Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso che, sotto l’impulso dell’attività cardiaca, circola nell’apparato cardiovascolare (cuore, arterie, capillari, vene), distribuendosi in tutti i distretti [...] il 55% della volemia totale, ha un colore giallo paglierino con una componente acquosa del 90-92%, una proteica del 7% e il resto rappresentato dagli altri elementi organici. La composizione chimica include composti inorganici principali (bicarbonati ...
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In biochimica, nome dato da G. Blix all’acido neuramminico da lui isolato, nel 1936, dai mucopolisaccaridi della saliva bovina. Per estensione, sono denominati acidi s. gli amminozuccheri, derivati dell’acido [...] del circolo ematico (ceruloplasmina) sia proteine presenti nelle membrane cellulari (emazie). Il distacco dell’acido s. dalle sialoglicoproteine, operato enzimaticamente da una specifica sialidasi, rappresenta un segnale di ‘invecchiamento proteico’. ...
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proteina-chinasi
Stefania Azzolini
Proteina che catalizza la fosforilazione di altre proteine. Le proteine-chinasi aggiungono un gruppo fosfato su amminoacidi specifici della proteina da fosforilare. [...] o da variazioni della concentrazione di secondi messaggeri. Il legame, per es., di un ligando peptidico o proteico ai recettori tirosina-chinasici RTK (Receptor tyrosine kinase) induce l’autofosforilazione di un residuo di tirosina. Il recettore ...
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Sostanza di natura proteica (una volta detta fermento) che ha proprietà di accelerare una reazione chimica specifica senza esser consumata e senza entrare nei prodotti finali della reazione. Le sostanze [...] sole sia la specificità sia la reazione, oppure da proteine coniugate. In questo caso nell’e. è presente anche un gruppo non proteico che prende il nome di gruppo prostetico quando è saldamente legato al resto della molecola; quando invece la parte ...
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In biologia molecolare, l’e. dell’RNA è il processo che modifica o introduce nuove basi in particolari posizioni dell’RNAm dopo la trascrizione. È un processo enzimatico che ‘taglia e cuce’ l’RNA in modo [...] . L’e. nei Mammiferi richiede invece la conversione di un tipo di base in un altro; per esempio, l’e. dell’RNAm dell’apolipoproteina B consiste nella conversione di una citosina in uracile. Editosoma Complesso proteico che catalizza l’e. dell’RNAm. ...
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RANZI, Silvio
Biologo, nato a Roma il 16 ottobre 1902; laureato in scienze naturali a Roma nel 1923, fu prima capo del reparto di zoologia alla Stazione zoologica di Napoli, poi (dal 1939) titolare della [...] della corda, la formazione dell'ectoderma nei ricci di mare e l'induzione nei Vertebrati. Studiò il differenziamento proteico nel corso dello sviluppo embrionale, riuscendo a mettere in evidenza una ontogenesi molecolare, nel corso dello sviluppo, e ...
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OPSONINE (XXV, p. 419)
Massimo ALOISI
Si pensa che le opsonine del siero - anticorpi naturali che favoriscono la fagocitosi di corpi estranei e germi da parte dei leucociti - siano formate da due frazioni [...] è legato ad una modificazione superficiale dell'oggetto, verosimilmente per stratificazione su di esso di un tenuissimo strato proteico globulinico, onde l'oggetto stesso diviene facilmente adesivo: l'adesione è in effetti il primo ed uno dei ...
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Fattori di trascrizione
Roberto Di Lauro
Mariastella Zannini
I geni sono unità dinamiche. Determinano infatti una funzione soltanto se vengono espressi, cioè se l'informazione in essi contenuta come [...] , ecc. (fig. 2).
Domini che legano il DNA
Da un punto di vista strutturale i DLD sono costituiti da strutture proteiche elicoidali (α-eliche) che sono orientate in modo da inserirsi nel solco maggiore del DNA, dove gli atomi delle proteine formano ...
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cromosoma
Struttura a forma bastoncellare costituita da DNA e proteine basiche deputata alla trasmissione dell’informazione genetica. Numero, forma e grandezza dei cromosomi sono costanti e caratteristici [...] di strutture in termini di dimensioni e tipo di acido nucleico e il loro genoma è racchiuso in un involucro proteico, definito capside. Infine, il cromosoma eucariotico, e perciò anche quello umano, è un complesso nucleoproteico, cioè un insieme di ...
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In biologia e in medicina, qualsiasi struttura capace di reagire a sollecitazioni specifiche, sviluppando una reazione caratteristica. In immunologia, struttura di membrana in grado di reagire con l’antigene [...] sempre per mezzo di r. situati sulla superficie della cellula o nel citoplasma.
I r. sono proteine o complessi proteici capaci di riconoscere e legare la sostanza segnale in modo altamente specifico, esternamente alla cellula, e dare inizio a una ...
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proteico
protèico agg. [der. di prote(ina)] (pl. m. -ci). – Relativo alle proteine o che contiene proteine: contenuto p.; alimento p.; metabolismo p., ecc. Fibra p., termine generico per indicare le fibre tessili, naturali (lana, seta) o artificiali...
troponina
s. f. [tratto da tropo(mios)ina]. – In biochimica, complesso proteico, appartenente al sistema delle proteine regolatrici presente nelle miofibrille, caratterizzato dalla notevole affinità per gli ioni calcio e dalla tendenza a unirsi...