Sostanza che, prodotta da una cellula endocrina, cioè a secrezione interna, viene liberata nel circolo sanguigno, provocando risposte funzionali in cellule localizzate a varia distanza dalla sua sede di [...] La sintesi degli o. peptidici avviene in modo identico a quella di tutte le altre molecole proteiche non ormonali. Gli o. proteici provengono invece da precursori più grandi e complessi, che subiscono processi proteolitici successivi fino al formarsi ...
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Biologia
Organismo che trasporta un parassita (batterio patogeno, fungo, protozoo o virus) e lo trasferisce da un individuo (animale o Uomo) a un altro. Sono esempi comuni di v. alcuni animali ematofagi [...] di un gene già clonato è importante scegliere il sistema ospite-v. appropriato. I v. che dirigono tali sintesi proteiche programmate, denominati v. di espressione, sono modificati per consentire sia la replicazione del v. sia la sintesi di proteine ...
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Sensazione viscerale stimolata dal bisogno del cibo; è avvertita a distanza varia dal pasto, dapprima nella forma lieve di appetito, poi in quella definita di f., caratterizzata dal desiderio imperioso [...] cronica al decesso.
Gli stati deficitari e le relative conseguenze vengono di solito analizzati trattando carenze energetiche, proteiche, vitaminiche e saline, anche se nella realtà non sono fenomeni isolati, ma combinati in modalità diverse. Nelle ...
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Genetica medica
Antonio Pizzuti
La genetica medica è la disciplina che si occupa di studiare le modalità di trasmissione e la patogenesi delle malattie che hanno in tutto o in parte come causa alcune [...] verme. Tuttavia negli animali più complessi ogni gene è in grado di codificare per più prodotti (per di più proteici). Ovvero, i genomi evolvono non solo moltiplicando e cambiando i geni presenti, ma anche utilizzandoli in modo alternativo. Nelle ...
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Prodotto di secrezione delle ghiandole mammarie; si presenta come un liquido bianco opaco, di composizione chimica complessa; è destinato ad alimentare la prole dei Mammiferi, per la quale rappresenta [...] per il trasferimento nel l. di molecole quali gli amminoacidi, il glucosio, l’acetato o le grandi molecole proteiche quali le sieroalbumine, le immunoglobuline ecc. La maggior parte delle proteine del l. è tuttavia prodotta dalle cellule lattifere ...
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Disciplina biologica che studia la struttura e le funzioni delle cellule animali e vegetali come entità morfologiche e fisiologiche fondamentali degli organismi viventi, la loro formazione, il loro comportamento, [...] i lavori che portarono, nello stesso anno, A. Lwoff, F. Jacob e J. Monod alla chiarificazione dei meccanismi della sintesi proteica e della sua regolazione.
I notevoli progressi compiuti negli ultimi anni nel campo della c. sono dovuti all’impiego di ...
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Intolleranze alimentari
Giovanni Gasbarrini
Anna Jorizzo
Si definisce in generale intolleranza alimentare una condizione clinica contraddistinta da una reazione anomala all'ingestione di un alimento. [...] locali. Tra i nutrienti capaci di indurre reazioni allergiche, oltre alle già citate proteine del latte, ricordiamo le sostanze proteiche provenienti da pesci, crostacei, il bianco dell'uovo, il cioccolato, i pomodori (specie dai semi), le banane, le ...
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Sperma
Gabriella Argentin
Lo sperma (dal greco σπέρμα, "seme") è un liquido organico, veicolo degli elementi fecondanti maschili (spermatozoi), che viene emesso con l'eiaculazione. È costituito da una [...] da 3 a 4 ml per eiaculazione. Dal punto di vista biochimico, nello sperma si possono distinguere una componente non proteica e una proteica. Nella prima, il fruttosio è sicuramente il composto più abbondante (300 mg/100ml), visto che rappresenta il ...
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NUCLEARE, MEDICINA
Antonio Centi Colella
. Negli ultimi 20 anni si è delineata una nuova branca della medicina, che riguarda l'impiego degl'isotopi radioattivi a fini diagnostici e terapeutici in forma [...] questa presenta un elevato ritmo di riproduzione cellulare che comporta a sua volta un accelerato ricambio proteico; ed è a livello della sintesi proteica che s'inseriscono i composti oncotropi in quantità tanto più elevata quanto più alto è il ...
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TUBERCOLOSI (XXXIV, p. 433; App. II, 11, p. 1026)
Carlo CATTANEO
Attilio ONIODEI-ZORINI
Giuseppe SPINA
Biochimica del bacillo tubercolare. - Gli studî sulla composizione chimica dei micobatterî, in [...] hanno messo in evidenza l'esistenza nei micobatterî degli aminoacidi fondamentali comuni a tutte le cellule viventi: negli idrolizzati proteici di questi bacilli ne sono stati identificati oltre 20. È stata anche confermata la presenza dell'acido α-ε ...
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proteico
protèico agg. [der. di prote(ina)] (pl. m. -ci). – Relativo alle proteine o che contiene proteine: contenuto p.; alimento p.; metabolismo p., ecc. Fibra p., termine generico per indicare le fibre tessili, naturali (lana, seta) o artificiali...
aptene
aptène s. m. [dal ted. Hapten, der. del gr. ἅπτομαι «attaccarsi, unirsi»]. – In medicina, ogni sostanza che, pur essendo originariamente incapace di formare anticorpi, perché di natura non proteica, può acquistare tale capacità unendosi...