Complesso enzimatico responsabile del processo di fissazione dell’azoto. La n. è presente nei batteri azotofissatori (Azotobacter e Clostridium), nei cianobatteri e nei batteri simbionti (Rhizobium). È [...] formata da due componenti proteiche (componente I e componente II). La componente I, chiamata Fe-Mo-proteina (peso molecolare 220.000) è un tetramero composto da 4 catene polipeptidiche ognuna contenente un gruppo Fe4S4, uno FeS e 2 atomi di ...
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Altman, Sidney. - Chimico (Montreal 1939 - Rockleigh 2022). Prof. alla Yale Univ.; premio Nobel per la chimica (1989) con Th. Cech per aver dimostrato che alcune reazioni con caratteristiche enzimatiche [...] sono catalizzate da molecole di RNA, quindi da molecole non proteiche (ribozimi). ...
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Processo di decomposizione cui vanno soggette, in determinate condizioni, le sostanze organiche. Nel quadro della degradazione della materia organica, la p. svolge una funzione fondamentale, in quanto [...] crasso, per opera dei batteri saprofiti o commensali, hanno luogo processi di p. che permettono di scindere le sostanze proteiche che non sono state digerite, le proteine delle cellule di desquamazione, dei secreti ecc.; i prodotti della p. non ...
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fluorocromo
Mauro Cappelli
Sostanza in grado di far diventare fluorescente un’altra sostanza con la quale è posta a contatto. I fluorocromi, associati o meno ad altre molecole, possono essere impiegati [...] per mettere in evidenza la presenza di strutture macromolecolari (proteiche, glucidiche o lipidiche), o la distribuzione ionica all’interno di particolari cellule. In immunoistochimica l’impiego di fluorocromi consente di individuare, nei tessuti e ...
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Pigmento che in alcune alghe funge da gruppo prostetico di proteine attive nella fotosintesi ( ficobiliproteine). Come le clorofille, le f. sono tetrapirroli, ma a catena aperta, anziché ciclizzati in [...] anelli porfirinici; hanno peso molecolare di circa 586 e nelle ficobiliproteine sono unite con legami covalenti a molecole proteiche di peso molecolare da 100.000 a 300.000. Nelle ficobiliproteine le f., che hanno la banda di massimo assorbimento tra ...
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Generalità
Elemento chimico di numero atomico 7, simbolo N (lat. Nitrogenum), peso atomico 14,008, di cui sono noti diversi isotopi, alcuni naturali (147N, 157N), altri radioattivi. Il suo nome deriva [...] tessuti, come gli amminoacidi e i polipeptidi, e da altri prodotti azotati (ammoniaca, creatina, creatinina ecc.). Il valore normale dell’a. non proteico oscilla tra g 0,20 e 0,50‰ qualora si faccia riferimento all’urea e tra g 0,10 e 0,23‰ qualora ...
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I collodi biologici. - I diversi componenti di un organismo vivente, a parte quelli salini disciolti nei liquidi, sono riuniti in aggruppamenti di peso molecolare spesso assai elevato. Il loro scheletro [...] è costituito quasi sempre da catene proteiche, formate dalla riunione con legami proteici di numerosi aminoacidi, in rapporti numerici e in ordine di distribuzione caratteristici per ogni singolo composto. Ad esse sono uniti, con legami varî più o ...
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Composto contenente il gruppo −S−S−; ovvero composto chimico contenente 2 atomi di zolfo: per es., d. di ferro, FeS2, la pirite; d. di metile, (CH3)2S2. Ponte d. Gruppo −S−S− che collega due molecole [...] naturali o di sintesi. Nei polipeptidi e nelle proteine naturali il ponte d. si realizza sempre tra due residui amminoacidici di cistina e contribuisce in maniera sostanziale al mantenimento della struttura terziaria delle molecole proteiche. ...
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di Gian Paolo Chiusoli
L'evoluzione della materia si è svolta e si sta svolgendo in modo estremamente rapido, tanto da provocare un cambiamento radicale nella natura stessa della c. e nella sua posizione [...] (1964) e H.D. Hauptmann e J. Karle (1985). Particolarmente importanti sono gli studi sulle strutture ai raggi X di molecole proteiche (per cui M.F. Perutz e J.C. Kendrew hanno conseguito il Nobel nel 1962). La microscopia elettronica ai raggi X e ...
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In biologia e in medicina, qualsiasi struttura capace di reagire a sollecitazioni specifiche, sviluppando una reazione caratteristica. In immunologia, struttura di membrana in grado di reagire con l’antigene [...] sempre per mezzo di r. situati sulla superficie della cellula o nel citoplasma.
I r. sono proteine o complessi proteici capaci di riconoscere e legare la sostanza segnale in modo altamente specifico, esternamente alla cellula, e dare inizio a una ...
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proteico
protèico agg. [der. di prote(ina)] (pl. m. -ci). – Relativo alle proteine o che contiene proteine: contenuto p.; alimento p.; metabolismo p., ecc. Fibra p., termine generico per indicare le fibre tessili, naturali (lana, seta) o artificiali...
aptene
aptène s. m. [dal ted. Hapten, der. del gr. ἅπτομαι «attaccarsi, unirsi»]. – In medicina, ogni sostanza che, pur essendo originariamente incapace di formare anticorpi, perché di natura non proteica, può acquistare tale capacità unendosi...