S'intende per edema o idrope (dal gr. ὕδωρ "acqua") una soverchia raccolta di liquido trasudato dalle pareti vasali negl'interstizî dei tessuti o nelle cavità sierose del corpo, non accompagnata da fenomeni [...] infiammatorî. Talora questi due liquidi sono pressoché identici, ma l'essudato ha sempre un maggiore contenuto in sostanze proteiche, che si mette facilmente in evidenza con una semplicissima reazione precipitante o prova del Rivalta. Il trasudato ha ...
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. È quel particolare processo di umificazione che conduce a formazione di ammoniaca: per la conoscenza di questo processo occorre dunque una rapida rassegna delle materie organiche azotate del terreno, [...] ammoniacale, lasciano libero l'eccesso. Ché se sono posti in condizioni da utilizzare altre fonti di energia diverse dalle sostanze proteiche, p. es. idrati di carbonio, non si ha più produzione di ammoniaca o ce n'è addirittura sottrazione perché il ...
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Il consumo e i regimi alimentari
Renata Grifoni Cremonesi
Lucio Milano
Massimiliano Marazzi - Carla Pepe
Eugenia Salza Prina Ricotti
Roberta Belli Pasqua
Anthony C. King
Sauro Gelichi
Andrea Paribeni
Maria [...] farina d'orzo. Se l'assunzione dei carboidrati era dunque assicurata dal diffuso consumo dei cereali, l'apporto proteico necessario alla dieta alimentare era dato dalle Leguminose. Gli scavi archeologici hanno restituito la traccia di una vasta gamma ...
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Kornberg, Roger David
Kornberg, Roger David. – Biochimico statunitense (n. St. Louis, MO, 1947), figlio del premio Nobel Arthur Kornberg. Ha lavorato con i Nobel A. Klug e F. Crick presso il Laboratory [...] complessi che svolgono un ruolo chiave nel processo. Tra i principali contributi di K., la scoperta del complesso proteico noto come mediatore, che interviene nel meccanismo affiancandosi alla RNA polimerasi II e ai fattori generali di trascrizione ...
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cachessia
Stato morboso caratterizzato da estrema magrezza, riduzione delle masse muscolari e assottigliamento della cute; è dovuta a malattie croniche e consuntive. I meccanismi patogenetici per cui [...] anche demenza sottocorticale. Le infezioni cerebrali e il coma protratto causano c. sia per l’immobilizzazione (catabolismo proteico), sia per l’interferenza con i meccanismi neuroendocrini dell’appetito e dell’omeostasi metabolica. Si ricorda infine ...
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Fattori di trascrizione
Roberto Di Lauro
Mariastella Zannini
I geni sono unità dinamiche. Determinano infatti una funzione soltanto se vengono espressi, cioè se l'informazione in essi contenuta come [...] , ecc. (fig. 2).
Domini che legano il DNA
Da un punto di vista strutturale i DLD sono costituiti da strutture proteiche elicoidali (α-eliche) che sono orientate in modo da inserirsi nel solco maggiore del DNA, dove gli atomi delle proteine formano ...
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Processo che porta alla formazione di nuovi vasi sanguigni da altri vasi preesistenti. Nell’a. embrionale le cellule mesenchimali formano ammassi di cellule angiogeniche, la cui parte interna si sviluppa [...] necrosis factor-α) che agisce sulle cellule endoteliali favorendo la produzione di induttori diretti quali il fattore proteico B61, il fosfolipide PAF (platelet-activating factor) e l’ossido nitrico (NO). I principali induttori angiogenici diretti ...
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cromosoma
Struttura a forma bastoncellare costituita da DNA e proteine basiche deputata alla trasmissione dell’informazione genetica. Numero, forma e grandezza dei cromosomi sono costanti e caratteristici [...] di strutture in termini di dimensioni e tipo di acido nucleico e il loro genoma è racchiuso in un involucro proteico, definito capside. Infine, il cromosoma eucariotico, e perciò anche quello umano, è un complesso nucleoproteico, cioè un insieme di ...
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CUGNINI, Antonio
Agostino Macrì
Nacque a Campli (prov. Teramo) il 28 giugno 1883.
A Milano frequentò la scuola superiore di agricoltura, conseguendo (1904) la laurea in medicina veterinaria con il massimo [...] . Ben presto fu evidente che quello che il C. chiamava "azoto ammidico" era l'azoto inorganico ed organico non proteico, che veniva ugualmente utilizzato dai microrganismi del rumine nei loro processi vitali; di conseguenza si capì l'importanza dei ...
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farmacogenomica
Giuseppe Pimpinella
Scienza che studia l’applicazione delle tecnologie genomiche allo scopo di identificare sia i geni che determinano le patologie e, quindi, condizionano la suscettibilità [...] differenze e analogie nella risposta ai farmaci. Il fine ultimo di queste tecniche è l’identificazione del bersaglio proteico dei farmaci, dei geni responsabili della risposta farmacologica o della maggiore tossicità di un farmaco.
Un esempio di ...
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proteico
protèico agg. [der. di prote(ina)] (pl. m. -ci). – Relativo alle proteine o che contiene proteine: contenuto p.; alimento p.; metabolismo p., ecc. Fibra p., termine generico per indicare le fibre tessili, naturali (lana, seta) o artificiali...
troponina
s. f. [tratto da tropo(mios)ina]. – In biochimica, complesso proteico, appartenente al sistema delle proteine regolatrici presente nelle miofibrille, caratterizzato dalla notevole affinità per gli ioni calcio e dalla tendenza a unirsi...