Tutta la biologia moderna è costituita sulla base della teoria cellulare, che è certo una delle più vaste generalizzazioni di questa scienza (v. biologia, in questa App.). Ma alla domanda se la vita sia [...] scoprendo e definendo delle unità biologiche (i geni), situate nei cromosomi, che sono dell'ordine di grandezza delle grosse molecole proteiche 10 mμ (v. genetica, in questa App.). Essi hanno la capacità di riprodursi e di poter mutare. Le proprietà ...
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Pigmento che in alcune alghe funge da gruppo prostetico di proteine attive nella fotosintesi ( ficobiliproteine). Come le clorofille, le f. sono tetrapirroli, ma a catena aperta, anziché ciclizzati in [...] anelli porfirinici; hanno peso molecolare di circa 586 e nelle ficobiliproteine sono unite con legami covalenti a molecole proteiche di peso molecolare da 100.000 a 300.000. Nelle ficobiliproteine le f., che hanno la banda di massimo assorbimento tra ...
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RIPRODUZIONE (XXIX, p. 398)
Giuseppe Montalenti
Il fenomeno elementare della r. biologica consiste nella costruzione di molecole organiche specifiche. Gli organismi sono infatti costituiti da un grandissimo [...] , più o meno complessa: le più complicate, più specifiche e più importanti sono le molecole delle sostanze proteiche, costituenti principali del protoplasma. La r. consiste appunto nella moltiplicazione di queste molecole. In ciascuna cellula v ...
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pirogena (o piretogena), sostanza Sostanza che nell’uomo o nell’animale provoca un aumento della temperatura corporea con le caratteristiche della febbre. Le sostanze p. possono essere esogene (endotossine [...] batteriche soprattutto, ma anche esotossine streptococciche e stafilococciche, alcune sostanze prodotte da funghi e da virus, alcune sostanze inorganiche) ed endogene (sostanze proteiche liberate dai macrofagi e dai leucociti, interleuchina-1). ...
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KOSSEL, Albrecht
Agostino Palmerini
Chimico-fisiologo, nato a Rostock il 16 settembre 1853, morto a Heidelberg il 5 luglio 1927. Studiò a Rostock e a Strasburgo, nel 1883 ebbe la direzione del laboratorio [...] a Berlino, nel 1895 la cattedra di fisiologia di Marburgo, nel 1901 quella di Heidelberg. Insieme con E. Fisher per le sostanze proteiche, con J. F. Miescher per le nucleine (che gli meritarono il premio Nobel nel 1910), è annoverato fra gli autori ...
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citosol
Ester De Stefano
Componente fluida del citoplasma di una cellula eucariotica di consistenza gelatinosa, contenente composti utilizzati dalla cellula per la crescita e la riproduzione. Nel citoplasma [...] eucariotiche si trovano anche numerosi organelli specializzati nello svolgimento di funzioni specifiche e una fitta rete di fibre proteiche costituenti il citoscheletro, che ha il compito di garantire la forma e il movimento cellulare, di ancorare i ...
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Farmacologo e fisiologo italiano (Mondovì 1866 - Mocrone, Villafranca in Lunigiana, 1961); prof. dal 1900, insegnò nelle univ. di Camerino, Cagliari, Messina e Genova. Socio nazionale dei Lincei (1938). [...] i metodi chimico-fisici alle indagini biologiche e in particolare studiò la reazione tra aldeide formica e sostanze proteiche, che fu sfruttata nell'industria delle resine sintetiche. Scrisse anche alcuni lavori storici (Malati, medici e farmacisti ...
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zeina Prolammina del mais, costituita da leucina, acido glutammico, alanina, prolina, isoleucina, serina, fenilalanina, acido aspartico, tirosina ecc. Consta di almeno due specie chimiche caratterizzate [...] solubilità (per es., in alcol isopropilico); si estrae dal mais separandone il glutine che ne contiene circa il 70%. Si usa nella preparazione di fibre sintetiche (proteiche), di polveri da stampaggio, adesivi, nella patinatura della carta ecc. ...
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(o silo-mais) Insilato integrale della pianta di mais, raccolta a maturazione incompleta della granella e lasciata fermentare, ben pressata, in assenza di aria e di luce; è un componente comune nella dieta [...] dei bovini di allevamento, appetibile, economico e disponibile in tutte le stagioni, ma che richiede opportune integrazioni per le sue carenze proteiche, vitaminiche e saline. ...
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Bioinformatica
Sergio Nasi
La bioinformatica, che ha per oggetto la gestione e l’analisi dell’informazione biomedica attraverso i computer, si è sviluppata grandemente sotto l’impulso del Programma [...] e nessuna delle altre proteine. Tuttavia, a causa della loro grande divergenza di sequenze, un certo numero di domini e famiglie proteiche e di siti di legame sul DNA non può essere rilevato tramite i pattern. Si usano allora i profili, ritenuti più ...
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proteico
protèico agg. [der. di prote(ina)] (pl. m. -ci). – Relativo alle proteine o che contiene proteine: contenuto p.; alimento p.; metabolismo p., ecc. Fibra p., termine generico per indicare le fibre tessili, naturali (lana, seta) o artificiali...
aptene
aptène s. m. [dal ted. Hapten, der. del gr. ἅπτομαι «attaccarsi, unirsi»]. – In medicina, ogni sostanza che, pur essendo originariamente incapace di formare anticorpi, perché di natura non proteica, può acquistare tale capacità unendosi...