Morbilità
Mirko D. Grmek
sommario: 1. Concetti e metodi. a) Orientamenti attuali dell'epidemiologia e definizione dei criteri di misura della morbilità. b) La malattia e le malattie: il problema della [...] diverse: del grano, del riso e del mais. Il nutrimento determina la comparsa regionale delle avitaminosi, delle carenze proteiche e, in modo più complesso, dell'aterosclerosi. Tuttavia l'alimentazione è ancora più condizionata da fattori sociali. Se ...
Leggi Tutto
Dall'alta moda agli street styles: casi e tendenze
Nicoletta Giusti
Emanuela Mora
Simona Segre Reinach
Industria della moda e modernizzazione
La moda incarna e rende visibile in modo esemplare il [...] di fibre artificiali derivate però da materie prime naturali, in particolare amidi, cellulosa o fonti proteiche e biodegradabili. Attualmente non sono disponibili significativi risultati che lascino prevedere un’immediata applicazione dei biopolimeri ...
Leggi Tutto
ARMAMENTI
Stefano Silvestri
Barbara Hatch Rosenberg
Armamenti di Stefano Silvestri
sommario: 1. Le spese militari. 2. Un confronto Stati Uniti-Unione Sovietica. 3. L'evoluzione degli armamenti nucleari. [...] monoclonali), ecc. Il rapporto continua: ‟Modificando il DNA di determinati microrganismi si potrebbe indurli a sintetizzare tossine proteiche presenti in natura. In tal modo si potrebbero produrre enormi quantitativi di tossine vegetali e/o fungine ...
Leggi Tutto
Epilessia
FFranco Angeleri e Zdenaek Servit
di Franco Angeleri e Zdenæk Servít
Epilessia
Sommario: 1. Introduzione. 2. Fisiopatologia (patogenesi) dell'epilessia: a) patogenesi della crisi epilettica; [...] ricerche: essi hanno passato in rassegna vari modelli mediante i quali fattori genetici potrebbero indurre modificazioni proteiche capaci a loro volta di alterare la soglia di trasmissione delle membrane neuronali. Sfortunatamente una conoscenza ...
Leggi Tutto
Argille e origine della vita
Alexander Graham Cairns-Smith
(Department of Chemistry, University of Glasgow Glasgow, Gran Bretagna)
L'origine della vita è materia interdisciplinare dagli ampi confini. [...] . Possono essere prodotti un grande numero di 'involucri' capaci di discriminare le differenze chirali, e in un mondo pre-proteico queste cose non sarebbero state facili da trovare.
Terminiamo questo paragrafo con un altro esempio in cui le argille ...
Leggi Tutto
DNA antico
Jr.
(Department of Entomology Oregon State University Corvallis, Oregon, USA)
George O. Poinar
A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta, l'impiego della tecnica della reazione a catena [...] affermazione che, in tali condizioni, il DNA risulta maggiormente preservato dalla degradazione. I primi studi sulla degradazione proteica effettuati su insetti inclusi in ambra (Bada et al., 1994) mostrarono che la racemizzazione degli amminoacidi è ...
Leggi Tutto
Biosfera. Origine ed evoluzione
Edward F. DeLong
David M. Karl
Per approfondire la conoscenza dell'origine della nostra biosfera, è opportuno fare riferimento a un utile e chiaro modello di vita minima. [...] in grado di riprodursi. Esistono però due inconvenienti. Il primo è che lo stampo è polimerizzato da un enzima proteico fornito dall'esterno. Il secondo è che la polimerizzazione dello stampo non è sincronizzata con la crescita e la scissione ...
Leggi Tutto
Maurizio Pocchiari
Prione
La malattia degli animali cannibali
Le patologie da prioni
di Maurizio Pocchiari
13 gennaio
Viene segnalato il primo caso in Italia di encefalopatia spongiforme bovina in una [...] : l'impiego di carcasse di pecore affette da scrapie per la preparazione di farine di carne, utilizzate come supplemento proteico nell'alimentazione dei bovini, e il cambiamento, tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, delle procedure di estrazione ...
Leggi Tutto
Emisferi cerebrali
Henry Hecaen e Giovanni Berlucchi
di Henry Hecaen e Giovanni Berlucchi
EMISFERI CEREBRALI
Dominanza cerebrale
di Henry Hecaen
sommario: 1. Introduzione. 2. Emisfero sinistro. a) Dominanza [...] ricerche: essi hanno passato in rassegna vari modelli mediante i quali fattori genetici potrebbero indurre modificazioni proteiche capaci a loro volta di alterare la soglia di trasmissione delle membrane neuronali. Sfortunatamente una conoscenza ...
Leggi Tutto
Immunologia e immunopatologia
GGiorgio Cavallo
Antonio Ascenzi e Cesare Bosman
Jan G. Waldenström
di Giorgio Cavallo, Antonio Ascenzi e Cesare Bosman, Jan G. Waldenström
IMMUNOLOGIA E IMMUNOPATOLOGIA
Immunologia [...] batterici, che non hanno certamente né struttura né funzione immunoglobulinica; tale attivazione comporta, attraverso l'intervento di tre fattori proteici presenti nel siero dei Mammiferi, e che sono conosciuti con le sigle A, B e D, la scissione del ...
Leggi Tutto
proteico
protèico agg. [der. di prote(ina)] (pl. m. -ci). – Relativo alle proteine o che contiene proteine: contenuto p.; alimento p.; metabolismo p., ecc. Fibra p., termine generico per indicare le fibre tessili, naturali (lana, seta) o artificiali...
aptene
aptène s. m. [dal ted. Hapten, der. del gr. ἅπτομαι «attaccarsi, unirsi»]. – In medicina, ogni sostanza che, pur essendo originariamente incapace di formare anticorpi, perché di natura non proteica, può acquistare tale capacità unendosi...