Le analisi di laboratorio
Giorgio Federici
Il termine 'analisi cliniche' è entrato nel linguaggio comune per identificare una branca della medicina che in questi ultimi decenni ha avuto un impetuoso [...] IgM). L'epatite di tipo B, detta anche epatite da siero, è determinata da un virus a DNA formato da una capsula proteica (surface) che contiene il DNA (core) e un enzima che provvede alla replicazione del virus. A seconda della fase della malattia, è ...
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La grande scienza. Bioinformatica
Anna Tramontano
Bioinformatica
La bioinformatica è una scienza multidisciplinare, al crocevia tra biologia, chimica, matematica, fisica e informatica, che analizza [...] amminoacidi in due proteine appartenenti alla stessa famiglia evolutiva. Il primo algoritmo per 'allineare' in questo modo due sequenze proteiche fu proposto da Saul Needleman e Christian Wunsch nel 1970 ed è usato ancora oggi, così come ancora oggi ...
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In biologia e in medicina, qualsiasi struttura capace di reagire a sollecitazioni specifiche, sviluppando una reazione caratteristica. In immunologia, struttura di membrana in grado di reagire con l’antigene [...] sempre per mezzo di r. situati sulla superficie della cellula o nel citoplasma.
I r. sono proteine o complessi proteici capaci di riconoscere e legare la sostanza segnale in modo altamente specifico, esternamente alla cellula, e dare inizio a una ...
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Proteomica
GGennaro Marino
di Gennaro Marino
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) dalle proteine alla proteomica; b) definizioni. ▭ 2. Metodologie: a) l'elettroforesi bidimensionale (2DE); b) la spettrometria [...] valori di massa ottenuti dalla mappa peptidica non risulta giustificato. Altrettanto problematico è il caso in cui la banda proteica analizzata non è costituita da un'unica specie molecolare. Dato che la miscela di peptidi ha origine da più proteine ...
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Sulla natura degli antìgeni - di quelle sostanze cioè capaci, una volta introdotte per via parenterale (cioè eludendo la via digestiva) in organismi per i quali sono eterogenee, di stimolare questi organismi [...] complessi (polimeri elevati) e composti lipo-carboidrati di varia origine: all'opposto vi sono alcune sostanze proteiche che hanno scarso potere antigene.
La specificità degli antigeni, cioè la differenziale capacità di queste sostanze, anche ...
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SINGER, Seymour Jonathan
Marco Vari
Biologo statunitense, nato a New York il 23 maggio 1924. Ha insegnato chimica fisica presso la Yale University dal 1951 al 1961 e successivamente è divenuto professore [...] teoria del mosaico fluido, con l'identificazione delle proteine transmembrana: S. ha dimostrato che molte molecole proteiche sono inserite all'interno della struttura lipidica in virtù del loro carattere anfipatico, cioè grazie alla contemporanea ...
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recettore del glutammato
Trasmettitore eccitatorio del sistema nervoso centrale. I recettori più importanti sono quelli NMDA (N-metil D-aspartato), AMPA (acido-ammino-3-idrossi-5-metil-4-isossazol-propionico) [...] e la topologia intramembrana dei recettori-canale del glutammato non sono ancora chiaramente definite. Le subunità proteiche posseggono un terminale amminico extracellulare e un terminale carbossilico intracellulare. I recettori AMPA e kainato sono ...
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Disciplina biologica che studia la struttura e le funzioni delle cellule animali e vegetali come entità morfologiche e fisiologiche fondamentali degli organismi viventi, la loro formazione, il loro comportamento, [...] i lavori che portarono, nello stesso anno, A. Lwoff, F. Jacob e J. Monod alla chiarificazione dei meccanismi della sintesi proteica e della sua regolazione.
I notevoli progressi compiuti negli ultimi anni nel campo della c. sono dovuti all’impiego di ...
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siero La parte di un liquido organico che rimane fluida dopo la coagulazione.
Alimentazione
S. di latte La parte del latte che residua dopo la caseificazione. La sua composizione differisce da quella [...] ). La prima forma, eccezion fatta per soggetti già ipersensibili alla somministrazione di sostanze eterologhe a struttura proteica, ha una sintomatologia modesta, rappresentata da un’eruzione esantematica localizzata al punto di iniezione o più ...
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Proprietà di alcuni organismi di nutrirsi sintetizzando le sostanze organiche del proprio corpo, a partire da sostanze inorganiche e utilizzando energia luminosa (fotosintesi) o chimica (chemiosintesi). [...] ; con questi e con l’azoto, nonché con altri elementi contenuti nei sali inorganici, costituiscono poi le complesse molecole proteiche. L’a. è anche una proprietà di molti gruppi di batteri, fotosintetici o chemiosintetici.
Si distinguono organismi ...
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proteico
protèico agg. [der. di prote(ina)] (pl. m. -ci). – Relativo alle proteine o che contiene proteine: contenuto p.; alimento p.; metabolismo p., ecc. Fibra p., termine generico per indicare le fibre tessili, naturali (lana, seta) o artificiali...
aptene
aptène s. m. [dal ted. Hapten, der. del gr. ἅπτομαι «attaccarsi, unirsi»]. – In medicina, ogni sostanza che, pur essendo originariamente incapace di formare anticorpi, perché di natura non proteica, può acquistare tale capacità unendosi...