Complesso enzimatico responsabile del processo di fissazione dell’azoto. La n. è presente nei batteri azotofissatori (Azotobacter e Clostridium), nei cianobatteri e nei batteri simbionti (Rhizobium). È [...] formata da due componenti proteiche (componente I e componente II). La componente I, chiamata Fe-Mo-proteina (peso molecolare 220.000) è un tetramero composto da 4 catene polipeptidiche ognuna contenente un gruppo Fe4S4, uno FeS e 2 atomi di ...
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Termine che designa genericamente un gruppo di virus aventi in comune la forma, la grandezza e un antigene solubile fissante il complemento. Ciascuna particella virale è costituita da un aggregato regolare [...] di 252 subunità proteiche (dette capsomeri), disposte intorno a un nucleo centrale di acido desossiribonucleico. Gli a. provocano nell’uomo alcune affezioni di natura benigna ( adenovirosi), che si manifestano con fenomeni catarrali a carico delle ...
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IMMUNITÀ
Dante DE BLASI
. Medicina (XVIII, p. 893). - Nell'ultimo quindicennio la conoscenza dei fenomeni biologici di carattere immunitario, nel senso più ampio della parola, ha cospicuamente progredito [...] natura chimica. La maggior parte degli antigeni è data da proteine o da sostanze che contengono un componente proteico, e viceversa quasi tutte le proteine conosciute, purché solubili, dimostrano proprietà antigene: notevoli eccezioni a questa regola ...
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Processo di decomposizione cui vanno soggette, in determinate condizioni, le sostanze organiche. Nel quadro della degradazione della materia organica, la p. svolge una funzione fondamentale, in quanto [...] crasso, per opera dei batteri saprofiti o commensali, hanno luogo processi di p. che permettono di scindere le sostanze proteiche che non sono state digerite, le proteine delle cellule di desquamazione, dei secreti ecc.; i prodotti della p. non ...
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modificazione post-traduzionale
Nicoletta Landsberger
Charlotte Kilstrup-Nielsen
Modificazione chimica di una proteina in seguito alla sua traduzione. Si tratta di modificazioni covalenti di varia [...] influenzare in maniera significativa le proprietà e le attività proteiche. Tra le più studiate ricordiamo l’aggiunta di zuccheri l’ubiquitinazione, che può comportare l’aggiunta allo scheletro proteico di una catena laterale di residui di ubiquitina ( ...
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fluorocromo
Mauro Cappelli
Sostanza in grado di far diventare fluorescente un’altra sostanza con la quale è posta a contatto. I fluorocromi, associati o meno ad altre molecole, possono essere impiegati [...] per mettere in evidenza la presenza di strutture macromolecolari (proteiche, glucidiche o lipidiche), o la distribuzione ionica all’interno di particolari cellule. In immunoistochimica l’impiego di fluorocromi consente di individuare, nei tessuti e ...
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Medico e microbiologo (Halifax, Canada, 1877 - Nashville, Tennessee, 1955). Dal 1913 al 1947 svolse l'attività di batteriologo al Rockefeller Institute di New York. Gli si deve la dimostrazione che l'informazione [...] genetica viene trasmessa dall'acido desossiribonucleico (DNA) e non da molecole proteiche, come si riteneva in passato. Tali ricerche sono state fondamentali per lo sviluppo della biologia molecolare. ...
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Tutta la biologia moderna è costituita sulla base della teoria cellulare, che è certo una delle più vaste generalizzazioni di questa scienza (v. biologia, in questa App.). Ma alla domanda se la vita sia [...] scoprendo e definendo delle unità biologiche (i geni), situate nei cromosomi, che sono dell'ordine di grandezza delle grosse molecole proteiche 10 mμ (v. genetica, in questa App.). Essi hanno la capacità di riprodursi e di poter mutare. Le proprietà ...
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Pigmento che in alcune alghe funge da gruppo prostetico di proteine attive nella fotosintesi ( ficobiliproteine). Come le clorofille, le f. sono tetrapirroli, ma a catena aperta, anziché ciclizzati in [...] anelli porfirinici; hanno peso molecolare di circa 586 e nelle ficobiliproteine sono unite con legami covalenti a molecole proteiche di peso molecolare da 100.000 a 300.000. Nelle ficobiliproteine le f., che hanno la banda di massimo assorbimento tra ...
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RIPRODUZIONE (XXIX, p. 398)
Giuseppe Montalenti
Il fenomeno elementare della r. biologica consiste nella costruzione di molecole organiche specifiche. Gli organismi sono infatti costituiti da un grandissimo [...] , più o meno complessa: le più complicate, più specifiche e più importanti sono le molecole delle sostanze proteiche, costituenti principali del protoplasma. La r. consiste appunto nella moltiplicazione di queste molecole. In ciascuna cellula v ...
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proteico
protèico agg. [der. di prote(ina)] (pl. m. -ci). – Relativo alle proteine o che contiene proteine: contenuto p.; alimento p.; metabolismo p., ecc. Fibra p., termine generico per indicare le fibre tessili, naturali (lana, seta) o artificiali...
aptene
aptène s. m. [dal ted. Hapten, der. del gr. ἅπτομαι «attaccarsi, unirsi»]. – In medicina, ogni sostanza che, pur essendo originariamente incapace di formare anticorpi, perché di natura non proteica, può acquistare tale capacità unendosi...