L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] teorici si parli di accento di sintagma quando ci si riferisce a un accento in corrispondenza di un confine prosodico piuttosto che di una sillaba portatrice di accento primario; ➔ curva melodica).
In senso generico il termine accento può anche ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] perché [pfr] non si può trovare all’inizio di una parola e [rp] non si può trovare alla fine).
Altro dominio prosodico è il piede, che corrisponde normalmente all’intervallo tra una sillaba forte (per es., portatrice di accento primario) e una o più ...
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Linguista inglese (Leeds 1925 - Sydney 2018). Una delle figure più originali e influenti nella linguistica del Novecento, intorno alla sua opera si è raccolta una feconda scuola di linguistica, detta funzionale [...] . Le aree principali su cui ha concentrato la propria ricerca sono: la teoria dell'intonazione e dei fenomeni prosodici; la teoria della grammatica (particolarmente le nozioni di tema e transitività); lo sviluppo del linguaggio nel bambino; la ...
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L’insieme dei caratteri che qualificano sul piano articolatorio e auditivo la fonetica di un sistema linguistico (o la lingua individuale di una persona).
Impostazione particolare del modo di parlare, [...] in rapporto a un uso che si considera come corretto: p. standard, quella, priva di particolari tratti fonetici o prosodici regionali e vernacolari, che cercano di acquisire soprattutto coloro che per professione parlano a un largo pubblico (per es ...
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Per quantità fonologica si intende il tratto distintivo di carattere prosodico (➔ prosodia) che oppone i segmenti fonici, sia vocalici sia consonantici, secondo la loro lunghezza. Essendo una proprietà [...] Jakobson (1966; cfr. anche Jakobson & Halle 1956) aveva posto la quantità, al pari dell’➔accento, tra i tratti prosodici o soprasegmentali, dal momento che il loro dominio è superiore al singolo fonema.
La nozione di quantità è intrinsecamente ...
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Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] sinistra rispetto alla posizione non-marcata.
A determinare se si tratti di focalizzazione o di topicalizzazione è pur sempre la prosodia, mentre la sintassi fornisce condizioni utili a delimitare tema e rema in modo più preciso che con costrutti non ...
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Le formule esclamative sono unità di varia natura ed estensione (sintagmi, frasi e frammenti di frase) accomunate dalla funzione di esprimere in modo diretto sentimenti o emozioni del parlante (gioia, [...] e l’immediatezza (o da un punto interrogativo, o da un punto esclamativo e uno interrogativo congiunti); nel parlato da fatti prosodici come la variazione dell’intensità e del tono della voce, e da altri mezzi di espressione non verbali, come i gesti ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] (➔ ritmo, velocità e durata) permeano l’intero processo di produzione e ricezione della parola, a livello sia segmentale sia prosodico (➔ prosodia), tanto che ne sono condizionate le unità linguistiche di tutti i livelli (cfr. § 3.2.5).
Le produzioni ...
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Il punto esclamativo (detto talvolta anche punto ammirativo), composto da un punto in basso e da un trattino verticale soprascritto ‹!›, è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) classificabile tra [...] intonazione» per un segno di punteggiatura si riferisca «a schemi ideali, non alle realizzazioni effettive di fatti prosodici» (Mortara Garavelli 2003: 46-47). Superata dunque la rigidità dello schema ascendente-discendente postulato come modello del ...
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Con il termine ritmo si indica in linguistica la successione regolare nel tempo di accenti (➔ accento) o prominenze. Il ritmo può anche essere definito come la successione ordinata e alternata di sillabe [...] era sempre accompagnata dalla musica, la nozione di ritmo si legava a quella complementare di metro poetico, inteso come misura prosodica definita dalla presenza di sillabe lunghe e brevi, in un ordine determinato: ad es., si aveva un ritmo dattilico ...
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prosodia
proṡodìa s. f. [dal gr. προσῳδία, comp. di πρός «a, verso» e ᾠδή «canto» (equivalente quindi del latino accentus, che della voce greca è un calco); lat. prosodĭa]. – Termine usato dai grammatici greci per designare, indipendentemente...
prosodico
proṡòdico agg. (non com. proṡodìaco) [der. di prosodia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la prosodia: accento p. (in greco e in latino), regolato dalla quantità delle vocali; regole, norme p.; licenza p., licenza poetica relativa alla...