Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il Liceo, storia di un luogo del sapere
Claudia Macerola e Federico Minzoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel 335 a.C. Aristotele [...] , e fa riferimento all’abitudine di Aristotele – attestata d’altronde di diversi filosofi dell’antichità, tra cui anche Protagora e Platone – di discorrere con i propri amici e allievi passeggiando, è invece rifiutata da gran parte degli studiosi ...
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GEYMONAT, Ludovico
Girolamo De Liguori
Nacque a Torino l'11 maggio 1908, da Giovanni, valdese, e da Teresa Scarfiott, cattolica, entrambi di famiglia piemontese. Conseguì la laurea in filosofia, presso [...] , Conferenza novembrina di G., in Filosofia, 1960, n. 1, pp. 117-125; B. Widmar, Filosofia e filosofia della scienza, in Il Protagora, 1960, n. 1, pp. 789 ss.; M. Viganò, Filosofia e filosofia della scienza, in La Civiltà cattolica, 1961, t. III, pp ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] curiosità attentamente rivolta alle manifestazioni del soprannaturale.
Ad Atene decisiva è soprattutto l’azione dei sofisti (Protagora, Prodico, Ippia, Gorgia). Di varia provenienza e formazione, essi concordano in un atteggiamento di reazione alla ...
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LOGICA
Guido Calogero
. Il termine di "logica" λογικὴ τέχνη, ἀρετή "arte abilità logica": oppure τὸ λογικόν, sottinteso μέρος τῆς ϕιλοσοϕίας "la sezione logica della filosofia") entrò nell'uso specialmente [...] Considerando tutte le esperienze conoscitive come eguali in fatto di verità e diverse solo in fatto di valore pratico, il grande Protagora si era in realtà messo al disopra di ogni gnoseologia; ma la concezione logico-retorica, sua e di altri grandi ...
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MITOLOGIA
C. Cieri Via
Le figurazioni mitologiche nel Medioevo appartengono a quella tradizione classicista che dall'età tardoantica fino alla fine del Trecento guardò al mondo antico in termini ora [...] formelle del campanile di S. Maria del Fiore a Firenze.In particolare Prometeo, legato al mito della creazione in Platone (Protagora, 320C-322D) e poi in Ovidio (Metamorfosi, I, vv. 78-88), diventa un simbolo visivo del concetto neoplatonico della ...
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medicina, scrittori di
Luigi Zanzi
Nella considerazione della complessa vicenda culturale che torna necessaria per intendere i molteplici nodi del pensiero di M., soltanto in tempi recenti si è posto [...] da più di un testo di Platone (anche con rinvio esplicito e diretto a Ippocrate e alla sua scuola, come avviene nel Protagora, 311 B): infatti nel Fedro (270 C) Socrate richiama il metodo di Ippocrate come paradigmatico e come apportatore di discorso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ippocrate e gli scritti ippocratici
Valentina Gazzaniga
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Ippocrate è ritenuto il padre fondatore della [...] le sue lezioni, costruendo su di lui l’immagine di un padre ideale e di un maestro del metodo. Nel Protagora (311b-c), Platone ci informa, infatti, delle modalità di svolgimento delle lezioni di Ippocrate, che sono pubbliche ed accessibili dietro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La medicina delle donne
Valentina Gazzaniga
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Ippocrate è ritenuto il padre fondatore della medicina [...] le sue lezioni, costruendo su di lui l’immagine di un padre ideale e di un maestro del metodo. Nel Protagora(311b-c), Platone ci informa, infatti, delle modalità di svolgimento delle lezioni di Ippocrate, che sono pubbliche ed accessibili dietro ...
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La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] certi della scienza sono da essa riguardati come proprietà di ogni esistenza. Onde A., contro i seguaci di Eraclito e di Protagora, al pari di Platone, difende il principio di contraddizione e del terzo escluso, dimostrando che la loro negazione e la ...
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STATUA DI CULΤO (v. vol. VII, p. 476, s.v. Statua)
S. De Angeli
Mondo classico. - Con questa definizione si indica la più importante rappresentazione di divinità in un santuario, oggetto e centro di [...] rappresentazione costituiva infatti per i Greci un elemento fondamentale della pratica religiosa.
Nel mito della creazione evocato da Protagora in Platone (Prot., 322a), l'erezione di altari e di immagini di divinità è ritenuta addirittura una delle ...
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sofista
s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono i più celebri sofisti. Nelle università...
sofistica
sofìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sofistico (cfr. lat. tardo sophistĭce, gr. σοϕιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza»)]. – 1. Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica,...