] St. Giles a Cripplegate (Londra), da una modesta famiglia borghese di lontane origini fiamminghe, appartenente alla setta protestante non conformista dei dissenzienti, che prendevano le distanze dalla Chiesa anglicana. Solo dopo i trent’anni comincia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ivana Ait
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le inquietudini religiose quattrocentesche si manifestano in forme varie e diverse. Tale [...] Paesi Bassi si sarebbe diffuso in Europa e anche in Italia, influenzando i più importanti movimenti religiosi, dalla riforma protestante alla spiritualità di Ignazio di Loyola (1491-1556).
Ma questo scritto non solo parla con accenti moderni di quell ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Amalia Papa Sicca
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Alla fine del Medioevo, mentre comincia a delinearsi una tendenza all’accentramento [...] sconfitta della cultura popolare. Ancora, è stato posto il problema se i riti della cultura popolare siano strumenti di protesta o finiscano con il rafforzare l’organizzazione esistente della società. Si è anche sostenuto che la cultura popolare sia ...
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Finanziere e uomo politico svizzero (Ginevra 1732 - Coppet 1804). La notorietà acquisita in campo finanziario, aprì a N. la strada della vita pubblica. Chiamato da Luigi XVI a dirigere le finanze francesi [...] a direttore del Tesoro e, l'anno seguente, non potendo assumere la carica di ministro in quanto straniero e protestante, quella a direttore generale delle Finanze. N. impose economie nei bilanci ministeriali, abolì la manomorta sul demanio reale ...
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Figlio (Edimburgo 1566 - Londra 1625) di Maria Stuarda e di Lord H. Darnley. All'abdicazione della madre, fu incoronato, a poco più di un anno, re di Scozia (29 luglio 1567) e fu solo un'arma di ricatto [...] e ai quali fu vicino fin tanto che gli servirono per moderare l'influsso protestante. Non riuscì del resto a superare la diffidenza del partito protestante, fallendo nella mediazione che aveva fatto la grandezza di Elisabetta. Le sue teorie politiche ...
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Filosofo (Alt-Seidenberg 1575 - Görlitz 1624). Dal 1594 visse a Görlitz, facendo il calzolaio. Il suo pensiero risente l'influenza della mistica tedesca medievale (Eckart, Tauler) e rinascimentale (Weigel), [...] , oder die Morgenröthe im Aufgang, pubblicata postuma (1634 e 1656), come quasi tutte le opere minori che egli, perseguitato dall'ortodossia protestante, scrisse fra il 1619 e il 1624 per i suoi seguaci. L'unica opera pubblicata in vita dal B. fu ...
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protestante
agg. e s. m. e f. [propr., part. pres. di protestare, con riferimento alla protesta presentata dai luterani il 19 apr. 1529 alla dieta di Spira]. – Che appartiene a una delle confessioni religiose cristiane che costituiscono il...
protesta
protèsta s. f. [der. di protestare]. – 1. Attestazione, dichiarazione aperta e vibrata (espressa cioè con fermezza) di un sentimento, di una convinzione, di un’idea: fare proteste di stima, di ammirazione, di fedeltà; ampie p. di...