Chimico, nato ad Euskirchen l'8 ottobre 1852, morto a Berlino il 15 luglio 1918. Fu allievo di A. von Baeyer, dal 1891 insegnò chimica organica all'università di Berlino. Nel 1902 vinse il premio Nobel [...] sugli amminoacidi: trovò metodi per separarli, stabilì quali di essi sono fra i prodotti di demolizione delle molecole proteiche. Poi, per condensazione di questi, ottenne i polipeptidi somiglianti per le proprietà ai prodotti di digestione delle ...
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Patologia sperimentale
Massimo Aloisi
di Massimo Aloisi
Patologia sperimentale
sommario: 1. Introduzione: a) Generalità e cenni storici. b) Sviluppo delle discipline biologiche. 2. Fondamenti tecnici [...] variamente grave, influenza comunque tutti i processi metabolici (ed è esso stesso un difetto metabolico), per cui anche le sintesi proteiche (per es. nel fegato) non possono non essere compromesse: di qui l'embricatura facile tra steatosi e necrosi ...
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Stato di squilibrio tra rifornimento di nutrienti ed energia – troppo scarso (m. da carenza), incongruente (m. da squilibrio), eccessivo (m. da eccesso alimentare) – e il fabbisogno del corpo per assicurare [...] in base all’apporto calorico globale (m. calorica) o, in modo più pertinente, ai principi alimentari carenti (m. proteica, m. glicidica, m. lipidica ecc.), comprendono non solo le classiche malattie da carenza (scorbuto, beriberi, rachitismo ...
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Lo sviluppo più importante delle scienze biologiche negli ultimi decenni è stato indubbiamente quello che ha consentito di spingere l'indagine dei fenomeni vitali nell'ultra-microscopico, fino a raggiungere [...] "; fu cioè riconosciuta come azione primaria del gene la costruzione di un determinato enzima, cioè di una determinata specie di molecole proteiche. La seconda scoperta fondamentale fu quella di O. T. Avery, C. M. Mc Leod e M. MacCarty (1944) i quali ...
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. Col nome carboidrati o idrati di carbonio veniva in passato indicato un grande gruppo di composti che comprendeva p. es. lo zucchero d'uva, C6H12O6, sostanza nota fin da tempo antichissimo, lo zucchero [...] di tutti quanti gl'idrati di carbonio, allo stesso modo che gli amminoacidi sono i costituenti fondamentali delle sostanze proteiche. Da questo punto di vista, il gruppo dei carboidrati viene dunque ad assumere anch'esso la sua unità organica ...
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GREGARINE
Leopoldo Granata
. Protozoi della classe degli Sporozoi (v.). Forme parassite con dimensioni variabili da pochi μ a 16 mm. (Porospora gigantea); allo stato libero e mobile hanno tendenze [...] e lo fanno apparire bianco a luce riflessa, e nero a luce diretta. In certi casi si riscontrano anche cristalli di sostanze proteiche e di ossalato di calcio. Tra l'ectoplasma e l'endoplasma, si trova una rete di fibrille contrattili (mionemi): a ...
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Materiale di riserva, detto pure glutine , in prevalenza di natura proteica, che si trova nei semi maturi e si può estrarre in forma di polvere bianca farinosa, donde il nome attribuitogli per la prima [...] , avena), nei cotiledoni di pisello, ecc. i piccoli granuli di aleurone non contengono inclusi di sorta. La sostanza proteica, sia amorfa, sia in parte cristallizzata, dei granuli di aleurone, risulta essenzialmente di globuline; nei globoidi prevale ...
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neurodegenerazione
Fabrizio Chiti
Roberto Sitia
Con l’aumento dell’età media della popolazione, più frequenti si fanno le malattie neurodegenerative. Pur se assai diverse dal punto di vista clinico, [...] fibrille. Strade seguite sono la messa a punto di nuovi farmaci o chelanti ionici capaci di ritardare l’aggregazione proteica o l’utilizzo di neuroprotettori, antinfiammatori e antiossidanti in grado di favorire la sopravvivenza di sinapsi e neuroni ...
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reverse engineering
<rivë'ës enǧinìëriṅ> locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. – Analisi, anche attraverso supporti informatici, delle forme e del comportamento di un oggetto, tecnico o biologico, [...] tra geni, a condizione che vengano eseguiti gli esperimenti di perturbazione della rete richiesti. Lo studio delle reti di interazione proteiche è facilitato da tecnologie ad alta resa, quali il doppio ibrido, la spettrometria di massa e i chip di ...
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In medicina, liquido (detto più specificamente l. cefalorachidiano) che occupa i ventricoli cerebrali, gli spazi subaracnoidali delle meningi e il sacco durale del midollo spinale. È prodotto mediante [...] l. di certe sostanze e che può essere alterata in condizioni patologiche. I costituenti principali del l. sono: sostanze proteiche: transtiretina, transferrina, proteine del conferimento e ferritina, che sono di origine plasmatica, e altre di origine ...
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proteico
protèico agg. [der. di prote(ina)] (pl. m. -ci). – Relativo alle proteine o che contiene proteine: contenuto p.; alimento p.; metabolismo p., ecc. Fibra p., termine generico per indicare le fibre tessili, naturali (lana, seta) o artificiali...
aptene
aptène s. m. [dal ted. Hapten, der. del gr. ἅπτομαι «attaccarsi, unirsi»]. – In medicina, ogni sostanza che, pur essendo originariamente incapace di formare anticorpi, perché di natura non proteica, può acquistare tale capacità unendosi...