SUPERANTIGENE
Daniele Primi-Luisa Imberti
Il termine ''superantigene'' è stato proposto da J. White nel 1989 per descrivere un gruppo di molecole capaci d'interagire e di attivare i linfociti T tramite [...] l'RNA così costruito conterrà l'informazione genetica per poter tradurre una catena TCRA o TCRB con una ben definita sequenza proteica.
Tutti i 5 prodotti codificati dai geni della regione variabile di immunoglobuline e TCR partecipano al processo di ...
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I Crostacei costituiscono una delle classi degli Artropodi (v.) e, nella gran maggioranza, sono acquatici con respirazione branchiale o tegumentale, con due paia di antenne e un numero vario di appendici [...] le metamorfosi e una particolare funzione escretoria; nel tegumento infatti si accumulano anche prodotti del catabolismo delle sostanze proteiche. La colorazione dei Crostacei, salvo in quei casi, come nelle iridescenti Sapphirina, ove è dovuta a ...
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FLAGELLATI (dal lat. flagellum "frusta"; lat. scient. Flagellata; fr. Flagellates; sp. Flagelados; ted. Flagellaten, Geisselinfusorien; ingl. Flagellates)
Paolo Enriques
Classe di Protozoi (v.) forniti [...] e acqua si formano idrati di carbonio, e da questi con sali svariati contenenti azoto, si formano sostanze proteiche. Orbene, i Flagellati privi di clorofilla non possiedono naturalmente la capacità d'utilizzare il carbonio dell'anidride; ma ...
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Immunopatologia
Fernando Aiuti
Giuseppe Luzi
(App. V, ii, p. 622)
Gli aspetti più rilevanti nell'ambito dell'immunologia hanno riguardato, negli anni Novanta, varie malattie, con una migliore definizione [...] , a livello del timo i 9/10 della popolazione linfocitaria che stabilisce un legame altamente affine con frazioni proteiche self vengono eliminati o inattivati. È grazie a questo meccanismo che in condizioni fisiologiche risultano bloccati i cloni ...
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Sistemi reagenti complessi
Sergio Carrà
Le scienze chimiche devono spesso fronteggiare problemi concernenti l'analisi e la descrizione di sistemi nei quali sono presenti molti componenti che interagiscono [...] ricordare che nelle cellule gli enzimi raramente operano da soli, viceversa essi sono associati a parti attive non proteiche chiamate coenzimi con i quali sono organizzati in complesse reti di reazioni catalitiche.
Interazione fra cinetica e ...
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(I, 270; App, II, I, p. 11; III, I, p. 10)
Botanica. − L'obiettivo più importante nello studio dell'a. delle piante è comprendere come l'organismo vegetale si sviluppi partendo da una singola cellula, [...] nel siero umano la proteina responsabile che chiamarono PDGF (Platelet Derived Growth Factor); sono state identificate quattro forme proteiche con pesi molecolari da 27.000 a 31.000 dalton. Ogni proteina è formata di due catene polipeptidiche legate ...
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ZINCO
Franco Salvatori
Paolo Schlechter
(XXXV, p. 946; App. II, II, p. 1137; III, II, p. 1146; IV, III, p. 870)
Produzione - Dopo i notevoli incrementi registrati fino alla prima metà degli anni Settanta, [...] È noto che le molecole degli ormoni steroidi si fissano a due a due, nel citoplasma delle cellule bersaglio, a dei recettori proteici appaiati e che il complesso si trasferisce nel nucleo. In questa sede esso si comporta come un TF fissandosi al DNA ...
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Il bismuto (simbolo Bi, peso atomico 209.0) è noto con certezza circa dal sec. XV. Paracelso lo considerò un semimetallo e lo chiamò Wiszmut, nome che si riferirebbe alla sua provenienza dalla località [...] i composti insolubili di bismuto e lo stesso bismuto metallico, iniettati nei muscoli, si uniscono alle sostanze proteiche dei tessuti, essendo il processo di solubilizzazione favorito da processi locali di proteolisi leucocitarie. Sembra che tracce ...
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. È l'unico composto del cloro con l'idrogeno, HCl, chiamato in commercio acido muriatico. Si ritrova nelle emanazioni gassose vulcaniche e nel succo gastrico degli animali: quello dell'uomo ne contiene [...] dei fermenti che servono alla trasformazione degli alimenti. L'acido cloridrico è indispensabile alla digestione delle sostanze proteiche nello stomaco e al retto funzionamento del riflesso pilorico. La presenza di acido cloridrico libero nello ...
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Risonanza magnetica nucleare
Bruno Maraviglia
Filippo Conti
Rosanna Mondelli
Principi fisici di Bruno Maraviglia
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Aspetti quantistici elementari. 3. La trattazione classica: [...] pertanto di una discreta mobilità, tale da permettere l'osservazione di segnali RMN abbastanza risolti. Le grosse molecole proteiche invece, avendo mobilità ridotta, e quindi tempi di rilassamento brevi, danno segnali larghi, che si perdono, come ...
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proteico
protèico agg. [der. di prote(ina)] (pl. m. -ci). – Relativo alle proteine o che contiene proteine: contenuto p.; alimento p.; metabolismo p., ecc. Fibra p., termine generico per indicare le fibre tessili, naturali (lana, seta) o artificiali...
aptene
aptène s. m. [dal ted. Hapten, der. del gr. ἅπτομαι «attaccarsi, unirsi»]. – In medicina, ogni sostanza che, pur essendo originariamente incapace di formare anticorpi, perché di natura non proteica, può acquistare tale capacità unendosi...