La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Apparecchiature e tecniche di laboratorio
Angela N.H. Creager
Apparecchiature e tecniche di laboratorio
Le apparecchiature scientifiche [...] Company, mentre nel 1948 la Perkin-Elmer propose il primo modello da bancone. Le nuove tecnologie per visualizzare le proteine ‒ come la colorazione con ammidi o la marcatura isotopica dei campioni ‒ resero superfluo il sistema ottico Schlieren e, di ...
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H5N1
– Virus con RNA a singolo filamento appartenente al genere Ortomyxovirus di tipo A, responsabile dell’influenza aviaria. I virus H5N1, di forma variabile e del diametro di 100÷120 nm, sono rivestiti [...] da un involucro lipidico provvisto di spicole costituite da proteine di superficie – l’emagglutinina (H) e la neuraminidasi (N) – indispensabili per infettare le cellule dell’ospite e responsabili dell’elevata variabilità virale. I vari sottotipi ...
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Bungerberg de Jong Hendrik Gerard
Bungerberg de Jong 〈bung✄erberg✄ de iòng✄〉 Hendrik Gerard [STF] (n. L'Aia 1893) Prof. di chimica medica nell'univ. di Leida (1926). ◆ [BFS] Fenomeno di B.: fenomeno [...] di smescolamento spontaneo cui può dare luogo una miscela di due proteine in soluzione, in opportune condizioni di concentrazione, temperatura e pH: v. vita, origine della: VI 572 b. ...
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Weltmann, Oskar
Medico austriaco (Vienna 1885 - ivi 1934). Primario medico nel Kaiser-Franz-Josef Spital di Vienna. È noto soprattutto per aver ideato la reazione di labilità colloidale del siero del [...] sangue che va sotto il suo nome, indice di un’alterazione dello stato delle proteine plasmatiche. ...
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In biologia cellulare, processo che le cellule utilizzano per l’assunzione di sostanze presenti nell’ambiente extracellulare o aderenti alla membrana della cellula stessa. Le sostanze che devono essere [...] detto di transcitosi. L’e. mediata dai recettori è un processo osservato nelle cellule per l’acquisizione di almeno 50 proteine diverse, fra le quali ormoni, fattori di crescita, linfochine, oltre a sostanze nutritive quali il colesterolo e il ferro ...
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Biologo molecolare britannico (n. Neston, Merseyside, 1943). Si è laureato (1964) e ha conseguito il PhD (1968) presso l'Università di Cambridge. Dal 1968 insegna presso il Marine Biological Laboratory [...] delle cellule: si è osservato infatti che i geni che codificano sia le Cdk sia le cicline hanno la funzione di oncogeni e che entrambe le proteine collaborano con i prodotti degli oncosoppressori, quali p53 e Rb, durante il ciclo cellulare. ...
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In biologia, la condizione degli organismi viventi che per costruire le sostanze organiche del proprio corpo devono assumere sostanze organiche già elaborate da organismi autotrofi (➔ autotrofia). È caratteristica [...] ma non il carbonio. Anche le piante carnivore, pur avendo capacità fotosintetiche, sono eterotrofi parziali: vivendo in ambienti poveri di azoto, integrano la carenza di questo importante elemento metabolizzando le proteine degli Artropodi catturati. ...
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Virus oncogeno della famiglia Papovaviridae, così chiamato in riferimento alla molteplicità delle forme neoplastiche che esso provoca nel topo; raramente è causa di encefalopatie nell’uomo. Nel virus del [...] , T piccolo (t) di peso molecolare 56.000 e T medio (mT) di peso molecolare 22.000. L’antigene T è una proteina che, legandosi a diversi siti della regione di controllo del DNA, determina l’inizio della replicazione, blocca la trascrizione dei geni ...
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Biologo francese (Parigi 1883 - ivi 1971), professore di embriogenia comparata al Collège de France. Autore di numerose pubblicazioni su importanti problemi di citologia, embriologia, istologia comparata [...] e sperimentale, zoologia. Notevoli soprattutto le sue ricerche sui Ciliati e quelle sulla struttura e i caratteri fisico-chimici delle proteine fibrose. Scrisse anche: La cinétique du développement (1925). Socio straniero dei Lincei (1952). ...
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Meccanismi trascrizionali alla base delle caratteristiche epigenetiche. Meccanismi epigenetici e malattie. iPSC: un esempio di riprogrammazione epigenetica. Ereditarietà di programmi epigenetici acquisiti. [...] ipocalorica nel rallentare l’invecchiamento dipenda dall’attivazione di una specifica classe di de-acetilasi che agiscono su numerose proteine, tra cui gli istoni.
Negli ultimi anni, lo sviluppo di nuove tecnologie per il sequenziamento del DNA e lo ...
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proteina
s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione generica (anche protide o sostanza...
proteinato
s. m. [der. di proteina]. – In chimica organica, ogni composto formato da una proteina con un metallo; i varî proteinati prendono talora nome dalle varie proteine (per es., caseinato, ecc.).