Altman, Sidney. - Chimico (Montreal 1939 - Rockleigh 2022). Prof. alla Yale Univ.; premio Nobel per la chimica (1989) con Th. Cech per aver dimostrato che alcune reazioni con caratteristiche enzimatiche [...] sono catalizzate da molecole di RNA, quindi da molecole non proteiche (ribozimi). ...
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Processo di decomposizione cui vanno soggette, in determinate condizioni, le sostanze organiche. Nel quadro della degradazione della materia organica, la p. svolge una funzione fondamentale, in quanto [...] crasso, per opera dei batteri saprofiti o commensali, hanno luogo processi di p. che permettono di scindere le sostanze proteiche che non sono state digerite, le proteine delle cellule di desquamazione, dei secreti ecc.; i prodotti della p. non ...
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Incluso cellulare (detto anche glutine) di natura proteica che nei semi di molte piante funge da sostanza di riserva. Durante la maturazione dei semi le soluzioni dei vacuoli dell’albume o dei cotiledoni [...] piante, all’interno del granulo si separano uno o più corpuscoli dall’aspetto cristallino, detti cristalloidi, pure di natura proteica, o corpuscoli sferici, i globoidi, costituiti in prevalenza da fitine. Nei semi delle Graminacee lo strato ad a ...
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modificazione post-traduzionale
Nicoletta Landsberger
Charlotte Kilstrup-Nielsen
Modificazione chimica di una proteina in seguito alla sua traduzione. Si tratta di modificazioni covalenti di varia [...] influenzare in maniera significativa le proprietà e le attività proteiche. Tra le più studiate ricordiamo l’aggiunta di zuccheri l’ubiquitinazione, che può comportare l’aggiunta allo scheletro proteico di una catena laterale di residui di ubiquitina ( ...
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motore molecolare
motóre molecolare locuz. sost. m. – Dispositivo biologico che trasforma energia chimica in energia meccanica, funzionando come macchina biochimica molecolare alla base dei movimenti [...] (adenosine triphosphate) per vari scopi cinetici, come la divisione cellulare e il movimento di cellule e organelli. I principali motori proteici sono la miosina e la chinesina, ma possono considerarsi m. m. anche la RNA (ribonucleic acid) e la DNA ...
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fluorocromo
Mauro Cappelli
Sostanza in grado di far diventare fluorescente un’altra sostanza con la quale è posta a contatto. I fluorocromi, associati o meno ad altre molecole, possono essere impiegati [...] per mettere in evidenza la presenza di strutture macromolecolari (proteiche, glucidiche o lipidiche), o la distribuzione ionica all’interno di particolari cellule. In immunoistochimica l’impiego di fluorocromi consente di individuare, nei tessuti e ...
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disproteinemia
Alterazione qualitativa e quantitativa delle proteine plasmatiche, in partic. dei rapporti che intercorrono fra le varie classi che le compongono. La d. può avere cause genetiche o acquisite [...] per malattia: le prime presentano riduzione o assenza di determinate frazioni proteiche; le forme acquisite derivano essenzialmente da tre cause: minor produzione, eccesso di perdita, disordini immunitari o neoplastici che alterano i rapporti ...
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Medico e microbiologo (Halifax, Canada, 1877 - Nashville, Tennessee, 1955). Dal 1913 al 1947 svolse l'attività di batteriologo al Rockefeller Institute di New York. Gli si deve la dimostrazione che l'informazione [...] genetica viene trasmessa dall'acido desossiribonucleico (DNA) e non da molecole proteiche, come si riteneva in passato. Tali ricerche sono state fondamentali per lo sviluppo della biologia molecolare. ...
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. È quel particolare processo di umificazione che conduce a formazione di ammoniaca: per la conoscenza di questo processo occorre dunque una rapida rassegna delle materie organiche azotate del terreno, [...] ammoniacale, lasciano libero l'eccesso. Ché se sono posti in condizioni da utilizzare altre fonti di energia diverse dalle sostanze proteiche, p. es. idrati di carbonio, non si ha più produzione di ammoniaca o ce n'è addirittura sottrazione perché il ...
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Processo, consistente nel rivestire minute goccioline di liquidi o bollicine gassose o piccole quantità di solidi con una sottile pellicola, di solito costituita da polimeri naturali o sintetici, in modo [...] da formare microcapsule. La m. consente di conservare sostanze alimentari alterabili (vitamine, sostanze proteiche ecc.) oppure troppo facilmente volubili o diffondibili (fitofarmaci). Numerosi sono i campi di applicazione della m.: industria ...
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proteico
protèico agg. [der. di prote(ina)] (pl. m. -ci). – Relativo alle proteine o che contiene proteine: contenuto p.; alimento p.; metabolismo p., ecc. Fibra p., termine generico per indicare le fibre tessili, naturali (lana, seta) o artificiali...
aptene
aptène s. m. [dal ted. Hapten, der. del gr. ἅπτομαι «attaccarsi, unirsi»]. – In medicina, ogni sostanza che, pur essendo originariamente incapace di formare anticorpi, perché di natura non proteica, può acquistare tale capacità unendosi...