In linguistica, unità minima non ulteriormente analizzabile del significante. Il termine si è affermato con J. Baudouin de Courtenay e F. de Saussure. Dopo N.S. Trubeckoj, in opposizione a suono, denota [...] intrinseci o inerenti (TI), quali, per es., vocalico/non-vocalico, sonoro/sordo ecc., cui si aggiungono i tratti prosodici (TP) di lunghezza, intensità e altezza. Dall’insieme di tali tratti si dovranno enucleare per ciascuna lingua storica quelli ...
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NOTAZIONE musicale
Guido Gasperini
Tre sono state le maniere con le quali si è provveduto, nelle diverse epoche della storia musicale, alla rappresentazione grafica dei suoni musicali. La più antica [...] i primi canti liturgici della religione cristiana. Non è, però, possibile stabilire quando e in quale maniera gli accenti prosodici greci poterono trasformarsi in segni musicali, come non è possibile segnalare le varie fasi attraverso le quali la ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] la mano», trovare da dire «criticare», venire a taglio «essere utile», ecc.
Alcuni enunciati, specie con particolari strutture prosodiche, possono poi assumere connotazioni pragmatiche tipiche; è il caso, ad es., di o basta là «ma guarda!», che può ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] focalizzatori come anche, proprio, perfino) e/o prosodici. In quest’ultimo caso i soggetti focalizzati sono del predicato (➔ predicato, tipi di), unitamente a strumenti prosodici, consente di modulare variamente evidenziazioni e tematizzazioni:
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FONOLOGIA (v. fonetica, XV, p. 622; App. II, 1, p. 960; III, 1, p. 655)
Alberto M. Mioni
Studio funzionale della strutturazione fonica del linguaggio, cioè di come i suoni del linguaggio (foni) si organizzano [...] come centrale non arrotondata, in quanto non ci servono a distinguere /a/ dagli altri fonemi. Ai TI si aggiungono quelli prosodici (TP) di lunghezza, intensità e altezza.
Il concetto di TD, formulato dalla scuola di Praga, è stato poi ulteriormente ...
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GIACOMO DA LENTINI
RRoberto Antonelli
Caposcuola della Scuola poetica siciliana, è più dubbio che possa esserne riconosciuto anche quale primo promotore (Monteverdi, 1971, p. 282; Antonelli, 1994, pp. [...] rimici uguali a precedenti trobadorici o trovierici in sette casi su quindici (dai più usati, a b b a; c d d c, con formula prosodica usualmente monometrica nei trovatori, polimetrica in G., ad altri più rari o rarissimi, come a b, a b; c c d, e e d ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] sorde sono aspirate ([ˈfatːho]).
Circa i fenomeni che riguardano le consonanti in relazione alla struttura degli elementi prosodici, ricordiamo un fenomeno che riguarda la Toscana e il Lazio, così come alcune varietà meridionali (quelle parlate nella ...
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Scienza del linguaggio. Secondo F. de Saussure i compiti primari della l. sono: a) descrivere il maggior numero possibile di lingue storico-naturali e famiglie di lingue sia nella loro funzionalità in [...] attraverso le quali le proprietà di un elemento lessicale vengono analizzate in costituenti sillabici e prosodici; su questi componenti agiscono in seguito restrizioni di localizzazione e di prominenza gerarchica. La parametrizzazione ...
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Romanzo
Philippe Hamon
Jean-Pierre Morel
di Philippe Hamon, Jean-Pierre Morel
Romanzo
sommario: 1. Introduzione: racconto fantastico, letteratura, romanzo. 2. Il romanzo come enunciato. a) Il romanzo [...] Così, studiando Il cappotto di Gogol′, B. Eichenbaum (v., 1966, pp. 212-232) mette a confronto il livello prosodico da una parte, caratterizzato dall'alternanza di due grandi tipi opposti d'intonazione, e il livello sintattico-lessicale dall'altra, e ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] italiano è quella di definire il dominio della parola fonologica (➔ parola italiana, struttura della). La parola fonologica o prosodica (Hall 1999) è un costituente della gerarchia fonologica, di grado più elevato della sillaba e del piede metrico ...
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prosodia
proṡodìa s. f. [dal gr. προσῳδία, comp. di πρός «a, verso» e ᾠδή «canto» (equivalente quindi del latino accentus, che della voce greca è un calco); lat. prosodĭa]. – Termine usato dai grammatici greci per designare, indipendentemente...
prosodico
proṡòdico agg. (non com. proṡodìaco) [der. di prosodia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la prosodia: accento p. (in greco e in latino), regolato dalla quantità delle vocali; regole, norme p.; licenza p., licenza poetica relativa alla...