Genetica. Analisi genetica della durata della vita e dell'invecchiamento
Thomas E. Johnson
Christopher D. Link
Invecchiamento, senescenza e longevità sono concetti correlati, relativi a processi per [...] . La sir4-42 è una mutazione non senso (non sense) nel codone 1237 che elimina gli ultimi 121 amminoacidi della proteina ed è semidominante per l'aumento della durata della vita sia nelle cellule aploidi che in quelle diploidi. Sorprendentemente, le ...
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ormone tiroideo
Stefania Azzolini
Prodotto dalla ghiandola tiroidea in seguito all’attivazione da parte dell’ormone stimolante la tiroide, o TSH (Thyroid stimulating hormone). Gli ormoni tiroidei sono [...] citoplasmatici. La loro azione comporta una modificazione della trascrizione di determinati geni e, quindi, della produzione delle proteine da questi codificate. Gli organi bersaglio dell’azione di questi due ormoni sono il cuore, il fegato, i ...
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Dicer
Elisabetta Ullu
Proteina citoplasmatica che appartiene alla famiglia delle ribonucleasi di tipo III, cioè ribonucleasi che digeriscono molecole di RNA a doppio filamento (dsRNA). Gli enzimi Dicer [...] quali sono di particolare rilevanza due domini ;RNasiIII presenti al terminale carbossilico: un domino PAZ, che è caratteristico delle proteine che funzionano nel processo di RNAi, e un dominio di tipo RNA elicasi, che si trova al terminale amminico ...
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coenzima
Stefania Azzolini
Gruppo prostetico necessario per l’attività di numerosi enzimi. Un gruppo prostetico è una piccola molecola non peptidica o un metallo che si legano strettamente a una proteina, [...] catena di trasporto degli elettroni, dove agisce legando gli elettroni stessi. I gruppi prostetici possono essere legati alle proteine con legami non covalenti come nell’emoglobina o covalenti come nel citocromo. L’attività di molti enzimi dipende ...
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L’insieme dei processi mediante i quali molti microrganismi per la produzione dell’energia necessaria alle loro attività metaboliche utilizzano l’energia chimica prodotta dalla demolizione del glucosio [...] rivolto all’utilizzazione di idrocarburi (per la produzione, per es., di acido citrico, di acido glutammico, di proteine ecc.).
F. anaerobiche o anossidative. - Una rassegna panoramica delle più note f. anaerobiche può compendiarsi sinteticamente se ...
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Gamete femminile costituito da una cellula quiescente che ha in genere accumulati nel suo citoplasma materiali di riserva per lo sviluppo dell’embrione.
Nell’uso comune, u. d’uccello variamente utilizzato [...] il guscio al quale aderisce e l’altra avvolge l’albume. L’albume (58-60% della massa) è costituito da una soluzione di proteine (12-13%) con piccole quantità di carboidrati e minerali; al calore coagula sotto forma di massa bianca. Il tuorlo (30-32 ...
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Gruppo di ormoni secreti dalla corteccia surrenale con struttura chimica riconducibile a quella del ciclopentanoperiidrofenantrene. Benché la corteccia surrenale produca steroidi a 18, 19 e 21 atomi di [...] , si ritrovano in diversi tessuti e liquidi biologici; entrambe queste forme possono esistere legate a macromolecole (soprattutto proteine), formando complessi steroido-proteici. Le principali forme di coniugazione dei c. sono con l’acido solforico ...
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ciclo metabòlico Serie di reazioni catalizzate da enzimi, che avvengono entro una singola cellula, collegate tra loro in modo che il prodotto di una reazione diventi il substrato della reazione successiva [...] sostanze nei precursori delle macromolecole necessarie alla cellula; utilizzare questi precursori per formare acidi nucleici, proteine, lipidi e altri componenti cellulari; degradare queste biomolecole una volta esaurita la loro funzione, rilasciando ...
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In biologia molecolare, è detta southern b. una tecnica (dal nome del biologo scozzese E.M. Southern) che permette di riconoscere specifici frammenti di DNA mediante ibridazione con sonde marcate. La [...] impressionata dal tracciante radioattivo mediante autoradiografia. La tecnica western b. serve per trasferire le proteine, separate per elettroforesi, su nitrocellulosa visualizzandole con un anticorpo specifico radioattivo o fluorescente. ...
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In biologia, unità genetica funzionale, che presiede alla formazione di determinate molecole proteiche. Il termine fu introdotto da S. Benzer (1955). È un tratto definito di DNA, comprendente molti siti [...] luogo a un fenotipo normale (o selvatico). Mutazioni in trans appartenenti allo stesso c. impediranno che si sintetizzi una proteina normale, data l’alterazione di entrambi i tratti di DNA. Se appartenenti a c. diversi, sarà possibile per ciascun ...
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proteina
s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione generica (anche protide o sostanza...
proteinato
s. m. [der. di proteina]. – In chimica organica, ogni composto formato da una proteina con un metallo; i varî proteinati prendono talora nome dalle varie proteine (per es., caseinato, ecc.).