Scienza dell’uomo, considerato sia come soggetto o individuo, sia in aggregati, comunità, situazioni.
A. fisica
Ramo delle scienze biologiche che studia l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè [...] dell’a. fisica tradizionale. Sempre più l’interesse della disciplina si è spostato al livello delle molecole proteiche, che, essendo diretta espressione dei geni, sono obiettivamente più affidabili per un’interpretazione dei meccanismi evolutivi. L ...
Leggi Tutto
Astronomia
Struttura oscura, dall’aspetto appunto filamentoso, che si osserva nelle regioni attive del Sole. I f. sono dovuti a protuberanze della superficie solare.
Biologia
In genetica, ciascuna delle [...] che la filamina, oltre che all’actina, si può associare anche alle altre proteine che lo costituiscono.
Tutte le subunità proteiche dei f. intermedi, anche se formate da proteine diverse, hanno una struttura comune (v. fig.): presentano un dominio ...
Leggi Tutto
In citologia, nella cellula eucariotica (➔ cellula), la parte di protoplasma compresa tra membrana plasmatica e membrana nucleare: vi si distinguono lo ialoplasma o c. fondamentale, e, inclusi in esso, [...] al loro movimento. È formato da filamenti di actina (o microfilamenti) e microtubuli, ambedue costituiti da subunità proteiche globulari (l’actina e la tubulina, rispettiva;mente) in grado di associarsi rapidamente e reversibilmente all’interno delle ...
Leggi Tutto
SANGUE (XXX, p. 664)
Giuseppe MONTALENTI
Ferdinando CORELLI
I gruppi sanguigni. - Da tempo era conosciuto che il siero di sangue di una specie zoologica agglutina i corpuscoli rossi di un'altra specie [...] . - Dal plasma, che contiene 7 per cento di proteine totali, sono state anche separate, specie da chimici americani, le varie frazioni proteiche (albumine, 4,1 per cento; globuline, 2,7 per cento; fibrinogeno, 0,27 per cento) che si possono in casi ...
Leggi Tutto
RNA. Apparati per la maturazione dell'RNA
John Abelson
Chang Hee Kim
La maggior parte dei geni degli eucarioti è interrotta da sequenze che non codificano alcuna sequenza amminoacidica. Dopo essere [...] mediante un processo chiamato splicing. Ci sono quattro tipi differenti di splicing: lo splicing del pre-tRNA, catalizzato da enzimi proteici, gli autosplicing di gruppo I e gruppo II, osservati negli RNA catalitici, e lo splicing del pre-mRNA, che ...
Leggi Tutto
còdice genètico Relazione esistente tra la sequenza di basi azotate del DNA di un gene e la sequenza di amminoacidi di una proteina. Il DNA contiene 4 diversi nucleotidi che devono codificare i 20 amminoacidi [...] terza base. Tale fenomeno viene definito oscillazione del codice genetico. Il codone d’inizio di tutte le sintesi proteiche è AUG che riconosce un tRNA iniziatore recante la metionina (nei Procarioti la formilmetionina).
Utilizzando sostanze che ...
Leggi Tutto
membrane biològiche Strutture complesse che delimitano sia la cellula (membrana cellulare o plasmatica, o plasmalemma) sia i suoi componenti interni, quali il nucleo (membrana nucleare o carioteca), i [...] ). I lipidi sono organizzati secondo una configurazione detta a mosaico fluido, che permette il movimento delle molecole proteiche. Molecole di colesterolo, intercalate tra quelle dei fosfolipidi, concorrono a stabilizzare la membrana. I due strati ...
Leggi Tutto
I ribosomi e la traduzione del codice genetico
Harry F. Noller
(Sinsheimer Laboratories University of California Santa Cruz, California, USA)
I ribosomi, particelle costituite da RNA e proteine, sono [...] tra il 2 e l' 8% di proteine e tra il 98 e il 92% di RNA. Parte della variabilità del contenuto proteico è da mettere in relazione con quantità variabili di proteine non ribosomali che aderiscono ai ribosomi durante il loro isolamento.
Un punto ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: biologia. La citologia
François Duchesneau
La citologia
La teoria cellulare, formulata da Theodor Schwann e rielaborata nel corso del decennio 1850-1860 da Robert Remak e da Rudolf Virchow, [...] Albaraccín Teulón, che menziona le teorie granulo-fibrillo-reticolari, le teorie granulari o particellari e quelle delle molecole proteiche. Per illustrarne il primo gruppo, si può far riferimento alla nozione di 'micella' definita nel 1879 da Nägeli ...
Leggi Tutto
Biochimico americano, nato a Monessen, Pennsylvania, il 26 marzo 1916. Ha compiuto gli studi presso l'università di Pennsylvania e poi alla Harvard medical school; dal 1950 è stato direttore del laboratorio [...] teorico degli studi dell'A. si estende dal campo puramente biochimico a quello dell'evoluzione dei viventi perché la struttura delle macromolecole proteiche è sottoposta alla selezione naturale in quanto esse esplicano una determinata funzione. ...
Leggi Tutto
proteico
protèico agg. [der. di prote(ina)] (pl. m. -ci). – Relativo alle proteine o che contiene proteine: contenuto p.; alimento p.; metabolismo p., ecc. Fibra p., termine generico per indicare le fibre tessili, naturali (lana, seta) o artificiali...
aptene
aptène s. m. [dal ted. Hapten, der. del gr. ἅπτομαι «attaccarsi, unirsi»]. – In medicina, ogni sostanza che, pur essendo originariamente incapace di formare anticorpi, perché di natura non proteica, può acquistare tale capacità unendosi...