(o amnios) Involucro embrionale e fetale dei Vertebrati Amnioti (o Allantoidei: Rettili, Uccelli e Mammiferi), associato ad altri annessi: sierosa (o corion), allantoide e sacco vitellino. Nei Vertebrati [...] l’embrione, e poi il feto, sospeso nel liquido amniotico. Questo è acquoso, trasparente, povero di sali e di sostanze proteiche, la sua quantità varia secondo la specie e il periodo di gestazione. Si origina dal feto come escreto, dai vasi del ...
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ISTOLOGIA (XIX, p. 670; App. II, 11, p. 69)
Angelo BAIRATI
L'introduzione delle metodiche di analisi chimica, biofisica e di submicroscopia elettronica nello studio dei materiali differenziati e relativamente [...] quanto sulla struttura e sul valore delle cellule.
Le fibrille collagene sono formate da una compatta sistemazione cristallina di molecole proteiche (tropocollagene di Schmitt e coll.) che hanno lunghezza di circa 2800 Å e spessore di 10 e che sono ...
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Anatomia e medicina
Annesso fetale proprio dei Mammiferi che unisce il feto alle pareti della cavità uterina, stabilendo dei rapporti tra i vasi sanguigni materni e quelli del nascituro, in modo che questo [...] dei villi coriali presenta una serie di microvilli capaci di inglobare con i loro movimenti macromolecole proteiche o lipoproteiche: fenomeno, questo, denominato pinocitosi. Le sostanze di peso molecolare inferiore attraversano la barriera placentare ...
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Macromolecola costituita da lunghe catene polipeptidiche. Le p. sono presenti in tutti gli organismi viventi e rappresentano i principali componenti delle cellule. Sono costituite dagli elementi carbonio, [...] la coagulazione, o gli anticorpi che l'organismo produce per difendersi dagli antigeni. Una importantissima classe di sostanze proteiche è quella degli enzimi.
Gli amminoacidi
Le p. sono costituite da numerose molecole di α-amminoacidi, legate fra ...
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(IX, p. 789)
Ruolo nell'alimentazione. - I c. rivestono un ruolo primario nel complesso delle produzioni agroalimentari mondiali in relazione all'importanza che essi hanno nell'alimentazione umana. Il [...] e produttivo dei cereali. − Da vari anni vengono condotte ricerche tendenti da un lato a ottenere un miglioramento del valore proteico dei c. mediante la costituzione di nuove varietà a più elevato contenuto in proteine e a migliore composizione in ...
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Cellula. Riconoscimento e adesione tra cellule
Guido Tarone
La costituzione di organismi pluricellulari richiede la loro aggregazione in masse che, durante le fasi dello sviluppo embrionale, formeranno [...] della matrice extracellulare (fig. 3). N-CAM è codificata da un gene unico che, tuttavia, può generare differenti forme proteiche mediante un meccanismo di splicing alternativo. Una di queste è una forma solubile, non legata alla membrana in quanto ...
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Cellula. Flusso dell'informazione cellulare
Antonio Fantoni
Gabriella Minchiotti
di Antonio Fantoni
Gli organismi si formano sulla base di progetti molto complessi che rispondono a due requisiti fra [...] viene convertita nelle diverse conformazioni tridimensionali delle macromolecole proteiche.
Ognuna di queste fasi viene regolata in 000 geni a più di 450.000 diverse funzioni proteiche. Nei Mammiferi superiori l'aumento della potenzialità informativa ...
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regolazione trascrizionale
Armando Felsani
Controllo dell’espressione genica a livello della trascrizione di RNA; in questa definizione è compreso qualsiasi processo capace di modulare la frequenza, [...] di tali attività. Queste attività enzimatiche modificano altre proteine regolatrici, il DNA e soprattutto gli istoni, molecole proteiche essenziali per l’organizzazione del DNA in cromatina nel nucleo delle cellule. Sono soprattutto le modificazioni ...
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diversità cellulare
Ester De Stefano
Forma diversa assunta dalle differenti cellule degli organismi pluricellulari per svolgere le numerose funzioni essenziali alla sopravvivenza. In biologia risulta [...] cellulare è il risultato dell’espressione di una combinazione specifica di geni. Particolari isoforme proteiche del citoscheletro e proteine di regolazione porterebbero, insieme alle interazioni cellulari, alla formazione degli organi ...
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Neuroscienze
Pietro Calissano
Jacopo Meldolesi
Flavia Valtorta
Francesco Clementi
Parte introduttiva
di Pietro Calissano
Per neuroscienze si intende quell'insieme di discipline che studiano come [...] G (Coughlin 1994; Hille 1992; Linder, Gilman 1992; Vallar, Vicentini 1996). Le proteine G rappresentano una famiglia di molecole proteiche eterotrimeriche e derivano il loro nome dalla capacità di legare il GTP e di possedere una attività GTPasica ...
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proteico
protèico agg. [der. di prote(ina)] (pl. m. -ci). – Relativo alle proteine o che contiene proteine: contenuto p.; alimento p.; metabolismo p., ecc. Fibra p., termine generico per indicare le fibre tessili, naturali (lana, seta) o artificiali...
aptene
aptène s. m. [dal ted. Hapten, der. del gr. ἅπτομαι «attaccarsi, unirsi»]. – In medicina, ogni sostanza che, pur essendo originariamente incapace di formare anticorpi, perché di natura non proteica, può acquistare tale capacità unendosi...