tossina
Sostanza, prodotta da un organismo vivente, avente azione dannosa anche a minime dosi su altri organismi. Le t. possono avere varia origine: microbica (elaborate da batteri, miceti, virus), vegetale [...] animale (zootossine, come per es. i veleni dei serpenti). Si possono distinguere in base alla natura biochimica in t. proteiche e t. glicolipidiche: la differenza di struttura si accompagna a tutta una serie di comportamenti (resistenza al calore e ...
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spirocheta
Batterio a forma di spirale sottile, appartenente al phylum Spirochaetes e comprendente i generi patogeni Borrelia, Treponema e Leptospira. Le s. sono lunghe da 3 a 250 μm, rivestite da una [...] a quella dei batteri gram-negativi; caratteristica peculiare delle s. è la presenza nel citoplasma di strutture filamentose proteiche (da 2 a 100), dette filamenti assiali o endoflagelli, simili ai flagelli esterni di altri batteri; esse permettono ...
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Biologo molecolare, nato a Northampton (Inghilterra) l'8 giugno 1916. Laureatosi in fisica all'università di Londra, dopo la guerra (1947) entrò a far parte dello Strangeways Research Laboratory e poi [...] (1949) del laboratorio di biologia molecolare del Medical Research Council a Cambridge.
Studiò la struttura delle molecole proteiche per mezzo dell'analisi con i raggi X, s'interessò poi alla struttura degli acidi nucleici e in particolare del DNA e ...
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ippurico, acido
Acido carbossilico, detto anche N-benzoilglicina; si ritrova nell’urina degli erbivori (specialmente dei cavalli, da cui il nome) e in minor quantità nell’urina umana. L’acido i. si forma [...] quando l’organismo deve eliminare l’acido benzoico ingerito come medicamento o formatosi come prodotto di ossidazione di sostanze proteiche introdotte con gli alimenti. Il dosaggio urinario di acido i. si esegue in medicina del lavoro allo scopo di ...
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Generalità
Elemento chimico di numero atomico 7, simbolo N (lat. Nitrogenum), peso atomico 14,008, di cui sono noti diversi isotopi, alcuni naturali (147N, 157N), altri radioattivi. Il suo nome deriva [...] tessuti, come gli amminoacidi e i polipeptidi, e da altri prodotti azotati (ammoniaca, creatina, creatinina ecc.). Il valore normale dell’a. non proteico oscilla tra g 0,20 e 0,50‰ qualora si faccia riferimento all’urea e tra g 0,10 e 0,23‰ qualora ...
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proteomica
Branca della biologia molecolare che studia il proteoma, con l’obiettivo di identificare lo spettro di proteine espresse in condizioni fisiologiche e di monitorarne l’alterazione in stati [...] gene. Esistono due tipi di p.: la p. strutturale che ha lo scopo di capire e definire come varia l’espressione proteica all’interno di una cellula o tessuto in diverse condizioni (stress cellulare, patologie, danno al DNA); la p. funzionale, volta a ...
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SOIA (XXXII, p. 34)
Franco ROSSI
La soia, il cui uso era per il passato quasi esclusivamente limitato all'alimentazione e il cui impiego come alimento si cercò di intensificare anche negli S.U. durante [...] Guerra mondiale, è entrata a far parte delle materie prime di vasto interesse industriale. Il suo alto tenore di materie proteiche (metà del panello di soia, ottenuto dalla spremitura dei semi, è costituito da proteine), fu un incentivo alle ricerche ...
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. È la sostanza in cui si trasformano parti del cadavere pel cosiddetto processo di saponificazione, tanto che il cadavere stesso rimane abbastanza conservato per lunghissimo tempo ed appare come trasformato [...] anche l'ipotesi che una parte degli acidi grassi che costi uiscono l'adipocera possa provenire anche dalle sostanze proteiche e dagli idrati di carbonio del cadavere, che potrebbero essere trasformati in acidi grassi per azione di fermenti speciali ...
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Pick, Arnold
Neuropsichiatra ceco (Gross-Meseritsch 1851 - Praga 1924). Prof. (dal 1886) nell’univ. tedesca di Praga. Descrisse un particolare tipo di demenza progressiva con afasia (morbo di P.), dovuto [...] ’età presenile, caratterizzata da atrofia circoscritta di alcune circonvoluzioni cerebrali, di solito nei lobi prefrontale e temporale. All’interno dei neuroni, si possono trovare inclusioni filamentose proteiche argentofile denominate corpi di Pick. ...
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Microbiologia
JJohn F. Wilkinson
di John F. Wilkinson
Microbiologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Un organismo modello, Escherichia coli: a) La struttura di Escherichia coli. b) La crescita di Escherichia [...] circolare di DNA a doppia elica, o cromosoma, del peso molecolare di 1,3×108 dalton. Essa è circondata da un capside proteico a struttura icosaedrica di circa 125 nm di lunghezza e 81 nm di larghezza (un icosaedro è un poliedro regolare con 20 facce ...
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proteico
protèico agg. [der. di prote(ina)] (pl. m. -ci). – Relativo alle proteine o che contiene proteine: contenuto p.; alimento p.; metabolismo p., ecc. Fibra p., termine generico per indicare le fibre tessili, naturali (lana, seta) o artificiali...
aptene
aptène s. m. [dal ted. Hapten, der. del gr. ἅπτομαι «attaccarsi, unirsi»]. – In medicina, ogni sostanza che, pur essendo originariamente incapace di formare anticorpi, perché di natura non proteica, può acquistare tale capacità unendosi...