Apologista cattolico e storico delle religioni, figlio del duca Victor (v.) e nipote di Madame de Staël, nato ad Auteuil il 18 maggio 1834, assassinato a Parigi l'11 maggio 1895. Affidato alla zia, Augusta [...] de Stael, che, per quanto protestante, lo educò secondo principî strettamente cattolici, dopo una breve carriera militare in marina, entrò in seminario nel 1867 e fu ordinato il 18 ottobre 1870. Incaricato di un corso di teologia nella École libre ...
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RIEHL, Wilhelm Heinrich
Giuseppe Zamboni
Sociologo, storico e novelliere, nato il 6 maggio 1823 a Biebrich sul Reno, morto il 16 novembre 1897 a Monaco. Studiò teologia e filosofia a Marburgo, Tubinga, [...] ecc., finché l'interessamento per la storia culturale e la sociologia lo distolse dalla teologia protestante e dalla carriera ecclesiastica, ed egli si dedicò all'attività letteraria. Dopo il 1848 prese un atteggiamento decisamente conservatore e ...
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Scrittore olandese (Eibergen 1902 - Aia 1940). Combatté estetismo e irrazionalismo nella rivista Het forum (1931-35) da lui fondata, e con varî saggi (Afscheid van Domineesland "Addio al paese dei pastori", [...] 1931; Oude en Nieuwe Christenen "Cristiani antichi e nuovi", 1937) in cui cercò di superare criticamente la sua origine provinciale e protestante. Morì suicida. ...
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Ecclesiastico (castello di Geppersdorf, Slesia austriaca, 1787 - Berlino 1871), fratello di Josef. Principe vescovo di Breslavia (1835), per l'atteggiamento da lui assunto in merito alla questione dei [...] matrimonî misti dovette rinunciare (1840) alla sua dignità. Consigliere di stato a Berlino, passò (1863) alla Chiesa evangelica, costituendo diverse fondazioni per il clero protestante. ...
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Storico inglese, nato ad Ilkeston (Derbyshire) il 30 marzo 1894; dal 1902 negli S.U.A., di cui prese la cittadinanza; dal 1936 professore di storia ecclesiastica nella Yale University. Attualmente tra [...] i maggiori conoscitori della Riforma, animato anche per la sua formazione protestante da un vivo impegno religioso personale, il B. nei suoi lavori più significativi e in numerosi contributi e articoli apparsi in miscellanee e in riviste ...
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Scrittore drammatico, nato a Parigi nel 1625, morto a Zell nel 1701. Dopo avere studiato in Svizzera viaggiò a lungo, specialmente in Germania e in Inghilterra. Pubblicò o per guadagno o per cattivarsi [...] la liberalità dei principi: Dictionnaire françois-allemand (1675), Europe vivante (1669), Allemagne protestante (1672), e altri appunti di viaggi. A Parigi visse miseramente, dando lezioni e traduzioni e scrivendo commedie per il teatro, che riunì ...
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L'insegnamento della religione
Ermanno Genre
Introduzione
In Europa come negli Stati Uniti d’America, tutti (o quasi) i sistemi scolastici hanno una comune eredità di origine religiosa. La relazione [...] nessuno è diminuito nei suoi diritti, ma ciascuno vive nel mutuo rispetto di tutte le esigenze spirituali»46.
La voce protestante e quella ebraica non riuscirono però a far breccia in mezzo ai compromessi politici fra democristiani e comunisti che si ...
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Figlio (Gottorp 1503 - Kolding 1559) di Federico I (fratello di C. II), gli succedette nel 1533, ma non fu rinosciuto re che nel 1536, dopo una accanita guerra (in cui Lubecca aveva sostenuto la causa [...] del prigioniero Cristiano II). Introdusse la riforma (dieta di Copenaghen, 1536); nel congresso di Brunswick volle favorire la causa protestante in Germania e, in sua difesa, lottò contro Carlo V. Rifiutò, tuttavia, di partecipare alla guerra di ...
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Periodo di istruzione obbligatoria e gratuita. È un diritto-dovere del cittadino acquisire un’adeguata istruzione scolastica, previsto dalle legislazioni moderne al fine di favorire lo sviluppo intellettuale, [...] e civile dei singoli e della società nel suo insieme.
Il primo avvertimento di quest’o. si deve alla riforma protestante in relazione all’esigenza di consentire a ogni credente la lettura diretta dei testi sacri. Tale richiesta venne rinnovata da ...
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Riformatore scozzese (n. Dun 1509 - m. 1591); fuggito in Francia per aver accidentalmente ucciso un prete, vi ebbe contatti con umanisti riformatori. Tornato in Scozia, E. assisté al tempestoso colloquio [...] di J. Knox con Maria Stuarda, e riuscì a placare in parte l'ira della regina; rimase sempre fedele alla causa protestante, cooperando alla proclamazione di re Giacomo VI e assumendo varî uffici ecclesiastici, tra cui quello di "soprintendente" per i ...
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protestante
agg. e s. m. e f. [propr., part. pres. di protestare, con riferimento alla protesta presentata dai luterani il 19 apr. 1529 alla dieta di Spira]. – Che appartiene a una delle confessioni religiose cristiane che costituiscono il...
protesta
protèsta s. f. [der. di protestare]. – 1. Attestazione, dichiarazione aperta e vibrata (espressa cioè con fermezza) di un sentimento, di una convinzione, di un’idea: fare proteste di stima, di ammirazione, di fedeltà; ampie p. di...