FOTOPERIODISMO (App. II, 1, p. 967; III, 1, p. 667)
Gaspare Mazzolani
Le ricerche sul f., basate inizialmente, da quando il fenomeno fu scoperto nel 1920 e per circa 30 anni, su esperienze di natura [...] degli anni Cinquanta è stata che molti aspetti dello sviluppo delle piante sono controllati dal fitocromo, un pigmento proteico il cui gruppo cromoforo è una ficobilina, a catena aperta tetrapirrolica, esistente in almeno due forme convertibili ...
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REUMATICHE, MALATTIE (App. I, p. 966; cfr. anche reumatismo [XXIX, p. 172; App. II, 11, p. 703] e artrite [IV, p. 746])
Emanuele Djalma VITALI
Il termine reumatismo, pur essendo ancora molto usato, tende [...] delle α globuline -, quasi costantemente dimostrabile nei soggetti colpiti da malattia reumatica. La comparsa di tale corpo proteico (che può essere messo in evidenza con una particolare reazione di precipitazione) è tuttavia priva di specificità ...
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puerperio
Periodo che intercorre tra la fine del parto e il ritorno degli organi genitali femminili alla condizione pregravidica. La durata del p. non è costante e varia, secondo i soggetti e la normalità [...] per l’allattamento è di circa 300 cal/die; è quindi sufficiente continuare la stessa dieta a elevato contenuto proteico prescritta per la gravidanza, impiegando preferibilmente grassi vegetali, in special modo olio di oliva. Talvolta, se la puerpera ...
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trasporto assonale
Giuseppina Amadoro
Il trasporto intracellulare di proteine e organelli è fondamentale per la sopravvivenza delle cellule ma, dal momento che i neuroni sono cellule estremamente polarizzate, [...] Chain). La subunità pesante e costituita da due parti: il dominio motore catalitico, che lega i microtubuli, ha attività proteica e conferisce la processi vita e la direzionalità del movimento; la coda, che unitamente alla subunità leggera lega i ...
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MIDANA, Alberto
Stefano Arieti
– Nacque a Torino il 24 nov. 1902 da Enrico ed Emma Devalle.
Dopo aver frequentato il liceo Gioberti, presso cui ottenne il diploma nel 1920, si iscrisse alla facoltà [...] fermenti del sangue e del liquido di bolla in alcune dermatosi, ibid., LXXIV [1933], pp. 1341-1362; L’equilibrio proteico del sangue in alcune dermatosi, in Il Dermosifilografo, VIII [1933], pp. 173-202; Sul tasso dell’azoto incoagulabile del sangue ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] β). Nel 1956, per la prima volta nella storia della biologia, si scoprì un fenotipo a livello molecolare, cioè una molecola proteica anormale che fu chiamata HbS (i globuli rossi dei soggetti con l’allele anormale βS hanno una forma a falce ‒ in ...
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In biologia, processo cariocinetico che determina, in alcune cellule, la riduzione dei cromosomi dal numero diploide 2n al numero aploide n, necessaria poiché, con la riproduzione sessuale e la fusione [...] cromosoma opposto. La sinapsi viene preceduta dalla formazione di un asse proteico filiforme lungo ciascuno degli omologhi; durante l’appaiamento, gli assi proteici aderiscono formando una struttura a forma di scaletta, detta complesso sinaptinemale ...
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In genetica molecolare, molecola di RNA con funzioni catalitiche. I geni degli èucarioti sono costituiti da sequenze nucleotidiche chiamate introni ed esoni; essi sintetizzano mediante la trascrizione [...] : la componente di acido ribonucleico, da sola, catalizza la reazione di rottura-saldatura dell’RNAt, mentre il segmento proteico isolato è privo di attività enzimatica. Questi studi forniscono una possibile soluzione ad alcuni problemi riguardanti l ...
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Immunologia
Paolo Dellabona
Roberto Sitia
L' i. è la disciplina che studia la risposta immunitaria, cioè il complesso fenomeno biologico attraverso il quale un organismo risponde a un segnale di pericolo, [...] 3). Il TCR riconosce quindi un complesso bimolecolare, composto da MHC e peptide (fig. 4). Gli antigeni di natura proteica vengono ridotti a frammenti peptidici di lunghezza variabile dagli 8 ai 20 aminoacidi, a seguito di un processo di degradazione ...
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Neoplasie
Bruce N. Ames
Lois S. Gold e Walter C. Willett
Georges Mathé e Paolo Pontiggia
Giancarlo Vecchio
Cause e prevenzione, di Bruce N. Ames, Lois S. Gold e Walter C. Willett
Oncologia clinica, [...] trascrizione.
Un altro oncogene a localizzazione nucleare è l'oncogene jun, isolato dal virus del sarcoma aviario 17, il cui prodotto proteico è capace di legare il DNA in una regione specifica di circa 30 coppie di basi che ha proprietà di enhancer ...
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proteico
protèico agg. [der. di prote(ina)] (pl. m. -ci). – Relativo alle proteine o che contiene proteine: contenuto p.; alimento p.; metabolismo p., ecc. Fibra p., termine generico per indicare le fibre tessili, naturali (lana, seta) o artificiali...
troponina
s. f. [tratto da tropo(mios)ina]. – In biochimica, complesso proteico, appartenente al sistema delle proteine regolatrici presente nelle miofibrille, caratterizzato dalla notevole affinità per gli ioni calcio e dalla tendenza a unirsi...