Sostanza molecolare che permette di rivelare selettivamente componenti particolari di sistemi biologici complessi, come tessuti e cellule, sia fissati che in coltura. Le s. f. , che sono centinaia, consentono [...] hanno esteso la determinazione di questo ione a tutti i tipi cellulari in coltura e in situ, e le proteine ricombinanti, che offrono il grande vantaggio di poter essere indirizzate selettivamente a distretti cellulari di interesse, tramite l’aggiunta ...
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Origine ed elaborazione delle informazioni biologiche
Peter Schuster
(Institut fur Theoretische Chemie und Strahlenchemie, Universitat Wien Vienna, Austria)
In biologia, l'informazione è conservata ed [...] e potremmo ipotizzare l'esistenza di codici per ciascun livello. Il primo passaggio è la sintesi dei biopolimeri, in particolare le proteine, a partire da DNA o RNA. Il codice in questo primo livello è il cosiddetto codice genetico (v. figura 3b). In ...
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In genetica molecolare, molecola di RNA con funzioni catalitiche. I geni degli èucarioti sono costituiti da sequenze nucleotidiche chiamate introni ed esoni; essi sintetizzano mediante la trascrizione [...] I e del gruppo II) avviene invece uno splicing autocatalitico, o auto-splicing. In questo caso è una molecola di RNA e non una proteina che funziona da enzima, catalizzando la reazione di scissione, da cui il nome di r.: essa fornisce cioè l’ambiente ...
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Il mondo a RNA
Nancy Maizels
(Department of Molecular Biophysics and Biochemistry, and of Genetics Yale University New Haven, Connecticut, USA)
Alan M. Weiner
(Department of Molecular Biophysics and [...] qualsiasi scenario nel quale i genomi di un mondo a RNA possano aver dato origine ai genomi a DNA; gli RNA o le proteine che riconoscono la doppia elica di RNA e agiscono su di essa non necessariamente sono in grado di riconoscere la doppia elica di ...
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codice genetico
Maurizio Chiurazzi
Codice che stabilisce una precisa relazione fra le combinazioni delle quattro basi nucleotidiche (adenina, timina, guanina, citosina) che si alternano lungo le sequenze [...] geniche del DNA e gli amminoacidi che sono gli elementi costitutivi delle proteine. Ognuno dei venti amminoacidi è codificato da triplette di basi nucleotidiche (codoni) che si susseguono lungo una molecola di RNA messaggero su cui è stata trascritta ...
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modificazione post-traduzionale
Nicoletta Landsberger
Charlotte Kilstrup-Nielsen
Modificazione chimica di una proteina in seguito alla sua traduzione. Si tratta di modificazioni covalenti di varia [...] il significato funzionale di tali modificazioni è di tipo regolativo. Infatti, la rapidità con la quale le proteine possono essere modificate post-traduzionalmente e la reversibilità della maggior parte delle modificazioni, ne fanno un sistema che ...
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In biologia cellulare, processo che le cellule utilizzano per l’assunzione di sostanze presenti nell’ambiente extracellulare o aderenti alla membrana della cellula stessa. Le sostanze che devono essere [...] detto di transcitosi. L’e. mediata dai recettori è un processo osservato nelle cellule per l’acquisizione di almeno 50 proteine diverse, fra le quali ormoni, fattori di crescita, linfochine, oltre a sostanze nutritive quali il colesterolo e il ferro ...
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gene regolatore
Saverio Forestiero
Gene che ha il ruolo di modulare l’attività di altri geni o gruppi di geni. Questo fenomeno è ottenuto in quanto il prodotto di un gene regolatore (la sua proteina) [...] si legherà sul DNA alle regioni di controllo dei geni da regolare, attivandone o inibendone il funzionamento. Le proteine nucleari capaci di interagire con specifiche sequenze di DNA, e quindi di svolgere un’azione regolatrice dell’espressione dei ...
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motivo cerniera di leucine
Mariastella Zannini
Sequenza polipeptidica che si trova in alcuni fattori di trascrizione ed è capace di riconoscere sequenze specifiche di DNA. È costituita da un dominio [...] 7 aminoacidi lungo un’α-elica di 30÷40 residui aminoacidici nella porzione carbossi-terminale dei domini che legano il DNA. Le proteine che contengono il motivo a cerniera di leucine si legano al DNA sotto forma di dimeri. Le α-eliche hanno un passo ...
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Evoluzione in provetta
Susanne Brakmann
(Max-Planck-Institut für Biophysikalische Chemie Gottinga, Germania)
Manfred Eigen
(Max-Planck-Institut für Biophysikalische Chemie Gottinga, Germania)
L'evoluzione [...] un numero Il di monomeri differenti:
N=μv [l]
dove μ è 4 per gli acidi nucleici e 20 per le proteine naturali. Per esempio, anche per un polinucleotide corto, con v = 20, sono possibili circa 10¹² sequenze differenti. Similmente, per un polipeptide ...
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proteina
s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione generica (anche protide o sostanza...
proteinato
s. m. [der. di proteina]. – In chimica organica, ogni composto formato da una proteina con un metallo; i varî proteinati prendono talora nome dalle varie proteine (per es., caseinato, ecc.).