La birra può essere prodotta anche con l'aggiunta all'orzo tallito (malto) di altri cereali o prodotti amidacei quali riso, frumento, mais, segale, avena, sorgo, o fecola di manioca, di patata, ecc. La [...] 'ultimo. L'impiego del riso e della manioca rendono la birra più stabile e meno soggetta alla precipitazione delle sostanze proteiche, specie quando il malto sia ricco di sostanze azotate. L'impiego di questi surrogati nella misura del 25-30%, non ...
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Bevanda ottenuta dalla fermentazione alcolica di mosti ricavati mediante infusione in acqua di sostanze a base di amido e amaricati con luppolo.
Produzione
Particolarmente diffusa nei paesi dove le condizioni climatiche non consentono la coltivazione della vite e quindi la preparazione del vino, la ... ...
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Leopoldo Benacchio
La bevanda alcolica più diffusa nel mondo
La birra si ritrova, in differenti tipi, in tutti i continenti. La sua storia comincia oltre 4.000 anni fa, in Mesopotamia e in Egitto. Da allora la birra ha accompagnato la storia dell'uomo, adattandosi ai gusti e alle culture che si succedevano ... ...
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Tra le bevande prodotte dalla fermentazione dei cereali, conviene fare distinzione a seconda del cereale dalla cui fermentazione derivano, e a seconda del modo di fermentazione; ma conviene distinguere soprattutto le birre propriamente dette, cioè aromatizzate con luppolo quali sono attualmente diffuse ... ...
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L'aggettivo 'convenzionale' ha, tra le varie accezioni, quella derivante dall'inglese conventional, riferita a ciò che presenta le forme usuali, ordinarie, come sinonimo di tradizionale, in contrapposizione [...] che i ceppi impiegati non siano produttori di micotossine.
L'alga Spirulina ha una sua posizione peculiare nel campo degli a. proteici n. c., in quanto è da sempre convenzionale presso le popolazioni che vivono vicino a laghi salati dove quest'alga ...
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VINO
Giovanni DALMASSO
Agostino PALMERINI
(dal lat. vinum; gr. οῖνος; fr. vin; sp. vino; ted. Wein; ingl. wine).
Sommario. - Definizione. Dati statistici (p. 388); Mezzi per l'esercizio dell'industria [...] del lievito sono: idrati di carbonio, fra i quali ha particolare importanza un polisaccaride: il glicogeno; sostanze proteiche (peptoni, amminoacidi, nucleine, albumine); grassi. Le ceneri contengono in media il 50% d'anidride fosforica, il 30 ...
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ZUCCHERO (XXXV, p. 1033; App. II, 11, p. 1142)
Dario TEATINI
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Industria. - Anche l'industria zuccheriera, pur dovendo considerare le particolari caratteristiche di industria stagionale con brevissimo [...] sotto forma di cubetti, di torte, ecc.
L'essiccazione permette infatti di evitare le perdite per fermentazione delle sostanze proteiche, di ridurre le spese di trasporto e di insilamento, di facilitare la manutenzione e la conservazione, di creare un ...
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(II, p. 498; App. I, p. 87; II, i, p. 136; III, i, p. 70; IV, i, p. 101; V, i, p. 125)
Scienze alimentari e nutrizionali
di Emanuele Djalma Vitali
Sul finire del 20° sec., accanto ai tradizionali indirizzi [...] eccesso, sia pure in misura più contenuta rispetto alla prima metà degli anni Ottanta, per quanto concerne i consumi proteici (+54%) e quelli lipidici (+31%). Nel settore dei carboidrati, invece, è cresciuto lo sbilancio negativo (−26,6%). Ciò vuol ...
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proteico
protèico agg. [der. di prote(ina)] (pl. m. -ci). – Relativo alle proteine o che contiene proteine: contenuto p.; alimento p.; metabolismo p., ecc. Fibra p., termine generico per indicare le fibre tessili, naturali (lana, seta) o artificiali...
aptene
aptène s. m. [dal ted. Hapten, der. del gr. ἅπτομαι «attaccarsi, unirsi»]. – In medicina, ogni sostanza che, pur essendo originariamente incapace di formare anticorpi, perché di natura non proteica, può acquistare tale capacità unendosi...