Alla ricerca dei morfogeni
Edoardo Boncinelli
(Dipartimento di Ricerca Biologica e Tecnologica, Istituto Scientifico San Raffaele Milano, Italia)
Lo sviluppo embrionale e postembrionale del cervello [...] organismi superiori, dagli invertebrati ai vertebrati e quindi all'uomo. Oggi è noto che l'omeodominio è una regione proteica e che la proteina che lo contiene, detta omeoproteina, è una proteina nucleare con proprietà di fattore trascrizionale, in ...
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Farmaci, progettazione dei
Fulvio Gualtieri
di Fulvio Gualtieri
Farmaci, progettazione dei
sommario: 1. Il processo di sviluppo di un farmaco. 2. I principî alla base dell'azione dei farmaci. 3. Il [...] delle scienze di base hanno fatto sì che sempre più frequentemente le informazioni sui geni (genomica) e sulle molecole proteiche (proteomica) di una cellula o di un tessuto abbiano reso nota la causa della patologia e il bersaglio del farmaco ...
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Imaging diagnostico computerizzato
Arturo Brunetti
Marco Salvatore
La diagnostica per immagini o imaging diagnostico è la disciplina che si occupa delle tecniche con cui si ottengono immagini che danno [...] di glucosio è solo una delle funzioni valutabili. Con altri radiofarmaci si studiano il flusso sanguigno, il metabolismo proteico e lipidico, il consumo di ossigeno, la sintesi di DNA; si possono anche identificare marcatori molecolari (antigeni ...
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Memoria
Alberto Oliverio e Bruno Callieri
Il termine memoria indica il processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnemonica) di un substrato, attraverso il quale un determinato effetto [...] 'inizio degli anni Sessanta, il biochimico svedese H. Hydén misurò i livelli di acido ribonucleico (RNA) e di sintesi proteica nel cervelletto di ratti che erano stati sottoposti all'apprendimento di un esercizio motorio, consistente nell'imparare a ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dall'immunita al sistema immunitario
Gilberto Corbellini
Dall'immunità al sistema immunitario
Lo studio sperimentale dell'immunità [...] le basi chimiche delle loro interazioni e l'origine della specificità anticorpale.
La natura dell'anticorpo
La natura proteica dell'anticorpo fu stabilita negli anni Venti del XX sec. dal biochimico statunitense Michael Heidelberger, mentre nel 1938 ...
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Autoimmunità
Benvenuto Pernis
La funzione del sistema immunitario è quella di individuare le macromolecole estranee all'organismo e di attivare le difese idonee a eliminare sia queste, sia gli 'invasori' [...] con le cellule T specifiche per l'antigene estraneo. Infine, nei tessuti periferici l'incontro di cellule B mature con un antigene proteico per il quale hanno un'alta affinità può risultare, in assenza di aiuto T-specifico, nella anergia dei cloni di ...
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Latte
Laura Pizzoferrato
Il latte è il prodotto della secrezione delle ghiandole mammarie funzionanti nelle femmine dei Mammiferi destinato ad alimentare la prole. Si presenta come un liquido bianco [...] a 80-100 °C e aggiunta di siero inacidito (agra), per la preparazione della ricotta, il cui contenuto proteico, rappresentato soprattutto dalla lattoalbumina, è modesto dal punto di vista quantitativo (circa 8%), ma qualitativamente di prim'ordine ...
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Encefalo
Nicolò Rizzuto
L'encefalo, termine che deriva dal greco ἐνκέϕαλος (composto di ἐν e κεϕαλή, letteralmente "che è dentro la testa"), è la porzione del sistema nervoso centrale contenuta all'interno [...] da un alterato catabolismo dei glicosaminoglicani, voluminose molecole di polisaccaridi covalentemente legate a un nucleo proteico: dermatan solfato, keratan solfato, heparan solfato e condroitin solfato. Il deficit enzimatico comporta da un ...
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Demenza
Luigi Amaducci
Mario Falcini
Il termine demenza, derivato del latino demens, "uscito di mente", che nel linguaggio comune indica spesso genericamente stati di infermità mentale o insensatezza, [...] di malattia. La certezza è data dal riscontro autoptico o bioptico di impoverimento neuronale, di placche di depositi proteici di β-amiloide e di intrecci di neurofibrille costituite da proteine del citoscheletro anomale (proteina TAU) in zone ...
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Anestesia
Alessandro Gasparetto
Giovanni Fierro
L'anestesia, dal greco ἀν-, privativo, e αἴσθησις, "sensazione", è uno stato di insensibilità determinato da cause organiche o indotto artificialmente. [...] è possibile un sovradosaggio assoluto o relativo (accidentale iniezione endovasale, assorbimento più rapido, minore legame proteico ecc.), che può comportare sintomi iniziali quali logorrea, disturbi della visione e dell'udito, euforia, difficoltà ...
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proteico
protèico agg. [der. di prote(ina)] (pl. m. -ci). – Relativo alle proteine o che contiene proteine: contenuto p.; alimento p.; metabolismo p., ecc. Fibra p., termine generico per indicare le fibre tessili, naturali (lana, seta) o artificiali...
troponina
s. f. [tratto da tropo(mios)ina]. – In biochimica, complesso proteico, appartenente al sistema delle proteine regolatrici presente nelle miofibrille, caratterizzato dalla notevole affinità per gli ioni calcio e dalla tendenza a unirsi...