Il nome colloide deriva dal greco κόλλα. Esso è servito in origine a indicare certe sostanze, come la gomma arabica, la gelatina, l'amido, ecc., che avevano in comune l'assoluta mancanza di forma cristallina [...] all'anodo e trattandola con tracce di acidi migra al catodo, perché nel primo caso si generano anioni proteici e nel secondo cationi proteici, per dissociazione del sale che si forma.
Per spiegare i fenomeni di cataforesi si ammette in generale che ...
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LEPTOMA (dal gr. λεπτός "tenue")
Valeria BAMBACIONI
Con questo nome, introdotto dal Haberlandt, viene indicata la porzione cribrosa dei fasci vascolari composti, la quale, risultando di tubi cribrosi [...] lignificati, indicata perciò dal Haberlandt col nome di adroma (dal gr. ἀρδος "duro"). Il leptoma serve principalmente al trasporto delle sostanze proteiche, mentre l'adroma è adibito alla conduzione dell'acqua contenente disciolti i sali minerali. ...
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fuso mitotico
Apparato cellulare che permette la segregazione dei cromosomi nel corso della mitosi e della meiosi. La segregazione si verifica a causa della bipolarità del fuso, costituito da due gruppi [...] sono attaccati tramite i cinetocori ai microtubuli e, in questo modo, ognuno di essi può essere trasportato da queste strutture proteiche, che agiscono come funi in grado di guidarlo sino al polo verso il quale è rivolto e da cui si originerà ...
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. Si dicono alimenti quelle sostanze che introdotte nell'organismo servono a sopperire al suo dispendio in forza viva, a fornirgli i materiali di riparazione e di accrescimento, se questo si verifica, [...] a questo riguardo più interessanti e che ha suscitato una lunga serie di ricerche e discussioni è quello delle sostanze proteiche. Ha la massima importanza la qualità della proteina, che è l'espressione del suo valore biologico. Come si sa dalla ...
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. Col nome di betaina Scheibler designò una sostanza basica della formula C5H11NO2 che isolò nel 1866 dalle melasse di barbabietola (Beta vulgaris). Pochi anni dopo fu constatata la sua identita con l'ossineurina [...] più semplici (proto-alcaloidi) provenienti tutti dalla metilazione degli ammino-acidi che si formano per scissione della molecola proteica. Gli ammino-acidi che durante la vita delle piante si rendono liberi vengono così con la metilazione svelenati ...
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Origine ed elaborazione delle informazioni biologiche
Peter Schuster
(Institut fur Theoretische Chemie und Strahlenchemie, Universitat Wien Vienna, Austria)
In biologia, l'informazione è conservata ed [...] chiamata codone, corrisponde univocamente a un residuo amminoacidico o a un segnale di stop che blocca la sintesi proteica. L'inizio della sintesi proteica è determinato da sequenze speciali e da un codone che codifica una metionina o una valina. Il ...
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Ultrastrutture biologiche
AAngelo Bairati
di Angelo Bairati
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) definizione; b) cenni storici. □ 2. Le ultrastrutture elementari: a) strutture filamentose; b) strutture laminari; [...] cui natura non è ancora ben chiarita ma per la cui costituzione è probabilmente importante l'azione di quote proteiche di basso peso molecolare dette telopeptidi, determina la formazione di un filamento che all'indagine elettronica mostra un diametro ...
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Prosciutto di Norcia IGP
Indicazione geografica protetta del salume crudo e stagionato prodotto in alcuni comuni della provincia di Perugia, nella regione Umbria, e ottenuto dalla lavorazione delle cosce [...] italiano. Il prodotto è ideale per sportivi e ragazzi grazie al processo di stagionatura, che spezza le molecole proteiche fino a rendere disponibili i singoli aminoacidi.
Per approfondire
Scheda prodotto: Prosciutto di Norcia IGP (fonte: www ...
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Sulla natura degli anticorpi, cioè di quelle sostanze o proprietà antagoniste dei sieri di individui trattati per via parenterale con sostanze eterogenee (antigeni) sono state fatte negli ultimi tempi [...] acqua-aria o acqua-olio nel modo prima detto, quando cioè si faccia perdere alle molecole di queste sostanze proteiche il loro naturale modo di essere sulle coordinate spaziali. In queste condizioni infatti possono rimanere intatte non solo la ...
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Walker, John Ernest
Biochimico inglese (n. Halifax 1941). Dal 1974 lavora presso il Laboratory of molecular biology del Medical research council di Cambridge. È autore di fondamentali studi riguardanti [...] tutti gli organismi viventi. A W. si devono sia la determinazione delle sequenze amminoacidiche che costituiscono le unità proteiche dell’enzima, sia la definizione della sua struttura tridimensionale. Per queste ricerche W. ha ricevuto nel 1997, con ...
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proteico
protèico agg. [der. di prote(ina)] (pl. m. -ci). – Relativo alle proteine o che contiene proteine: contenuto p.; alimento p.; metabolismo p., ecc. Fibra p., termine generico per indicare le fibre tessili, naturali (lana, seta) o artificiali...
aptene
aptène s. m. [dal ted. Hapten, der. del gr. ἅπτομαι «attaccarsi, unirsi»]. – In medicina, ogni sostanza che, pur essendo originariamente incapace di formare anticorpi, perché di natura non proteica, può acquistare tale capacità unendosi...