. Nome dei seguaci di una scuola filosofica greca, così chiamata dalla patria del suo fondatore, Aristippo di Cirene. Questi aveva subito, nella sua giovinezza, l'influsso dei sofisti, ma era poi divenuto [...] astratta attualità appariva propriamente risolubile il problema piatico. E qui si manifestava propriamente l'eredità protagorea: di Protagora era infatti il principio che l'uomo avesse consapevolezza solo delle affezioni (πάϑν) che in lui sorgevano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'educazione in Grecia
Roberto Nicolai
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I due concetti educativi fondamentali nella cultura greca sono [...] , nel V secolo a.C. non esistono simili distinzioni.
Un famoso sofista che si esibisce in una casa privata, come Protagora nell’omonimo dialogo platonico, o in un ginnasio dà dimostrazione delle sue capacità e allo stesso tempo offre un modello ai ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La grammatica
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le ricerche su ciò che oggi chiamiamo “grammatica” appaiono per la prima [...] si afferma l’ideale del ben parlare (eu legein) e della correttezza formale del discorso (orthoepeia). In particolare Protagora è il filosofo che la tradizione considera come l’iniziatore dell’indagine sulla grammatica. A lui Diogene Laerzio (IX ...
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IDEALISMO
Guido Calogero
. Di "idealismo" e di "idealisti" (e anche, rispettivamente, di "ideismo" e di "ideisti") cominciarono i filosofi a parlare propriamente tra la fine del Sei e il principio del [...] non ideale, o senz'altro posta come realtà unica. Si è così potuto, e si può, parlare di un "idealismo" greco, p. es. di Protagora e degli scettici, in un senso, e di Socrate e di Platone e dei neoplatonici, in un altro senso; e studiare come questo ...
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LOGOS
Leone TONDELLI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Leone TONDELLI
. Voce greca, λόγος, il cui significato oscilla tra "ragione", "discorso" (interiore ed esteriore) e "parola". In Giovanni, I,1, [...] nel logos venga a prevalere l'aspetto verbale, che assorbe in sé l'altro senza eliminarlo: tale è il logos che Protagora sa render "vittorioso" anche quando è "perdente", e quello di cui Gorgia esalta la mirabile potenza. La reazione al verbalismo ...
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SCETTICISMO
Guido Calogero
. È, in generale, l'atteggiamento di chi, in ordine a un dato complesso di nozioni o addirittura alla totalità del conoscibile, assume un atteggiamento negativo, o limitandosi [...] è condotto infine a dubitare del rigore oggettivo di questa stessa distinzione. Scettico non è, bensì, il suo grande contemporaneo Protagora, che pure è il massimo (e anzi l'unico, anche se praticamente il suo atteggiamento vien mantenuto da tutta l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Scuole socratiche minori
Roberto Brigati
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sono così denominate le scuole fondate, vivente Socrate o dopo [...] e ritualizzati: non durante una nottata di libagioni come nel Simposio platonico; non nelle case dei mecenati come nel Protagora; e non certo nel pieno della vita pubblica. A volte si utilizzano spazi di riunione aperti (palestre, porticati: ma ...
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In filosofia, nome generico di ogni concezione che tende a risolvere la realtà nel pensiero.
Il termine i. si cominciò a usare tra la fine del 17° sec. e il principio del 18°, per designare l’atteggiamento [...] hanno ritenuto possibile parlare di i. e di idealisti anche a proposito di dottrine e di pensatori antecedenti all’effettivo uso storico di quei termini: e così si può parlare, per es.. dell’i. soggettivo di Protagora o dell’i. oggettivo di Platone. ...
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Giamblico Filosofo neoplatonico (n. Calcide, Celesiria, 250 ca
m. 330 ca.). Fu l’iniziatore della scuola neoplatonica di Siria. Allievo del peripatetico Anatolio e poi di Porfirio, influì fortemente [...] filologi per designare l’ignoto autore (identificato ora con Democrito, ora con Antifonte, ora con Ippia, ora con Protagora) di un trattato etico-politico, superstite in estratti nel Protrepticus di Giamblico. Si tratta verosimilmente di un sofista ...
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SOGGETTIVISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico, derivante dal significato che il vocabolo "soggetto" acquista nell'età moderna, quando viene riferito essenzialmente all'attività pensante (v. per [...] rispetto all'oggettività che dovrebbe fondare i valori teoretici e pratici. Così nella sofistica, e specialmente in Protagora, il soggettivismo appare come subordinazione di ogni valore conoscitivo e morale al criterio soggettivo dell'utilità; mentre ...
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miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra della stessa specie assunta come unità (unità...
sofista
s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono i più celebri sofisti. Nelle università...