La chimica come corpo di scienza è relativamente recente, ma è antica come arte. Nell'antichità la chimica si riduceva a una tecnica più o meno rudimentale disseminata in tutte le arti. Fra le antiche [...] allo stesso E. Fischer. A questo grande chimico e ai suoi allievi si deve anche lo studio delle sostanze proteiche e la sintesi dei polipeptidi. In questo secolo comparvero i lavori del Willstätter sui pigmenti vegetali, specie sulla clorofilla ...
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TINTURA (XXXIII, p. 871)
Marino FORTUNATO
Industria tessile. - La tintura delle fibre tessili ha richiesto nuove categorie di coloranti artificiali (v. anche coloranti, sostanze, in questa seconda App., [...] un gruppo di coloranti al tino la cui costituzione molecolare determina un'ottima affinità per le fibre proteiche.
Una delle principali proprietà dei coloranti Antinolo, che derivano generalmente dalla condensazione delle diarilidoclorochinone, è il ...
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La birra può essere prodotta anche con l'aggiunta all'orzo tallito (malto) di altri cereali o prodotti amidacei quali riso, frumento, mais, segale, avena, sorgo, o fecola di manioca, di patata, ecc. La [...] 'ultimo. L'impiego del riso e della manioca rendono la birra più stabile e meno soggetta alla precipitazione delle sostanze proteiche, specie quando il malto sia ricco di sostanze azotate. L'impiego di questi surrogati nella misura del 25-30%, non ...
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Fa parte di quella categoria di mezzi terapeutici che alterano (alteranti) lo stato generale dell'organismo, agendo universalmente e senza preferenze specifiche sulle cellule dell'organismo: iniezioni [...] alterante è la colloidoterapia consistente essenzialmente nell'introduzione, per via parenterale, nell'organismo, di sostanze proteiche estranee ad esso (v. proteinoterapia; emoclasica, crisi), che determinano nelle cellule e negli umori dell ...
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Questo termine è stato introdotto dall'Haberlandt in anatomia vegetale per indicare la porzione più resistente del fascio conduttore delle piante vascolari, adibita al trasporto dell'acqua e costituita [...] , il leptoma (dal gr. λεπτός "tenue") risulta di apparecchi a pareti sottili (tubi cribrosi, parenchima cribroso) e serve principalmente per la conduzione delle sostanze proteiche.
Bibl.: G. Haberlandt, Physiologische Pflanzenanatomie, Lipsia 1924. ...
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In biologia e in medicina, qualsiasi struttura capace di reagire a sollecitazioni specifiche, sviluppando una reazione caratteristica. In immunologia, struttura di membrana in grado di reagire con l’antigene [...] sempre per mezzo di r. situati sulla superficie della cellula o nel citoplasma.
I r. sono proteine o complessi proteici capaci di riconoscere e legare la sostanza segnale in modo altamente specifico, esternamente alla cellula, e dare inizio a una ...
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Famiglia di piante Dicotiledoni, chiamate anche Papilionacee, con caratteristico frutto a baccello, detto legume. Comprende specie di notevole importanza economica.
Caratteristiche
Le F. sono erbe o piante [...] in noce o drupa), formato da due metà simmetriche che racchiudono i semi, contenenti amido e sostanze di riserva proteiche. Le radici presentano generalmente tubercoli radicali.
Sistematica
È, dopo quella delle Asteracee, la più vasta famiglia delle ...
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Prodotto costituito dalle brattee (glume e glumette) che avvolgono la granella dei cereali; si produce dal cascame della trebbiatura nei cereali che hanno le brattee non aderenti al granello (frumento, [...] operazioni di sbramatura si presenta come una massa farinosa, di colore giallo, ed è costituita da sostanze proteiche, grassi, cellulosa, pentosani, sostanze minerali (prevalentemente silicati) ecc.; si usa nella preparazione di materiale isolante da ...
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(XI, p. 49; App. II, I, p. 669; III, I, p. 416)
Le industrie della c. rientrano decisamente in quelle definibili ''a tecnologia matura''. Nell'attuale scenario economico, i loro problemi produttivi provengono [...] del grasso dal carniccio prodotto dalla scarnatura del grezzo e per la destinazione all'industria mangimistica del tessuto proteico residuo; per il riciclaggio dei bagni di c. o recupero del cromo (previa precipitazione come idrossido) dai bagni ...
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SINGER, Seymour Jonathan
Marco Vari
Biologo statunitense, nato a New York il 23 maggio 1924. Ha insegnato chimica fisica presso la Yale University dal 1951 al 1961 e successivamente è divenuto professore [...] teoria del mosaico fluido, con l'identificazione delle proteine transmembrana: S. ha dimostrato che molte molecole proteiche sono inserite all'interno della struttura lipidica in virtù del loro carattere anfipatico, cioè grazie alla contemporanea ...
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proteico
protèico agg. [der. di prote(ina)] (pl. m. -ci). – Relativo alle proteine o che contiene proteine: contenuto p.; alimento p.; metabolismo p., ecc. Fibra p., termine generico per indicare le fibre tessili, naturali (lana, seta) o artificiali...
aptene
aptène s. m. [dal ted. Hapten, der. del gr. ἅπτομαι «attaccarsi, unirsi»]. – In medicina, ogni sostanza che, pur essendo originariamente incapace di formare anticorpi, perché di natura non proteica, può acquistare tale capacità unendosi...