Secondi messaggeri
Cristina Fasolato
Tullio Pozzan
In senso stretto la locuzione 'secondo messaggero' si applica a piccole molecole organiche (ma anche ioni inorganici) che in moltissimi tipi cellulari [...] -ciclasi che forma sul lato citosolico cAMP da ATP. È poi presente un complesso, detto 'proteina G', formato da 3 subunità proteiche (GαS, β e γ), che accoppia il recettore all'effettore, da cui il nome di 'G protein-coupled receptors' (GPCR) più ...
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Immunologia
Guido Forni
Benvenuto Pernis
Jack Strominger
Rosa Sorrentino e Roberto Tosi
di Guido Forni e Jack Strominger
Sommario: 1. Il sistema immunitario: a) pressioni evolutive; b) resistenza [...] di classe II sono disposti a coppie di geni vicini, in ciascuna delle quali si distinguono un gene A, che controlla una catena proteica α, e un gene B, che controlla una catena β. La catena α e la catena β di ciascuna coppia si associano a formare ...
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Trasporto attraverso membrane biologiche
EEberhard Frömter
di Eberhard Frömter
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. Composizione e struttura della membrana cellulare. □ 3. Metodi d'analisi: a) misure di [...] che si distingue chiaramente dal resto della parete cellulare, per lo meno nel rene, per la composizione lipidica e proteica. il ripiegamento all'interno sembra avvenire, come per una striscia bimetallica, a causa delle diverse forze di superficie di ...
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Evoluzione culturale
John Tyler Bonner
Introduzione
Con l'espressione 'evoluzione culturale' si intendono comunemente i mutamenti nelle attività culturali, il patrimonio culturale delle società umane. [...] , ora sappiamo molto di più su come i geni codificano l'informazione per la costruzione di specifiche molecole proteiche che a loro volta controllano la struttura e l'organizzazione della crescita dell'organismo. Negli organismi sessuati metà ...
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Microrganismi unicellulari precedentemente inclusi nel regno Procarioti, ma attualmente considerati un dominio a sé stante, quello dei Bacteria.
Numerose attività metaboliche dei b. condizionano le possibilità [...] e a materiali di varia natura. In condizioni ambientali estreme alcuni b. hanno un’ulteriore struttura esterna di natura proteica, lo strato S che protegge le cellule batteriche dall’infezione di batteriofagi, dalla fagocitosi e dalle proteine ad ...
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UOMO
Antonio Ascenzi
Guido Modiano
Origine (XXXIV, p. 748; v. anche paleoantropologia, App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720). − In paleontologia umana, si definisce come origine dell'u. [...] una battuta di arresto: da una parte si riducevano nettamente le indagini con i marcatori ''tradizionali'' (sierologici e proteici) considerate ormai superate, dall'altra, cioè sul versante dei marcatori del DNA, solo pochissimi degli infiniti nuovi ...
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SENESCENZA e SENILITÀ (XXXI, p. 378)
Giuseppe Levi
Il fenomeno della senescenza viene prospettato in modo differente dai medici e dai biologi. I primi, riferendosi in modo esclusivo ai processi morbosi [...] prelevato il sangue. Si deduce da queste esperienze che nel sangue circolante debbono essere riversate di continuo sostanze proteiche e lipidiche, inibitrici dell'accrescimento cellulare, e che la quantità di tali sostanze è tanto più grande quanto ...
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Microbiologia industriale
Matilde Manzoni
L’uso biotecnologico dei microrganismi ha radici antichissime, in particolare per le cosiddette biotecnologie classiche che sfruttano i microrganismi per la [...] d’azione è basato sull’interferenza in processi comuni ai microrganismi e all’uomo (per es., sintesi proteica, replicazione degli acidi nucleici, alterazione della membrana plasmatica ecc.), gli effetti tossici possono essere anche importanti.
Gli ...
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La grande scienza. Immunologia
Alberto Mantovani
Immunologia
La sopravvivenza dell'individuo e della specie in un ambiente microbiologico potenzialmente ostile dipende dall'esistenza di un sistema immunitario [...] da strutture molecolari diverse; in altri termini, lo stesso recettore può riconoscere strutture glucidiche, lipidiche o proteiche. La specificità e l'affinità sono perciò di regola relativamente basse se confrontate con quelle degli anticorpi ...
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Gamete
Jacques Testart
Il termine gamete (dal greco γαμέτης, "marito, coniuge", derivato di γαμέω, "sposare") indica le cellule, dette anche sessuali, destinate a unirsi nel processo della fecondazione [...] la coda dell'organo, 10 giorni più tardi. Dall'altra parte, alla sua superficie aderiscono numerose molecole proteiche, prodotte dall'epitelio dell'epididimo; è stato dimostrato che alcune di queste proteine intervengono nel riconoscimento della ...
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proteico
protèico agg. [der. di prote(ina)] (pl. m. -ci). – Relativo alle proteine o che contiene proteine: contenuto p.; alimento p.; metabolismo p., ecc. Fibra p., termine generico per indicare le fibre tessili, naturali (lana, seta) o artificiali...
aptene
aptène s. m. [dal ted. Hapten, der. del gr. ἅπτομαι «attaccarsi, unirsi»]. – In medicina, ogni sostanza che, pur essendo originariamente incapace di formare anticorpi, perché di natura non proteica, può acquistare tale capacità unendosi...