In biologia, processo con il quale un polipeptide con una struttura casuale si ripiega spontaneamente nell’unica struttura tridimensionale possibile dotata di attività biologica. L’informazione necessaria [...] attiva, detta conformazione nativa, è interamente contenuta nella struttura primaria della proteina stessa. Le varie fasi del ripiegamento sono guidate da proteine particolari, le chaperonine. Il fenomeno opposto al r. è lo srotolamento ...
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Vaccini intelligenti
MMaria Lattanzi
Rino Rappuoli e Giuseppe Del Giudice
di Maria Lattanzi, Rino Rappuoli e Giuseppe Del Giudice
Vaccini intelligenti
sommario: 1. Introduzione. 2. Cenni di immunologia. [...] modalità dello sviluppo di nuovi vaccini. Tramite il computer è infatti possibile analizzare l'intero genoma e predire quali proteine possono diventare i migliori candidati per un vaccino. Con questo approccio non solo non è più necessario coltivare ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] di raggi X nelle sue due conformazioni UPA1 e UPA2.
Ipotizzata la presenza di un 'segnale' per la secrezione delle proteine. Günter Blobel, della Rockefeller University di New York, dà inizio agli studi che lo porteranno a chiarire il meccanismo di ...
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Riproduzione: tecniche di inseminazione artificiale
Brian Dale
Sommario: 1. Introduzione. 2. Il controllo endocrino della riproduzione. 3. La produzione dei gameti. 4. Coito e fecondazione. 5. L'inseminazione [...] pellucida - uno strato di glicoproteine spesso diversi micron secreto dall'oocita in fase di crescita - è per il 70% costituita da proteine, per il 20% da esosi, per il 3% da acido sialico e per il 2% da solfati. Osservata al microscopio elettronico ...
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gene TCR
Guido Modiano
Gene che codifica per una molecola proteica presente sulla membrana cellulare dei linfociti T e che funziona da recettore specifico per un ligando complesso costituito da una [...] tratta cioè di un meccanismo differenziativo molto diverso da quello usuale in cui le varie cellule di un organismo producono proteine diverse perché esprimono geni diversi di un pool genico comune a tutte le cellule di quell’organismo. Il meccanismo ...
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Pigmento nero o bruno elaborato in molti animali da particolari cellule (melanofori o melanociti).
Caratteri generali
Le m. sono insolubili in acqua e negli acidi. Si formano per ossidazione enzimatica [...] , la quale si ossida e si polimerizza a formare un pigmento bruno che si lega a peptidi e a proteine.
Si trovano m. nel tegumento e nelle formazioni tegumentarie (esoscheletro chitinoso degli insetti, squame, peli, corna, penne dei Vertebrati ...
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RNA ribosomale
Mariangela Morlando
Irene Bozzoni
Trascritti più abbondanti in una cellula in rapida divisione. Gli RNA ribosomali (rRna RNA ribosomali (rRNA: 18S, 28S, 5,8S e 5S) costituiscono ca. [...] l’rRNA 5S è codificato da un gene indipendente trascritto dall’RNA polimerasi III. L’rRNA 18S insieme a 30÷50 proteine ribosomali costituisce la subunità piccola 40S del ribosoma mentre la subunità grande 60S contiene rRNA 5s, 5,8S e 28S insieme ...
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Biologia
In istologia, aggregato di cellule (e di sostanze da esse prodotte) che hanno forma, struttura e funzioni simili, e, per lo più, origine embriologica comune; i t., di cui si hanno diversi tipi, [...] sviluppo e della morfogenesi. L’adesione fra cellule e matrice nei diversi t. è determinata dalla fibronectina e da altre proteine che si è riusciti a isolare, quali la laminina, la vitronectina, la trombospondina, la tenascina. Molecole chiave nelle ...
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In genetica, ripristino di un fenotipo normale o selvatico (in assenza di ricombinazione) in un individuo doppio eterozigote per due mutazioni che interessano lo stesso carattere ma che sono localizzate [...] in cistroni diversi. In questo caso si dice che le due mutazioni si complementano in quanto, per ciascuna di esse, è presente l’allele normale che determina la sintesi delle corrispondenti proteine funzionali. ...
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Embriologo belga (Bruxelles 1909 - ivi 1988), figlio di Albert, prof. nella facoltà di scienze dell'univ. di Bruxelles. Notevoli le sue ricerche di embriologia e di citologia, con indirizzo biochimico. [...] nell'uovo e nell'embrione e a riconoscere l'importanza dell'acido ribonucleico nel processo di sintesi delle proteine e nei fenomeni dello sviluppo embrionale. Tra le sue opere: Embryologie chimique (1944); The biochemistry of development (1960 ...
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proteina
s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione generica (anche protide o sostanza...
proteinato
s. m. [der. di proteina]. – In chimica organica, ogni composto formato da una proteina con un metallo; i varî proteinati prendono talora nome dalle varie proteine (per es., caseinato, ecc.).