SAKMANN, Bert
Claudio Massenti
Medico biologo tedesco, nato a Stoccarda il 12 giugno 1942. Nello studio della medicina, iniziato a Tubinga e concluso a Monaco nel 1969, manifestò sempre particolare [...] , S., coadiuvato da un gruppo di importanti collaboratori, ha promosso studi pionieristici sulle relazioni tra le strutture proteiche dei canali ionici e le loro particolari funzioni, ed è anche riuscito a formulare una definizione della trasmissione ...
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Segmentazione
Maurizia Alippi Cappelletti
La segmentazione è il processo per mezzo del quale la cellula uovo fecondata - oppure partenogenetica, nelle specie in cui si attua questo tipo di riproduzione [...] per i nuclei, la tubulina per i microtubuli delle cellule in segmentazione, e gli enzimi per le sintesi proteiche, tutte componenti dunque che sono di derivazione materna.
Esiste un fenomeno che mostra chiaramente come siano i messaggeri materni ...
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esone
Parte del gene (eucariotico o di archeobatteri) che viene trascritta in RNA, insieme agli introni. Successivamente, mediante un processo definito splicing, gli introni vengono rimossi, mentre gli [...] corta che lascia il nucleo, entra nel citoplasma come RNA messaggero e, a livello dei ribosomi, dirige la sintesi proteica. La scoperta nel 1977 dei geni interrotti, per i biologi assolutamente inaspettata, fece supporre che gli introni fossero un ...
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Sostanza di natura proteica (una volta detta fermento) che ha proprietà di accelerare una reazione chimica specifica senza esser consumata e senza entrare nei prodotti finali della reazione. Le sostanze [...] sole sia la specificità sia la reazione, oppure da proteine coniugate. In questo caso nell’e. è presente anche un gruppo non proteico che prende il nome di gruppo prostetico quando è saldamente legato al resto della molecola; quando invece la parte ...
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INFIAMMAZIONE
Paolo Schlechter
(XIX, p. 196; App. II, II, p. 32)
Ricordiamo che per i. o flogosi s'intende un insieme di avvenimenti che si realizzano quando i tessuti di animali superiori vengono a [...] L'attacco consiste nell'adesione del leucocita al materiale da inglobare; il fenomeno è favorito da certe molecole proteiche presenti nel plasma e collegate col sistema immunocompetente (IgG) e con quello complementare (C3b), denominate opsonine, la ...
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specificità In biologia, proprietà per cui specie, oppure organismi, sostanze ecc., hanno comportamenti o attività particolari che li differenziano da altre specie, organismi. La s. di specie, cioè l’unicità [...] batteriche, i virus, i farmaci. Nelle cellule, queste sostanze si associano non covalentemente con macromolecole proteiche specifiche, associate alle membrane cellulari, chiamate recettori. La s. dei trasportatori delle membrane biologiche conferisce ...
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La b. si occupa dell'applicazione di metodi matematici per descrivere dal punto di vista qualitativo e quantitativo il comportamento di sistemi biologici. A tal fine il compito del biomatematico consiste [...] di inibizione della crescita trasmessi all'interno della cellula quando questa aderisce ad altre cellule, perché nella cascata proteica che segnala al nucleo la raggiunta confluenza delle cellule si altera qualcosa. La conseguenza è che le cellule ...
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Macromolecole, struttura delle
Lelio Mazzarella
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Generalità: a) costituzione, configurazione e regolarità; b) unità costitutive di macromolecole; c) coordinate cartesiane [...] un centro di stereoisomeria; le due forme stereoisomere possibili sono chiamate forma D (Destro) e forma L (Levo). Le strutture proteiche sono formate quasi tutte esclusivamente da 20 α-amminoacidi nella forma L. Il gruppo −NH−CHR−CO− prende il nome ...
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La grande scienza. Il folding delle proteine all'interno della cellula
Peter J.T. Dekker
Wolfgang Voos
Nikolaus Pfanner
Joachim Rassow
Il folding delle proteine all'interno della cellula
Le proteine, [...] J e una regione adiacente ricca di glicine e fenilalanine, è sufficiente per l'interazione con DnaK, poiché tale segmento proteico è in grado di stimolare l'idrolisi dell'ATP della DnaK. A differenza di DnaJ, GrpE promuove lo scambio nucleotidico ...
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Verso un sistema immunitario artificiale: le immunotecnologie
Silvia Biocca
(Dipartimento di Neuroscienze, Università di Roma Tor Vergata Roma, Italia)
Antonino Cattaneo
(Settore di Biofisica, Scuola [...] che mediano le funzioni effettrici, possono essere combinati artificialmente in vario modo tra loro o fusi a domini proteici eterologhi di varia natura, per formare nuove molecole con proprietà di riconoscimento accoppiate a funzioni effettrici nuove ...
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proteico
protèico agg. [der. di prote(ina)] (pl. m. -ci). – Relativo alle proteine o che contiene proteine: contenuto p.; alimento p.; metabolismo p., ecc. Fibra p., termine generico per indicare le fibre tessili, naturali (lana, seta) o artificiali...
aptene
aptène s. m. [dal ted. Hapten, der. del gr. ἅπτομαι «attaccarsi, unirsi»]. – In medicina, ogni sostanza che, pur essendo originariamente incapace di formare anticorpi, perché di natura non proteica, può acquistare tale capacità unendosi...