Scienza greco-romana. La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Giulio Lucchetta
La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Problemi di metodo
Nel Libro I della Metafisica, Aristotele traccia un [...] seguire Ippia nell’assemblare filosofi a poeti intessendo ardite connessioni per homología; obiettivo platonico, realizzato anche nel Protagora o nel Teeteto, è di rendere plausibile la paradossale sovrapposizione di Eraclito non tanto con i sofisti ...
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Pragmatismo
Antonio Santucci
di Antonio Santucci
Pragmatismo
sommario: 1. Introduzione. La problematica ‛peirciana'. 2. Il pragmatismo di James. 3. Dewey e la teoria dell'indagine. 4. La filosofia europea [...] intellettuale e la lotta che l'uomo combatte con Dio contro il male che resiste nell'universo. Così il moderno Protagora cercava di scuotere, con la sua idea di una redenzione cosmica, le istituzioni della compassata società vittoriana: una visione ...
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Idealismo
VVittorio Mathieu
di Vittorio Mathieu
Idealismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il trascendentalismo. 3. Lo ‛gnoseologismo'. 4. L'apporto romantico. 5. L'idealismo rovesciato. 6. Il ‛significato [...] unità è ‛apparente'. Questa dottrina, rimasta sostanzialmente immutata in tutto il meccanicismo posteriore, era una risposta alla sfida di Protagora circa l'impossibilità di distinguere tra ciò che ‛appare' e ciò che ‛è'. Per Democrito l'apparenza è ...
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miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra della stessa specie assunta come unità (unità...
sofista
s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono i più celebri sofisti. Nelle università...