Sulla natura degli antìgeni - di quelle sostanze cioè capaci, una volta introdotte per via parenterale (cioè eludendo la via digestiva) in organismi per i quali sono eterogenee, di stimolare questi organismi [...] complessi (polimeri elevati) e composti lipo-carboidrati di varia origine: all'opposto vi sono alcune sostanze proteiche che hanno scarso potere antigene.
La specificità degli antigeni, cioè la differenziale capacità di queste sostanze, anche ...
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Le analisi di laboratorio
Giorgio Federici
Il termine 'analisi cliniche' è entrato nel linguaggio comune per identificare una branca della medicina che in questi ultimi decenni ha avuto un impetuoso [...] IgM). L'epatite di tipo B, detta anche epatite da siero, è determinata da un virus a DNA formato da una capsula proteica (surface) che contiene il DNA (core) e un enzima che provvede alla replicazione del virus. A seconda della fase della malattia, è ...
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(XIV, p. 818; App. II, I, p. 903; III, I, p. 591; IV, I, p. 760)
Fra le scienze che si occupano dei fenomeni della vita animale, la f. continua ad avere, consolidandola, una posizione di primo piano. Al [...] riparatrici, nella cellula nervosa in dissesto morfologico o funzionale. È sperabile che fra le decine e decine di molecole proteiche, peptidiche, aminiche, aminoacidiche, fosfolipidiche o di altra natura che sono state individuate o sono in corso d ...
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La grande scienza. Bioinformatica
Anna Tramontano
Bioinformatica
La bioinformatica è una scienza multidisciplinare, al crocevia tra biologia, chimica, matematica, fisica e informatica, che analizza [...] amminoacidi in due proteine appartenenti alla stessa famiglia evolutiva. Il primo algoritmo per 'allineare' in questo modo due sequenze proteiche fu proposto da Saul Needleman e Christian Wunsch nel 1970 ed è usato ancora oggi, così come ancora oggi ...
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Alimentazione
Prodotto della macinazione di sostanze vegetali essiccate. Le più importanti f. naturali si ottengono dai cereali (frumento, segala, orzo, granturco, dura, riso, avena ecc.), altre da leguminose [...] popolazioni dell’Estremo Oriente, e il suo impiego si va diffondendo nella preparazione di mangimi da allevamento ad alto contenuto proteico. La f. di castagne ha molta parte nell’alimentazione di alcune popolazioni e la f. di granturco o di mais ...
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MUSCOLARE, SISTEMA (XXIV, p. 97)
Amedeo Herlitzka
I processi che si svolgono durante e dopo la contrazione muscolare si dividono in due fasi, di cui la prima si compie senza la partecipazione dell'ossigeno [...] acido fosforico. Nel processo interviene la miosina, sostanza proteica che costituisce per la massima parte la fibrilla muscolare una sostanza unitaria, ma un complesso di due sostanze proteiche, la miosina propriamente detta e l'actina, che insieme ...
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farmacogenomica
Giuseppe Pimpinella
Scienza che studia l’applicazione delle tecnologie genomiche allo scopo di identificare sia i geni che determinano le patologie e, quindi, condizionano la suscettibilità [...] differenze e analogie nella risposta ai farmaci. Il fine ultimo di queste tecniche è l’identificazione del bersaglio proteico dei farmaci, dei geni responsabili della risposta farmacologica o della maggiore tossicità di un farmaco.
Un esempio di ...
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Azienda industriale che ha per scopo la raccolta del latte nella zona agraria circostante, per trasformarlo prevalentemente in burro e formaggio e per utilizzare, in generale, i prodotti derivati dal latte.
Il [...] con quella del latte centrifugato, come risulta dalle cifre seguenti: acqua 90,30; grasso 0,4; lattosio 4,10; sostanze proteiche 3,75; sali 0,75.
Il siero latteo rappresenta in media un volume corrispondente a quattro quinti del latte lavorato e ...
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(o grosso intestino) In anatomia, la parte terminale del tubo digerente, estendentesi dalla valvola ileocecale del Bauhin all’orifizio anale. Presenta tre porzioni (il cieco, il colon e il retto, e ha [...] metabolici e di farmaci inoculati, decomposizione dei residui alimentari indigeriti. Tale funzione porta, per le sostanze proteiche, a scissioni putrefattive con produzione di composti aromatici (per es., indolo ecc.), acidi grassi volatili e ...
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Composto contenente il gruppo −S−S−; ovvero composto chimico contenente 2 atomi di zolfo: per es., d. di ferro, FeS2, la pirite; d. di metile, (CH3)2S2. Ponte d. Gruppo −S−S− che collega due molecole [...] naturali o di sintesi. Nei polipeptidi e nelle proteine naturali il ponte d. si realizza sempre tra due residui amminoacidici di cistina e contribuisce in maniera sostanziale al mantenimento della struttura terziaria delle molecole proteiche. ...
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proteico
protèico agg. [der. di prote(ina)] (pl. m. -ci). – Relativo alle proteine o che contiene proteine: contenuto p.; alimento p.; metabolismo p., ecc. Fibra p., termine generico per indicare le fibre tessili, naturali (lana, seta) o artificiali...
aptene
aptène s. m. [dal ted. Hapten, der. del gr. ἅπτομαι «attaccarsi, unirsi»]. – In medicina, ogni sostanza che, pur essendo originariamente incapace di formare anticorpi, perché di natura non proteica, può acquistare tale capacità unendosi...