Fattore proteico prodotto da monociti, macrofagi, linfociti T, cellule immature ecc. Le c. controllano l’infiammazione, la risposta immunitaria, la crescita e il differenziamento cellulare in quanto mediatori [...] intercellulari. Le c. più note sono gli interferoni (➔), le interleuchine (➔) e il fattore di necrosi tumorale (➔ TNF); esse trasmettono segnali alle cellule bersaglio legandosi a recettori associati a ...
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Chinasi
Luisa Castagnoli
Enzima proteico che fosforila un substrato, ossia trasferisce un gruppo fosfato (PO43−) da un donatore (per es., l’adenosintrifosfato, ATP) a una molecola specifica. Attualmente, [...] di una molecola ne abbia modificato la struttura in modo da renderla riconoscibile da alcuni domini proteici specializzati, presenti nell’altro interattore proteico. La regolazione della fosforilazione è parte di processi come il ciclo cellulare, lo ...
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insulina
Valeria Guglielmi
Ormone proteico secreto dalle cellule β delle isole di Langerhans del pancreas, che ha funzione anabolica nel metabolismo dei carboidrati, delle proteine e dei lipidi. È costituita [...] da 51 amminoacidi formanti due catene polipeptidiche (A e B) unite tra loro da due ponti disolfurici. La secrezione insulinica è regolata primariamente dalle variazioni di concentrazione di glucosio nel ...
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In biochimica, proenzima dell’ormone proteico glucagone. Il p., a sua volta, deriva dal preproglucagone (➔ preproproteine) che presenta un prolungamento amminoacidico di segnale all’estremità amminoterminale, [...] rimosso enzimaticamente in due fasi per produrre l’ormone attivo ...
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In biochimica, precursore dell’ormone proteico pancreatico insulina, a sua volta derivante dalla preproinsulina (➔). Nell’uomo, la p. è costituita da un’unica catena polipeptidica di 84 residui amminoacidici; [...] il segmento interno di 33 amminoacidi, noto come catena C e compreso fra le catene A e B della molecola di insulina matura, viene rimosso proteoliticamente solo dopo che si sono formati i ponti disolfuro ...
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somatòtropo, ormóne In biochimica e fisiologia, ormone proteico (detto anche ormone dell'accrescimento), spesso contrassegnato con le sigle hGH (dall'ingl. human growth hormone ") o STH (dall'ingl. somato-tropic [...] La sua complessa attività biologica è fondamentale per un corretto sviluppo e accrescimento dell'organismo; influenzando il metabolismo proteico (stimola la sintesi di proteine), lipidico (stimola la β-ossidazione dei grassi) e glucidico (inibisce la ...
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corecettori
Strutture molecolari, in genere di tipo proteico, mediante le quali (allo stesso modo dei recettori) le cellule comunicano fra loro per regolare lo sviluppo, per controllare l’accrescimento [...] e per coordinare le funzioni. Esse sono in grado di riconoscere molecole come gli ormoni, gli antigeni, i neurotrasmettitori, le immunoglobuline, le tossine batteriche, i virus, i farmaci e combinarsi ...
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(o spectrina) Proteina fibrosa che costituisce circa il 75% dello scheletro proteico della membrana eritrocitaria. Nell’Uomo, la s. è composta da due catene polipeptidiche simili, definite subunità α (peso [...] molecolare 240.000) e subunità β (peso molecolare 220.000) avvolte in senso antiparallelo, a formare un dimero αβ lungo circa 100 nm e con un diametro di 5 nm. Due di questi dimeri αβ sono associati per ...
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proteico
protèico agg. [der. di prote(ina)] (pl. m. -ci). – Relativo alle proteine o che contiene proteine: contenuto p.; alimento p.; metabolismo p., ecc. Fibra p., termine generico per indicare le fibre tessili, naturali (lana, seta) o artificiali...
troponina
s. f. [tratto da tropo(mios)ina]. – In biochimica, complesso proteico, appartenente al sistema delle proteine regolatrici presente nelle miofibrille, caratterizzato dalla notevole affinità per gli ioni calcio e dalla tendenza a unirsi...