Pittore (Bologna 1512 - ivi 1597). Esponente del manierismo emiliano, risentì in un primo tempo dei modi raffaelleschi di Innocenzo da Imola e di Perìn del Vaga, di cui fu aiuto a Genova (1527). A Roma, nel 1550 eseguì per Giulio III un ritratto, poi collaborò alla decorazione di Villa Giulia. Recatosi per breve tempo a Fontainebleau (1560), nel 1565 fu a Firenze tra i collaboratori di G. Vasari. Tra ...
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Pittore (S. Angelo in Vado 1529 - Roma 1566). Protagonista a Roma del manierismo della metà del 16° sec., Z. fu sempre alla ricerca di un compromesso o meglio di una conciliazione tra la maniera e le richieste [...] a Polidoro e a Perin del Vaga (ma nulla rimane di questa sua attività), intorno al 1553 collaborò con ProsperoFontana alla decorazione di Villa Giulia, nella quale il riferimento all'arte di Raffaello è evidente. La stessa componente culturale ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] del collegio cardinalizio.
La sua ornamentazione proseguì dopo Michelangelo con gli stucchi della volta e delle pareti di ProsperoFontana e d’altri, e le pitture murali di Lorenzo Sabbatini e Federico Zuccari, dedicate agli Atti degli apostoli ...
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BUONACCORSI (Bonaccorsi), Pietro, detto Perin (o Pierin) del Vaga
Maria Vittoria Brugnoli
Figlio di Giovanni, nacque a Firenze nel 1501. La fonte più attendibile, per la sua biografia, è il Vasari il [...] aveva sposato la sorella Caterina; il Luzio Romano, che ritroveremo più tardi nell'impresa di castel Sant'Angelo; ProsperoFontana che si gioverà ancora di quelle esperienze circa due decenni più tardi, nella propria attività romana (Davidson, 1966 ...
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PASSEROTTI, Bartolomeo
Angela Ghirardi
PASSEROTTI (Passarotti), Bartolomeo. – Nacque a Bologna nel 1529, rinnovando nel nome quello del padre; fu battezzato il 28 giugno.
Gli anni della formazione sono [...] A. Bacchi - S. Tumidei, Ferrara 2002, pp. 96-103; V. Fortunati, Per la storia del ritratto a Bologna nel Cinquecento: aggiunte a ProsperoFontana e a B. P., in Arti a confronto. Studi in onore di Anna Maria Matteucci, a cura di D. Lenzi, Bologna 2004 ...
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BRANDANI, Federico
Silla Zamboni
Figlio di maestro Agostino, nacque a Urbino intorno al 1522-25; la prima notizia documentata relativa a questo plasticatore è del 6 apr. 1538 e riguarda il suo apprendistato [...] del B., che dovette eseguire gli stucchi entro i quali sono incastonati gli affreschi di Taddeo Zuccari e di ProsperoFontana, responsabile, questi, dell'insieme decorativo. Le due volte sono concepite in modo simile: attorno ad uno specchio centrale ...
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Michelangelo e la pittura un itinerario biografico
Barbara Agosti
Quando compì i suoi primi esperimenti nell’ambito della pittura, al giovane Michelangelo Buonarroti (1475-1564) era già ben chiara la [...] (Perino del Vaga, Daniele da Volterra, Francesco Salviati, Giorgio Vasari, Battista Franco, Roviale Spagnolo, Marcello Venusti, ProsperoFontana, Jacopino del Conte) furono quelli che, ciascuno a suo modo, più faticarono per riuscire a recepirne le ...
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GHERARDI, Cristofano, detto il Doceno
Monica Grasso
Nacque a Borgo Sansepolcro nel novembre del 1508 da Guido di Francesco, a detta di Giorgio Vasari (pp. 214, 243) di famiglia nobile e agiata.
Fonte [...] . Dipinti, sculture e oggetti dei secoli XV-XVI, Roma 1985, pp. 193-195; C. Rosini, Dietro la moda delle grottesche. ProsperoFontana e Paolo Vitelli, Città di Castello 1986, pp. 74-99, 146 s., 161-185 e passim; F.F. Mancini, Pinacoteca comunale ...
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LAURETI, Tommaso, detto il Siciliano
Monica Grasso
Nacque a Palermo, presumibilmente intorno al 1530. L'anno di nascita, oggi prevalentemente accolto, si desume da un documento che lo dice settantaduenne [...] alla cultura manierista romana nella sua espressione più dinamica e teatrale. Nel palazzo lavorarono con lui artisti come ProsperoFontana, Orazio Samacchini e Lorenzo Sabatini, bolognesi dai numerosi contatti con Roma.
Il 2 ag. 1563 Pier Donato Cesi ...
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BONASONE, Giulio
Alfredo Petrucci
Figlio di Antonio - di famiglia originaria di Carpi che si era stabilita a Bologna alla fine del sec. XV acquistando i diritti di cittadinanza nel 1492 - fu attivo, [...] (B. 179-328) eseguite con intenti esclusivamente illustrativi che rivelano derivazioni da Raffaello, da Michelangelo, dal Parmigianino, da ProsperoFontana (al quale il Malvasia, I, p. 176, attribuisce il disegno di "molti de' rami") e perfino dal ...
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