allosterismo
Andrea Carfi
Laura Fontana
Uno dei meccanismi di regolazione dell’attività delle proteine (➔), che si attua attraverso una loro modificazione strutturale reversibile. Una proteina allosterica, [...] inibitori allosterici. Il legame dell’effettore presso tali siti è in grado di modificare leggermente la struttura terziaria della proteina e quindi di variare la sua affinità per il substrato, consentendo di incrementare o di ridurre l’attività a ...
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distrofie muscolari
Miopatie progressive geneticamente determinate, in cui il tessuto muscolare, per effetto dei processi di necrosi e di rigenerazione delle fibre, presenta fibrocellule ipertrofiche [...] miotilina) e della matrice extracellulare (laminina).
Distrofinopatie
Sono d. m. recessive, da deficit di distrofina, proteina codificata dal gene Xp21 ed espressa nel muscolo scheletrico, cardiaco e liscio, nella corteccia cerebrale, nell’ippocampo ...
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Nerve Growth Factor
Nerve Growth Factor 〈nèv gróut fèktër〉 [BFS] Denomin. ingl. "fattore di crescita dei nervi" di una proteina che, nel sistema nervoso periferico, è essenziale per lo sviluppo e la [...] sopravvivenza dei neuroni simpatici e di alcuni dei neuroni sensitivi: v. neurobiofisica: IV 143 c ...
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còdice genètico Relazione esistente tra la sequenza di basi azotate del DNA di un gene e la sequenza di amminoacidi di una proteina. Il DNA contiene 4 diversi nucleotidi che devono codificare i 20 amminoacidi [...] si esprime tramite la traduzione della sequenza lineare dei nucleotidi del DNA nella sequenza co-lineare degli amminoacidi delle proteine. Inizialmente il cistrone o gene è trascritto in un filamento complementare di RNAm che è poi tradotto in una ...
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dibotermina alfa
Principio attivo che favorisce la formazione di nuovo osso, stimolando il tessuto in prossimità della matrice. Ha una struttura analoga alla proteina denominata proteina-2 ossea morfogenica [...] (BMP-2, Bone Morphogenetic Protein), prodotta naturalmente dall’organismo. La d. a. viene prodotta grazie a tecnologia di DNA ricombinante e in pratica funziona come la proteina equivalente sintetizzata spontaneamente dall’organismo. ...
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GM-CSF (sigla dell’ingl. Granulocyte-Macrophage Colony-Stimulating Factor), fattore
) Fattore di crescita dei granulociti e dei macrofagi, proteina secreta da varie cellule del sistema immunitario e [...] di altri tessuti (linfociti T, macrofagi, mastociti, fibroblasti, cellule dell’endotelio); si tratta di un importante fattore di crescita che agisce sui globuli bianchi, stimolando le cellule staminali ...
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PCSK9 (sigla dell’ingl. Proprotein Convertase Subtilisin/Kexin-type 9), enzima
) Enzima proproteina convertasi (ovvero enzima che converte una proteina inattiva nella sua forma attiva), della classe [...] delle proteasi, sintetizzato come zimogeno solubile e trasformato in proproteina convertasi attraverso un processo autocatalitico nel reticolo endoplasmatico. L’enzima svolge un ruolo nel metabolismo del ...
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effettore o modulatore
Stefania Azzolini
Molecola che legandosi a un sito, chiamato allosterico, diverso da quello attivo, di una proteina o di un enzima ne modifica e ne regola l’attività. Tale regolazione [...] , oltre al sito attivo, anche un sito regolatore, al quale si lega appunto l’effettore (o modulatore). Molte proteine allosteriche sono regolate dai loro substrati; un simile substrato è definito modulatore allosterico omotropico ed è tipicamente un ...
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non-coding RNA
<nòn kë'udiṅ ...> locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. – RNA che non codifica per una proteina, noto anche con la sigla ncRNA (v. ). ...
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miofilamento
Elemento costitutivo delle miofibrille della cellula muscolare. Si distinguono: i m. spessi, di ca. 100 Å di spessore, costituiti dalla proteina miosina, e i m. sottili, di ca. 50 Å di spessore, [...] costituiti dalla proteina actina. I m. spessi hanno una porzione centrale liscia, mentre alle estremità presentano delle protrusioni che formano ponti trasversali tesi fra i m. spessi e quelli sottili; questi ultimi si insinuano negli spazi compresi ...
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proteina
s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione generica (anche protide o sostanza...
proteinato
s. m. [der. di proteina]. – In chimica organica, ogni composto formato da una proteina con un metallo; i varî proteinati prendono talora nome dalle varie proteine (per es., caseinato, ecc.).