Biologo (West-Newton, Massachusetts, 1901 - Parigi 1995); direttore dei laboratorî di biologia della Harvard University (1928-50), fu poi segretario generale di varie organizzazioni internazionali. Socio [...] modello, noto come modello MWC, si basa sull'ipotesi che le proteine allosteriche siano oligomeri le cui subunità occupano posizioni equivalenti nella struttura della proteina stessa, che ogni subunità possieda un sito di legame per ogni possibile ...
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radicale lìbero Atomo o aggruppamento di atomi originato dalla rottura di una molecola in corrispondenza di un legame di valenza formato da una coppia di elettroni, uno solo dei quali resta su ognuno dei [...] carenza di difese antiossidanti. Nell’Alzheimer, il legame improprio di alcuni ioni metallici a una determinata proteina neuronale potrebbe dar luogo a reazioni monovalenti con l’ossigeno (auto-ossidazione), che innescano la catena radicalica ...
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Chimico e biologo marino giapponese naturalizzato statunitense (Fukuchiyama, prefettura di Kyoto, 1928 - Nagasaki 2018). Laureato presso l'università di Nagoya nel 1951, ha ottenuto il PhD in chimica organica [...] (da lui chiamata aequorina) responsabile della fluorescenza della medusa. La scoperta della proteina GFP (acronimo dell'inglese Green fluorescent protein, proteina a fluorescenza verde), per la sua capacità di emettere luce verde se eccitata ...
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Chimico (Blackpool 1932 - Vancouver 2000). Prof. di biochimica e biologia molecolare all'univ. della Columbia Britannica dal 1970, responsabile scientifico della rete di Centri di eccellenza operanti nel [...] di alterare specifiche sequenze nucleotidiche del DNA, che determinano cambiamenti prevedibili nelle sequenze amminoacidiche della proteina codificata dal gene mutato. Il metodo, noto come mutagenesi sito-specifica (site directed mutagenesis, SDM ...
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Parte introduttiva
di Roberto Cingolani
Il termine indica l'insieme delle metodologie di manipolazione e studio della materia sulla scala del nanometro (1 nm=10−9 m). Questa è la scala di dimensione [...] i sistemi biologici sono composti da elementi la cui dimensione caratteristica è proprio il nanometro (nm): la dimensione tipica di una proteina va infatti da uno a qualche decina di nm; lo spessore delle membrane cellulari è di 5-10 nm. Notevole è ...
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apoptosi
Pietro Calissano
Nadia Canu
Il termine apoptosi, che etimologicamente significa caduta delle foglie o dei petali di un fiore, è stato coniato dai ricercatori che hanno descritto in termini [...] mentre la funzione dei geni proapoptotici come Bax e Bak è persa. Quando si verifica un danno al DNA, si attiva la proteina p53, un fattore di trascrizione che si lega al DNA inducendo l’espressione di vari geni coinvolti nell’apoptosi, e in partic ...
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DNA e RNA
Antonio Fantoni
Gli acidi nucleici che contengono ed esprimono l'informazione genetica
Ogni essere vivente è fatto in un determinato modo ed è capace di molte funzioni (riproduzione, crescita, [...] riceve dai genitori la sua informazione genetica scritta in una lunga molecola di DNA contenente i geni capaci di programmare le molte proteine di cui ha bisogno per crescere, vivere a lungo e avere a sua volta figli. Quel DNA, come le ricette delle ...
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polmoni e respirazione
Giulio Levi
Fare il pieno di ossigeno
Il nostro corpo ha bisogno del gas ossigeno presente nell’aria, perché le sue cellule possano vivere e crescere. Il rifornimento di ossigeno [...] seconda dei casi. La più nota è l’emoglobina, che nei Mammiferi è presente in abbondanza nei globuli rossi (sangue). Le proteine che trasportano O2 hanno al loro interno un gruppo chimico contenente un metallo (ferro, rame) che, oltre a dare loro un ...
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Ced
Famiglia di geni coinvolti nel controllo delle diverse fasi dell’apoptosi (➔) o morte cellulare (in ingl. cell death, da cui il nome), individuata nel nematode Caenorhabditis elegans. Il gene Ced-3 [...] ; la proteasi Ced-3 è quindi un’esecutrice del processo di apoptosi. Il gene Ced-4 codifica invece per una proteina in grado di attivare Ced-3, legandosi direttamente a essa in corrispondenza della membrana mitocondriale esterna. Un altro gene, il ...
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In biologia, particella citoplasmatica multiproteica a forma di cilindro, all’interno della quale avviene la degradazione sia delle proteine anormali, non correttamente assemblate o contenenti amminoacidi [...] energia al sistema. Il processo di degradazione deve essere specifico: devono entrare nel p. per essere degradate solo le proteine giuste, al momento giusto. Questa specificità di azione si basa su un meccanismo di modificazione dei bersagli, in modo ...
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proteina
s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione generica (anche protide o sostanza...
proteinato
s. m. [der. di proteina]. – In chimica organica, ogni composto formato da una proteina con un metallo; i varî proteinati prendono talora nome dalle varie proteine (per es., caseinato, ecc.).