FONOLOGIA (v. fonetica, XV, p. 622; App. II, 1, p. 960; III, 1, p. 655)
Alberto M. Mioni
Studio funzionale della strutturazione fonica del linguaggio, cioè di come i suoni del linguaggio (foni) si organizzano [...] come centrale non arrotondata, in quanto non ci servono a distinguere /a/ dagli altri fonemi. Ai TI si aggiungono quelli prosodici (TP) di lunghezza, intensità e altezza.
Il concetto di TD, formulato dalla scuola di Praga, è stato poi ulteriormente ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] sorde sono aspirate ([ˈfatːho]).
Circa i fenomeni che riguardano le consonanti in relazione alla struttura degli elementi prosodici, ricordiamo un fenomeno che riguarda la Toscana e il Lazio, così come alcune varietà meridionali (quelle parlate nella ...
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Linguistica
Leonardo Savoia
Alberto Mancini
M. Rita Manzini
(XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210; IV, ii, p. 344; V, iii, p. 229)
I temi legati all'evoluzione della l. e delle discipline a essa collegate [...] fonologico risulta formato da rappresentazioni che proiettano le proprietà di un elemento lessicale in costituenti sillabici e prosodici su cui operano restrizioni di località e di prominenza gerarchica. La parametrizzazione è connessa quindi alle ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] italiano è quella di definire il dominio della parola fonologica (➔ parola italiana, struttura della). La parola fonologica o prosodica (Hall 1999) è un costituente della gerarchia fonologica, di grado più elevato della sillaba e del piede metrico ...
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La conversazione è uno scambio verbale tra due o più partecipanti, come tipo di attività socialmente organizzata, prevalentemente di carattere informale e basata sulla ➔ lingua parlata. La conversazione, [...] e spazio per gli interattanti coincidono).
Nella comunicazione con tecnologie digitali mancano naturalmente tutti gli aspetti prosodici (➔ prosodia; ➔ intonazione), i ➔ gesti, le espressioni del viso, gli sguardi, i movimenti del corpo, ecc., cioè la ...
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Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] è meno prevedibile che in latino, e pertanto dà luogo a una più complessa distribuzione dei tipi prosodici possibili (parole tronche, piane, sdrucciole, bisdrucciole (➔ parola italiana, struttura della), e ne rende più difficile l’apprendimento ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] ) di erroneo «vagabondo», circostanze «cose circostanti», ecc. (Migliorini 1990). E sempre in Carducci, i cultismi prosodici (legati alla metrica del verso) oceàno, tenèbre, funèbre, palpèbre, umìle, ecc., grafico-fonetici (transvolare, inspirato ...
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CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] e l'articolo italiano (in polemica con G. Gröber), le desinenze dei perfetti deboli. Le interferenze tra fatti fonologico-prosodici e fatti morfologici sono trattate in articoli nel Giornale di filologia romanza e nella Zeitschrift für romanische ...
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FONETICA
Leonardo M. Savoia
(XV, p. 622; App. II, I, p. 960; III, I, p. 655)
L'oggetto di studio della f. è costituito dai suoni del linguaggio. In realtà il ruolo dei suoni nelle lingue naturali può [...] a sequenze di unità (sillaba, gruppo di respiro, accento, ritmo, tono, intonazione) costituiscono gli aspetti soprasegmentali o prosodici del linguaggio.
Bibl.: R. Jakobson, C. G. M. Fant, M. Halle, Preliminaries to speech analysis, Cambridge (Mass ...
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Nella lingua quotidiana, il termine mitigazione, applicato a un evento o a uno stato, ha un presupposto negativo: quel che viene mitigato è un fenomeno atmosferico avverso (ad es., i rigori dell’inverno, [...] richieste o atti direttivi:
(i) mezzi lessicali (ad es., un attimo, magari, un po’, un pochino, pure);
(ii) mezzi prosodici (ad es. l’➔ intonazione sospensiva, in combinazione con mezzi sintattici come, per es., la protasi libera: v. oltre; ➔ periodo ...
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prosodia
proṡodìa s. f. [dal gr. προσῳδία, comp. di πρός «a, verso» e ᾠδή «canto» (equivalente quindi del latino accentus, che della voce greca è un calco); lat. prosodĭa]. – Termine usato dai grammatici greci per designare, indipendentemente...
prosodico
proṡòdico agg. (non com. proṡodìaco) [der. di prosodia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la prosodia: accento p. (in greco e in latino), regolato dalla quantità delle vocali; regole, norme p.; licenza p., licenza poetica relativa alla...