Filosofo greco, nato fra il 214 e il 213 a. C., scolarco dell'Accademia e iniziatore, in essa, dell'indirizzo speculativo che integrava con una dottrina del probabilismo la tradizione scettica già iniziata [...] terreno del pensiero greco: di un soggettivismo incomparabilmente più rigoroso, dal punto di vista teorico, di quello di Protagora. Sommato a quell'oggettivismo di diritto che è il limite invalicato di tutto il pensiero antico, questo soggettivismo ...
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BONGHI, Ruggiero
Pietro Scoppola
Nacque a Napoli il 21 marzo 1826 da Luigi, avvocato di origine bergamasca, e da Carolina de Curtis. Morto il padre nel 1836, il B. fu educato dal nonno materno Clemente [...] e prefazione di Luigi Morandi). Dei nuovi orientamenti filologici del B. risentono le versioni dell'Eutidemo e del Protagora di Platone comparse a Milano nel 1857 e le successive traduzioni di Platone pubblicate più tardi assieme alle precedenti ...
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MEINI, Giuseppe
Domenico Proietti
– Nacque a Firenze, nel sobborgo di S. Maria al Pignone, il 19 marzo 1810, da Francesco e Maddalena Lazzeri, in una famiglia di umili condizioni (la madre era cantante, [...] , in cui dovevano essere accolte le versioni già completate (e rimaste manoscritte, cfr. Lasinio, p. 20) di Protagora, Eutidemo, Teeteto e Sofista.
Per le sue molteplici attività il M. ebbe diversi riconoscimenti: fu professore onorario dell ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le donne e la musica
Mariella De Simone
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È soprattutto con la musica che le donne della Grecia antica [...] e scrittura, attestano la presenza di allieve donne, peraltro confermata, per Creta e per Sparta, da un riferimento contenuto nel Protagora di Platone (342d). Lo stesso Platone, in un passo delle Leggi (804d-e), auspica che l’educazione alla musica e ...
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Uno dei maggiori rappresentanti della più antica filosofia greca. Nacque, secondo testimonianze quasi unanimi, in Abdera. Però regnano incertezze sia sulla data della nascita (fra il 470 e il 457 a. C.) [...] le ricerche di K. Reinhardt (v. Bibl.) risale a D.: ma per le affinità che presenta col mito narrato da Protagora nel dialogo platonico che porta il nome di questo, non è improbabile che l'atomista derivasse quella concezione dal sofista, pure nato ...
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ARNAUDI, Carlo
Vittorio Treccani
Nato a Torino il 23 maggio 1899 da Carlo Angelo e Marianna Dalmazzone, giovanissimo partecipò come ufficiale degli alpini alla prima guerra mondiale conquistando due [...] scient., 1964, n. 428, pp. 1-10; Riflessioni e lineamenti per una politica della ricerca scientifica in Italia, in Il Protagora, XXXIII (1964), pp. 3-50; L'essenziale funzione della scienza e della sua organizzazione nella vita del mondo moderno, in ...
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MOTO
Federigo ENRIQUES
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
1. Moto assoluto e relativo per gli antichi. - Il senso comune distingue fra moto assoluto e moto relativo, prendendo per quest'ultimo il moto [...] delle cose: solo in tale più vasto senso è quindi da intendere, per es., la notizia che Eraclito e Protagora asserissero la "mobilità" dell'universo, e gli Eleati ne sostenessero invece l'"immobilità". Nelle dimostrazioni eleatiche dell'unità e ...
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Vedi URBANISTICA dell'anno: 1966 - 1997
URBANISTICA (v. vol. vii, p. 1062)
E. Greco
P. Sommella
p. 1062). Grecia. - Il complesso di norme che regolano la pianificazione urbana viene indicato con il [...] Sparta che con Atene.
Si comprende, così, sia il suo ruolo marginale nella spedizione turina (dove la politèia fu scritta da Protagora di Abdera, secondo quanto riferisce Eraclide Lembo apud Diog. Laert., IX, 50) sia la tradizione che fa di Ippodamo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La filosofia politica nel pensiero antico
Federica Pezzoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero politico antico, caratterizzato [...] e physis), la ricerca dell’educazione migliore per partecipare alla vita politica e la virtù. Al movimento appartiene Protagora di Abdera, giunto ad Atene in età periclea e autore delle leggi democratiche della colonia panellenica di Turi, fondata ...
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Rosmini e Gioberti
Luciano Malusa
Una tesi di laurea che è ben più di uno scritto giovanile
Quando, come allievo della Scuola Normale, si avviò a concludere i suoi studi presso la facoltà di Filosofia [...] soggettività, sostituendola a quella soggettività kantiana, intesa a torto alla maniera dell’antropologismo individuale di Protagora. Il che dimostra essersi formato il giusto concetto della soggettività (oggettività vera), che, siccome necessaria ...
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sofista
s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono i più celebri sofisti. Nelle università...
sofistica
sofìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sofistico (cfr. lat. tardo sophistĭce, gr. σοϕιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza»)]. – 1. Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica,...